Anatomista e fisiologo (Padova 1626 - ivi 1688); figlio di Pietro. Collaboratore di J. Vesling (dal 1644), fu prof. di chirurgia e anatomia a Padova. Utilizzò il metodo delle iniezioni endovasali, già [...] impiegato da altri anatomisti, per dimostrare la continuità tra albero arterioso e venoso. Si occupò anche di chirurgia ed eseguì per primo la nefrotomia per calcolosi renale. Nei suoi Anatomica (1652) prese le difese di Vesling contro J. Riolan. ...
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Il più grosso e centrale dei vasi sanguiferi presente negli animali con circolazione sanguigna in sistema vasale chiuso.
Nei Vertebrati è il più grosso vaso sanguifero arterioso del corpo: esiste però, [...] nelle forme a respirazione branchiale, un’ a. ascendente ventrale, in cui scorre sangue venoso e che parte dal cuore, ramificandosi negli archi aortici, e un’ a. discendente, dorsale rispetto all’intestino, che contiene sangue arterioso. Nei Pesci l’ ...
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Dilatazione, più o meno circoscritta, del calibro di un’arteria, dovuta all’alterazione anatomica della sua parete e alla sollecitazione della pressione arteriosa. Secondo la forma gli a. si distinguono [...] in navicolari, sacciformi, fusiformi ecc. (fig. 1); se si crea una comunicazione con un vaso venoso prossimo si parla di a. arterovenoso o fistola arterovenosa. Sede più frequente di a. è l’aorta e in particolare la sua porzione ascendente e l’arco. ...
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Anossia
Giancarlo Urbinati
Con il nome di anossia, o ipossia, o debito di ossigeno, si designa l'insufficiente rifornimento di ossigeno (O₂) ai tessuti, dovuto a diminuzione della quantità di questo [...] pari a 19,5 vol/dl; poiché i tessuti utilizzano, in condizioni di riposo, solo 5 vol/dl di O₂, la saturazione del sangue venoso che ritorna ai polmoni è di 14 vol/dl (70%), corrispondente a una pO₂ di 40 mmHg, cosicché tra capillari e tessuti viene a ...
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Lesione elementare cutanea rappresentata da un arrossamento che scompare con la pressione e dovuta a un’aumentata quantità di sangue nei vasi della pelle.
Si dice attivo, quando è provocato da un aumentato [...] rosso, per azione del calore o di processi infiammatori; passivo se dovuto ad aumento di sangue venoso, di colore rosso-bluastro, per effetto di stasi venosa ecc. L’e. può essere circoscritto o diffuso, transitorio o persistente e le cause che lo ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] inferiore raggiunge l’atrio destro del cuore fetale; è costituito da una miscela di sangue ossigenato, proveniente dal dotto venoso, e di sangue meno ossigenato che è raccolto da alcune vene sovraepatiche a livello sottodiaframmatico. Ne consegue che ...
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L’insieme degli organi che, nei Vertebrati, provvedono alla produzione dei linfociti (linfopoiesi) e alla circolazione della linfa (fig. 1).
Anatomia comparata
Secondo alcuni autori il sistema l. è originariamente [...] costituite da tessuto muscolare liscio, tessuto elastico e fibroso. Il sistema l. è in stretto rapporto con il sistema venoso nel quale sboccano i suoi tronchi maggiori che alle loro estremità distali sono chiusi o, in alcuni Vertebrati, possono ...
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Fegato
Daniela Caporossi e Nicola Dioguardi
Il fegato è il più grande organo ghiandolare dei Vertebrati. Nell'uomo è disposto trasversalmente nella parte superiore dell'addome, ha colorito rosso bruno, [...] , perché la normale corrente del sangue epatico senza reflussi le allontana rapidamente dalla sua portata.
La parete dei vasi venosi epatici di entrata e di uscita del fegato è priva di tonaca muscolare; ne consegue che queste strutture canalari sono ...
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Torace
Il torace è la parte del corpo compresa fra il collo e l'addome. Comunica con il collo per mezzo dell'apertura superiore, delimitata in senso anteroposteriore dal margine superiore del manubrio [...] , e ciò indica che per piccole variazioni della pO₂ si ottengono cospicue variazioni del quantitativo di O₂ legato all'emoglobina. Il sangue venoso che giunge ai polmoni ha una pO₂ di 40 mmHg, e la saturazione dell'emoglobina è pari al 75%; in queste ...
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seno In senso proprio, rientranza, avvallamento, oppure cavità, concavità.
1. Anatomia comparata
S. assiale Negli Echinodermi, cavità in cui sbocca il canale petroso, e che a sua volta comunica con l’esterno [...] Compartimento del cuore dei Vertebrati situato in posizione caudale, nel quale sboccano le vene cave che portano il sangue venoso refluo da tutte le parti del corpo. Ha pareti sottili e si continua direttamente con l’atrio. Questa struttura si trova ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
torcolare1
torcolare1 s. m. [dal lat. torcŭlar -aris, der. di torquēre «torcere»]. – 1. letter. ant. Torchio, strettoio. 2. In anatomia, torcolare o torculare di Eròfilo (lat. scient. torcular Herophili, dal nome del medico e anatomista greco...