ERFURT
I. Voss
(Erpesfurt, Erphesfurt nei docc. medievali)
Città della Germania, in Turingia, situata in un'ampia valle presso il fiume Gera, vicino a un guado che, consentendone il facile attraversamento, [...] quella dei Francescani (1390 ca.) e la pala di Tiefthal (1410-1420). Tra le opere scultoree vanno ricordati la veradapozzo romanica del Peterskloster, un crocifisso (1350), la Pietà attribuita al Severi-Meister (1360-1365) e la c.d. Hirschmadonna ...
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BRINDISI
P. Belli D'elia
(gr. Βϱεντέσιον; lat. Brundisium, Brentisium)
Città della Puglia meridionale, capoluogo di prov., il cui toponimo deriverebbe secondo Strabone dal messapico brunta o brunda [...] ha fornito il modello per quello di analogo soggetto in S. Benedetto. Un altro, già trasformato in veradapozzo, è ornato all'intorno da personaggi maschili e femminili che danzano tenendosi per mano. Con la distrutta cattedrale e con la chiesa di ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] impianto a Hallenkirche e con facciata frontonata, tripartita da paraste su alti basamenti che riquadrano un doppio caratterizzato da finestre crociate, completa il disegno della piazza, arricchito dall'eccentrica collocazione di una veradapozzo ...
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Scultore e architetto veneziano (n. fine 14º sec. - m. tra il 1464 e il 1467), figlio di Giovanni e suo collaboratore. Nel 1422 lavorava alla Ca' d'oro, ov'è sua opera (1427) la splendida veradapozzo, [...] , con il padre, nell'esecuzione dell'Arco Foscari e della Porta della Carta in Palazzo ducale: quest'ultima, firmata solo da Bartolomeo, è il monumento maggiore della scultura veneziana del tempo, in cui il gusto gotico locale raggiunge una delle sue ...
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Architetto e scultore (n. Padova prima del 1450 - m. 1530 circa). Seguendo l'orientamento del gusto naturalistico padovano, il De B. si mosse dapprima (1470-1500 circa) nell'orbita di Pietro Lombardo e [...] della tomba di C. Ricinense; riquadramento marmoreo delle formelle eseguite dal Bellano per il coro del Santo, la vèradapozzo nel chiostro del noviziato, ecc.). Morto il Bellano, e subentratogli a Padova nel primato artistico il Riccio (primi ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] poi nell'Istria (Pola) e nella Dalmazia, a Zara, a Spalato, a Cattaro. Anche Venezia serba, in qualche veradapozzo, e nei resti, forse da S. Teodoro, incorporati in S. Marco, tracce di questa maniera. Si potrà discutere ancora sull'età dei mirabili ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] pietra d'Istria per lo più o in marmo di Verona, di esuberante ricchezza e di grande forza plastica, come la veradapozzo di Bartolomeo Bon alla Ca' d'Oro e numerose altre in residenze patrizie, dove ricche volute di fogliami, protomi leonine o ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] (Roma, Mus. dell'Alto Medioevo; La diocesi di Roma, 1974-1995, VI, fig. 81).Un ultimo monumento figurato è la veradapozzo del monastero di S. Bartolomeo all'Isola, solitamente riferita alla fase che precede l'edificio cosmatesco, cioè alla chiesa ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] dalla parte del rio e del vicino convento di Santo Stefano. Alla fabbrica, dotata di una sua corte con veradapozzo e accessibile da tre porte, rispettivamente dalla calle, dal rio e dalla chiesa, si dovette lavorare alacremente tra il 1500 e il ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] tardogotico di artisti come Matteo Raverti, i fratelli Giovanni e Bartolomeo Bon (veradapozzo della Ca’ d’Oro, opere nella Cappella dei Mascoli in San Marco), Antonino da Venezia a Vicenza, addiviene a opere di cospicua ricchezza decorativa. L ...
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pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...
labbro
(ant. e poet. labro) s. m. [lat. labrum, per lo più al plur.] (pl. le labbra, femm., nel sign. anatomico; labbri, masch., nei sign. analogici). – 1. a. Ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose, mobili, che nell’uomo e negli altri...