Anossia
Giancarlo Urbinati
Con il nome di anossia, o ipossia, o debito di ossigeno, si designa l'insufficiente rifornimento di ossigeno (O₂) ai tessuti, dovuto a diminuzione della quantità di questo [...] pari a 19,5 vol/dl; poiché i tessuti utilizzano, in condizioni di riposo, solo 5 vol/dl di O₂, la saturazione del sangue venoso che ritorna ai polmoni è di 14 vol/dl (70%), corrispondente a una pO₂ di 40 mmHg, cosicché tra capillari e tessuti viene a ...
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fenestrazione
Intervento chirurgico ideato per la cura dell’otosclerosi, consistente nella creazione di un’apertura artificiale del canale semicircolare laterale in sostituzione della finestra ovale, [...] il passaggio delle onde sonore e la loro trasmissione alla coclea; su di essa viene apposto un lembo cutaneo o venoso capace di vibrare sotto la stimolazione delle onde sonore. ● In ortopedia, l’apertura attuata su un apparecchio gessato o su ...
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Sono i Vertebrati a sangue freddo che hanno il cuore diviso in tre cavità: due atrî e un ventricolo (Dipnoi, Anfibî) o che hanno il setto ventricolare non completamente sviluppato (una gran parte dei Rettili). [...] In siffatte condizioni si ha nel cuore una mescolanza di sangue venoso e di sangue arterioso. ...
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safeno
Attributo di vene e nervi degli arti inferiori che decorrono più o meno superficialmente. Nervo s. esterno (o nervo cutaneo mediale della sura o nervo s. tibiale): ramo collaterale del nervo tibiale, [...] la cute della parte laterale della faccia dorsale del piede. Vena s. interna (o grande): il maggior vaso venoso superficiale dell’arto inferiore. Prende origine dalla vena dorsale mediale del piede, sale verticalmente davanti al malleolo interno ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] inferiore raggiunge l’atrio destro del cuore fetale; è costituito da una miscela di sangue ossigenato, proveniente dal dotto venoso, e di sangue meno ossigenato che è raccolto da alcune vene sovraepatiche a livello sottodiaframmatico. Ne consegue che ...
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Fick, Adolf
Fisiologo tedesco (Kassel 1829 - Blankenbere, Fiandra occid., 1901). Prof. a Zurigo (1862), poi a Würzburg (1868-99); autore d’impor-tanti ricerche sulla fisiologia dei muscoli, degli organi [...] sensoriali, ecc. Leggi di F.: leggi sulla diffusione delle molecole. Principio di F.: metodo per determinare la gettata cardiaca, calcolando la differenza tra la quantità di O2 nel sangue venoso e in quello arterioso. ...
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echinococcosi
Malattia provocata dalla tenia echinococco nella sua fase cistica larvale (cisti idatidea).
Ciclo idatideo
Gli embrioni, resisi liberi nell’intestino umano dalle uova pervenute con l’acqua [...] mucosa intestinale, nei vasi sanguigni del circolo portale o nei vasi linfatici, ed essere trasportati nel fegato o nel circolo venoso generale e nei capillari polmonari. La larva esacanta si fissa e si trasforma in cisticerco; la cisti, spesso unica ...
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È una ghiandola annessa all'intestino; la più grossa del corpo; riversa il suo secreto in un complesso sistema di canali denominati vie biliari; esse sono costituite dapprima dai sottili dotti biliferi, [...] da stasi o cianotico quando sia ostacolato lo scarico della corrente venosa d'efflusso (questa raccoglie il sangue, che è condotto dei legamenti epatici, ecc.) e cercano di portare sangue venoso al fegato in compenso della massa di sangue portale che ...
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Torace
Il torace è la parte del corpo compresa fra il collo e l'addome. Comunica con il collo per mezzo dell'apertura superiore, delimitata in senso anteroposteriore dal margine superiore del manubrio [...] , e ciò indica che per piccole variazioni della pO₂ si ottengono cospicue variazioni del quantitativo di O₂ legato all'emoglobina. Il sangue venoso che giunge ai polmoni ha una pO₂ di 40 mmHg, e la saturazione dell'emoglobina è pari al 75%; in queste ...
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seno In senso proprio, rientranza, avvallamento, oppure cavità, concavità.
1. Anatomia comparata
S. assiale Negli Echinodermi, cavità in cui sbocca il canale petroso, e che a sua volta comunica con l’esterno [...] Compartimento del cuore dei Vertebrati situato in posizione caudale, nel quale sboccano le vene cave che portano il sangue venoso refluo da tutte le parti del corpo. Ha pareti sottili e si continua direttamente con l’atrio. Questa struttura si trova ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
torcolare1
torcolare1 s. m. [dal lat. torcŭlar -aris, der. di torquēre «torcere»]. – 1. letter. ant. Torchio, strettoio. 2. In anatomia, torcolare o torculare di Eròfilo (lat. scient. torcular Herophili, dal nome del medico e anatomista greco...