Medico e fisico (Heilbronn 1814 - ivi 1878). Nel 1840, in occasione di un viaggio nelle Indie Olandesi, che compiva come medico di bordo, osservò che il sangue venoso assumeva colore così chiaro da sembrare [...] arterioso: attribuì ciò a una minore desossigenazione, determinata dal minore consumo di energia dell'organismo nei climi caldi; e concepì l'idea di un nesso tra calore e lavoro. Fu questo l'inizio degli ...
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Anatomista e fisiologo (Padova 1626 - ivi 1688); figlio di Pietro. Collaboratore di J. Vesling (dal 1644), fu prof. di chirurgia e anatomia a Padova. Utilizzò il metodo delle iniezioni endovasali, già [...] impiegato da altri anatomisti, per dimostrare la continuità tra albero arterioso e venoso. Si occupò anche di chirurgia ed eseguì per primo la nefrotomia per calcolosi renale. Nei suoi Anatomica (1652) prese le difese di Vesling contro J. Riolan. ...
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Feto
Ermelando V. Cosmi
Juan Piazze
Erich Cosmi jr. e Renata Gaddini De Benedetti
Si definisce feto (dal latino fetus, formato dalla stessa radice di fecundus e femina) il prodotto del concepimento [...] raggiunge l'atrio destro del cuore fetale; esso è costituito da una miscela di sangue ossigenato, proveniente dal dotto venoso, e di sangue meno ossigenato che è raccolto da alcune vene sovraepatiche a livello sottodiaframmatico. Da ciò consegue che ...
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Medico (Koudekerle, Paesi Bassi, 1604 - Leida 1649), prof. di medicina a Leida dal 1633. Contribuì in maniera sostanziale alla diffusione della teoria della circolazione del sangue, con dimostrazioni ed [...] la legatura delle vene crurali, W. dimostrò l'anastomosi tra vene e arterie crurali; quindi, attraverso la legatura e l'incisione delle vene e delle arterie della zampa del cane, passò alla dimostrazione dell'unitarietà del circolo venoso-arterioso. ...
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Anatomista, chirurgo e fisiologo (Vicenza 1785 - Pavia 1867), allievo di M. Bufalini e di A. Scarpa, seguì l'armata napoleonica in Russia (1812) come chirurgo militare; poi (dal 1817) fu prof. di anatomia [...] . P. arricchì il museo anatomico di Pavia di pregevoli preparati anatomici. Da lui prende il nome il foro di P.:foro di comunicazione interatriale nella parte più alta del setto del cuore del coccodrillo (comunicazione fra sangue arterioso e venoso). ...
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Luigi Belloni
Discendente da famiglia piemontese (originaria di Premosello - ora Premosello-Chiovenda - in Vai d'Ossola), nacque a Roma il 14 febbraio del 1905 da Emilio, botanico, e da Matilde Lanza. [...] - mediastinica da neoplasma., ibid.., I (1930), pp. 409-21; Ipertrofia di cuore e scompenso di circolo secondario in aneurisma artero-venoso dei vasi ipogastrici di destra (da ferita di guerra) datante da 16 anni, in Atti e mem. d. Soc. lomb. di ...
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DAGNINI, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nacque a Bologna il 19 maggio 1866 da Callimaco, impiegato governativo, e Rosa Palmieri. A Bologna compì i suoi studi: dopo aver frequentato il liceo Galvani, s'iscrisse [...] di dimostrazioni grafiche. Questo fu il primo di una serie di lavori che il D. dedicò allo studio semeiologico dei circolo venoso, che rappresentò uno dei suoi temi di indagine prediletti e del quale indagò a fondo la fisiologia e la fisiopatologia ...
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COTUGNO, Domenico
Loris Premuda
Nacque a Ruvo di Puglia (Bari) il 29 genn. 1736 da Michele e dalla seconda moglie Chiara Assalemmi, di umili condizioni sociali ed economiche.
Dimostrando fin dalla tenera [...] Del moto reciproco del sangue per le interne vene del capo, in cui il C., proponendosi la rivalutazione del sistema venoso che dopo la celebre enunciazione di W. Harvey del 1628 era decaduto dalla posizione di rilievo per l'innanzi detenuta, intende ...
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DE MARTINI (De Martino), Antonio
Giuseppe Armocida
Nacque a Palma Campania (Napoli) il 26 febbr. 1815, da Giuseppe e da Girolama Manfredonia. Seguì gli studi medici a Napoli, dove si laureò nel 1836. [...] e sui rapporti tra la secrezione dell'urina e della bile; tornò sull'argomento con una memoria sul sistema venoso jacobsoniano delle raie e delle torpedini, al VII congresso degli scienziati italiani, e successivamente con un lavoro sulla legge ...
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FOLLI (Folius, Follius, Fuoli), Cecilio
Antonella Pagano
Figlio di una Ludovica di cui non si conosce il casato e di Ercole, appartenente all'illustre e rinomata famiglia di Fanano presso Modena, la [...] del foro di Botallo, presente esclusivamente nel feto, nell'adulto individua una malformazione congenita che provoca la commistione tra sangue venoso e sangue arterioso. Sempre secondo il F., qualora l'afflusso sia minore e il foro si sia serrato, il ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
torcolare1
torcolare1 s. m. [dal lat. torcŭlar -aris, der. di torquēre «torcere»]. – 1. letter. ant. Torchio, strettoio. 2. In anatomia, torcolare o torculare di Eròfilo (lat. scient. torcular Herophili, dal nome del medico e anatomista greco...