È detta bradicardia una notevole diminuzione delle contrazioni cardiache, che possono ridursi a 30-20 e anche meno al minuto. Le cause che la producono si distinguono in intracardiache ed estracardiache. [...] dipendere: o da diminuita eccitabilita del centro generatore degli stimoli (nodo di Keith e Flack situato nel seno venoso), o da diminuita conducibilità del fascio auricolo-ventricolare, o da interruzione dello stesso fascio (blocco del cuore). I ...
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troxerutina
Flavonoide (conosciuto anche come vitamina P4) presente nel thè, nel caffè, nei cereali e in molte varietà di frutta e verdura; fa parte di un gruppo di molecole, i rutosidi, utilizzate per [...] ’edema causato da insufficienza venosa. La t. riduce la capacità di filtrazione a livello capillare portando una riduzione dell’edema ed è -modicamente efficace nel prevenire le flogosi dell’endotelio venoso, con proprietà antitrombotiche secondarie ...
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Impotenza
Franco Dondero
Si definisce impotenza, o disfunzione erettile (termine medico attualmente più diffuso), l'incapacità persistente di raggiungere o mantenere un'erezione idonea a ottenere una [...] in tutta la sua lunghezza e dalle quali derivano le arterie elicine che si aprono nei seni cavernosi. Il deflusso venoso avviene tramite la vena emissaria, la vena circonflessa, la vena dorsale profonda e la vena dorsale superficiale. Per un'erezione ...
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medicina Comunicazione patologica (congenita o acquisita) o realizzata chirurgicamente tra 2 strati o sezioni di uno stesso apparato (circolatorio, digerente). Particolare interesse rivestono in fisiopatologia [...] venoarteriosi a seconda che si verifichi il passaggio di sangue arterioso in distretti in cui normalmente circola sangue venoso, oppure il fenomeno opposto. tecnica Nella tecnica delle costruzioni edilizie, per analogia al caso dei circuiti elettrici ...
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Medicina
Le f. vengono effettuate con fasce di garza preparate in rotoli (v. .): f. amidata, con polvere di amido, usata per la rifinitura degli apparecchi gessati; f. di Esmarch, di tessuto elastico [...] questo la massima parte del sangue ( f. espulsiva); f. elastica, di tessuto elastico per comprimere, senza ostacolare il circolo venoso, arti, articolazioni ecc.; f. gessata, di tela con polvere di gesso e amido, usata negli apparecchi gessati.
La ...
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erezione
Francesco Sasso
Processo nel quale il progressivo riempimento e l’intrappolamento di sangue nei corpi cavernosi del pene ne determinano un aumento volumetrico e di dimensioni.
Il meccanismo [...] dei sinusoidi e un conseguente aumento dell’afflusso ematico. La riduzione del deflusso venoso avviene attraverso la compressione passiva del plesso venoso subtunicale e delle vene emissarie tra la tunica albuginea e il tessuto cavernoso dilatato ...
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Medicina
In fisioterapia, pratica idroterapica attuabile avvolgendo il paziente con un lenzuolo ruvido imbevuto d’acqua fredda e massaggiandolo fino alla comparsa di un vivo arrossamento della cute; oppure [...] , o con i polpastrelli delle dita, sulla cute, in direzione dell’orientamento delle fibre muscolari sottostanti e del sangue venoso, con lo scopo di migliorare la circolazione e lo stato di nutrizione delle masse muscolari e dei tegumenti.
Tecnica ...
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vescica
Cavità o ricettacolo a pareti sottili, generalmente destinato a raccogliere prodotti di secrezione, liquidi o gas. Vescica urinaria (o v. in assol.): organo cavo muscolo-membranoso, che fa parte [...] , prima di essere emesse con la minzione. La v., con l’interposizione di uno spazio virtuale, occupato da un plesso venoso e da connettivo (spazio prevescicale), è in rapporto, anteriormente, con la sinfisi pubica; la base ha rapporti con la prostata ...
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PESCI (lat. scient. Pisces; fr. poissons; sp. peces; ted. Fische; ingl. fishes)
Ugo D'ANDREA
Umberto D'ANCONA
Geremia D'ERASMO
Leonardo MANFREDI
Classe del sottotipo Vertebrati (v.) tipo Cordati [...] milza si versano nella vena porta epatica che va al fegato, da questa si riformano due vene epatiche che vanno al seno venoso. Nelle parti laterali dell'addome vi sono poi le due vene laterali o addominali, che ricevono anche il sangue dagli arti ...
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Medico (Koudekerle, Paesi Bassi, 1604 - Leida 1649), prof. di medicina a Leida dal 1633. Contribuì in maniera sostanziale alla diffusione della teoria della circolazione del sangue, con dimostrazioni ed [...] la legatura delle vene crurali, W. dimostrò l'anastomosi tra vene e arterie crurali; quindi, attraverso la legatura e l'incisione delle vene e delle arterie della zampa del cane, passò alla dimostrazione dell'unitarietà del circolo venoso-arterioso. ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
torcolare1
torcolare1 s. m. [dal lat. torcŭlar -aris, der. di torquēre «torcere»]. – 1. letter. ant. Torchio, strettoio. 2. In anatomia, torcolare o torculare di Eròfilo (lat. scient. torcular Herophili, dal nome del medico e anatomista greco...