Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] e / et; accenti segnati di norma sulla preposizione à e sulla è (di essere), più di rado su altre forme verbali (andrà, lodò). Conservate alcune grafie etimologiche: h all’inizio di parola e, talvolta, all’interno (huomo, hiersera, Hermolao, alhora ...
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PETRUCCIANI, Mario
Lorenzo Cantatore
– Nacque a Caserta, da Eugenio e Matilde Fiocca, il 23 febbraio 1924.
Precocemente orfano di padre, trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Tivoli dove frequentò [...] e dubbio, Realtà e Desiderio, che intrica tanta arte moderna – che la Morte non tollera alcun esorcismo, se non come illusionismo verbale sia pure nella sua forma più eletta di “avventura della mente”» (p. 41).
In Poesia come inizio. Altri studi su ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] , su questioni morali, o estetiche, o di vita cortigiana; e se talvolta indulge al sofisma e scambia magari una freddura verbale per valido argomento, per lo più è ordinato, serrato, nitidissimo. T., trascinato alla polemica dagli eventi, oggetto di ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] gusto barocco. Sotto la sua lente emerge la lucidità politica di un virtuoso che, senza derogare alla sua rara perizia verbale, emette un giudizio politico sull'Italia e insieme sulla Francia del suo tempo, l'una dedita alle arti, alla filosofia ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] della lingua: De l. l., IX, 48); Περὶ χαρακτήρων (almeno tre libri, forse sulle forme tipiche della composizione verbale); De antiquitate litterarum (almeno due libri, storia dell'alfabeto); De origine linguae latinae l. III.
Ma al centro della ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] e del Vecchio; il verso libero (v.) fa scuola in Francia, e penetra anche in Italia, in forme che guadagnano in destrezza verbale e musicale ciò che perdono d'immediatezza (Laus Vitae di D'Annunzio non sarebbe stata possibile senza il Song of Myself ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] in modo sporadico (Vitale 2002: 161-162).
Le limitate aperture che Boccaccio mostra verso i tipi argentei si concentrano nella morfologia verbale, come il congiuntivo di dare e stare, che ha ancora e tonica come nel più antico fiorentino (dea, stea ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] . Questo chierico vagante della cultura porta nella sua pagina, tra le sprezzature e gli anacoluti di un compiaciuto disordine verbale, il sapore delle sue peregrinazioni, delle sue fughe attraverso l'Italia: è l'immagine di un'osteria, il ricordo ...
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LIBELLI (Libellius, Archilibellius), Lilio (Lilio Tifernate, Lilius Egidius)
Ursula Jaitner-Hahner
Nacque nel 1417 o 1418, probabilmente a Città di Castello (Tifernum Tiberinum), da Bartolomeo di ser [...] il culmine della sua carriera. Nella lettera di nomina il L. porta, tra l'altro, il titolo di comes palatinus. Nel verbale che documenta la sua entrata in carica, il 9 giugno 1467, è usato il cognome de Archilibellis, che da quel momento sarebbe ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] : Ejzenštejn e il formalismo russo, a cura di P. Montani, in "Bianco e nero", 1971, 7-8.
E. Garroni, Langage verbal et éléments non verbaux dans le message filmico-télévisuel, in "Revue d'esthétique", 1973, 26, pp. 111-27.
R. Levaco, Eikhenbaum ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...