GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] di Abele, le forme classiche e il forte aggetto plastico della veradapozzo e il lento agire dei fratelli (dove tuttavia la qualità originaria è diminuita da malintese integrazioni pittoriche) nel Giuseppe venduto, l'absidata edicola all'antica ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] l’edificio come un apice dell’attività progettuale sansoviniana, anche per ciò che riguarda gli arredi – pavimentazione, veradapozzo, camini –, certamente realizzati su suo disegno. Dalla villa proviene l’autografa Madonna col Bambino a rilievo, in ...
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MINELLI (Minello, Minelli de’ Bardi), Giovanni
Debora Tosato
Figlio del maestro Antonio, nacque a Padova intorno al 1440.
È menzionato per la prima volta come lapicida, abitante in contrada S. Agata, [...] , pagati nel 1486 (Sartori, 1976, p. 151), a opere di maggiore rilievo, come la veradapozzo per il chiostro del noviziato, ornata da quattro formelle con bassorilievi di gusto antiquario, raffiguranti tritoni e genietti che cavalcano mostri marini ...
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RAVERTI, Matteo di Ambrogio
Laura Cavazzini
RAVERTI, Matteo di Ambrogio. – Scultore e architetto milanese, è documentato tra Milano e Venezia dal 1398 al 1436. Nelle carte d’archivio il suo nome compare [...] . Moisè, Marco Giustiniani (Markham Schulz, 2012, p. 757). Ancora, il 3 luglio dello stesso anno si impegnò a consegnare una veradapozzo in marmo rosso di Verona a Niccolò di Giovanni Pisani (p. 758). Il nesso con i Borromeo ha suggerito in passato ...
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FRANCHETTI, Giorgio (Giorgio Gioacchino)
Adrianana Augusti
Nacque a Torino il 18 genn. 1865 dal barone Raimondo e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre avrebbe voluto che il F., il minore dei suoi tre figli, [...] della Ca' d'oro diventano inscindibili. Nella vendita era sparita, alienata a parte, la Veradapozzo di Bartolomeo Buon, che il F. rintracciò e ricomprò a Parigi da un antiquario. Il F. considerava la Ca' d'oro non un palazzo d'abitazione, ma ...
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BONO (Bon, Buon), Bartolomeo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia sulla fine del sec. XIV, e la sua attività di scultore e architetto è discretamente documentata. Negli anni 1422-30 [...] ad attribuirgli una troppo abbondante e disparata congerie di opere. Una delle più attendibili e ad un tempo notevoli è la veradapozzo della Ca' d'Oro eseguita nell'ambito dei lavori sopra ricordati, forse attorno al 1427(Fogolari, 1932, pp. 43 s ...
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ALBERGHETTI
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Famiglia di fonditori di metalli e di costruttori di artiglierie, originaria di Massa Fiscaglia (Ferrara). Il primo personaggio noto di essa è un Alberghetto, il quale nel 1485 fuse a [...] intorno al 1568 e autore di una veradapozzo nel cortile del Palazzo ducale; Sigismondo p. 431; cfr. anche A. Angelucci, Documenti inediti per la storia delle armi da fuoco italiane, Torino 1869, passim; Id., I cannoni veneti di Famagosta, in Arch. ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] V,New York 1930, pp. 71 s.; F. Nicolini, La vera ragione della fuga di L. D. da Venezia, in Arch. stor. ital., s. 7, XIV (1930 ultime ariette di D. americano, ibid.,6 ott. 1983; G. daPozzo, Tra cultura e avventura; dall'Algarotti al D., in Storia ...
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POZZO, Modesta
Adriana Chemello
POZZO, Modesta. – Nacque a Venezia il 15 giugno 1555, secondogenita di Ieronimo, avvocato, e di Marietta Moro.
eronimo daPozzo era «di onorata famiglia de’ cittadini [...] dare conto della consistenza del suo patrimonio, Modesta Pozzo dichiarò di abitare in S. Zulian «in casa di S. Stefano davanti al doge Nicolò da Ponte e a lui dedicato.
L’opera (Venezia 1603), svelò anche la vera identità della letterata, di cui ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] Si ha, anzi, l'impressione che il C., vera volpe in fatto di simulazione e dissimulazione, programmasse ad arte . 318, 513, 562; P. Sarpi, Scritti scelti, a c. di G. DaPozzo, Torino 1968, p. 196; B. Crescenzio, Nautica mediterranea..., Roma 1602, p. ...
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pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...
labbro
(ant. e poet. labro) s. m. [lat. labrum, per lo più al plur.] (pl. le labbra, femm., nel sign. anatomico; labbri, masch., nei sign. analogici). – 1. a. Ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose, mobili, che nell’uomo e negli altri...