varice Dilatazione permanente di una vena con alterazione regressiva delle sue pareti. Le v. possono essere primitive, congenite o connesse a ipoplasia della tunica muscolare delle vene, oppure secondarie [...] ad alterazioni generali o locali del circolo venoso, capaci di aumentare, con diverso meccanismo, la pressione venosa distrettuale. Con relativa frequenza si sviluppano a carico delle vene superficiali degli arti inferiori (vene varicose), ma possono ...
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ischemia
Enrico Barbieri
Discrepanza fra la richiesta e l’offerta di substrati energetici, per difetto di flusso ematico arterioso o ridotto deflusso venoso. Da tale discrepanza consegue un danno cellulare [...] per ridotto apporto di ossigeno (ipossia) e sostanze nutritive, in partic. glucosio, e accumulo di cataboliti. Le principali cause di i. sono l’aterosclerosi severa, le tromboembolie arteriose, le embolie ...
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Schistosoma
Genere di vermi Trematodi, che presentano sessi separati e caratterizzati da un accentuato dimorfismo sessuale; sono cosmopoliti e allo stato adulto si localizzano nel sistema venoso dell’uomo [...] .
Ciclo biologico
Le coppie di S. (maschio di ca. 10÷15 mm, femmina di 15÷20 mm) vivono nel sistema venoso dell’uomo; dopo la fecondazione le femmine si localizzano prevalentemente nelle vene della vescica o dell’intestino e vi depongono le uova che ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] ’apparato cardiovascolare. Il s. arterioso è quello che scorre nel sistema arterioso e nelle vene polmonari; il s. venoso quello che circola nelle vene e nelle arterie polmonari. Si riconoscono nel s. elementi corpuscolati e una componente liquida ...
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angioma cerebrale
Neoformazione vascolare benigna localizzata all’interno del cervello. Da un punto di vista anatomico si distinguono: l’a. c. cavernoso o cavernoma e l’a. c. venoso. L’a. c. cavernoso [...] è progressivamente migliorata per sostituire quasi completamente la metodica angiografica. L’a. c. venoso consiste in dilatazioni di un distretto venoso, generalmente di piccole dimensioni, con vene disposte a raggiera, che afferiscono a una ...
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ampolla
Segmento più espanso di condotti di varia natura, nel quale alcune volte ristagnano o si raccolgono escreti o secreti: a. di Galeno, tronco venoso di breve lunghezza (10 mm), situato alla base [...] del cervello, che raccoglie il sangue delle vene di Galeno e lo fa confluire nel seno retto; a. di Vater, piccola cavità situata nello spessore della parete duodenale, in cui confluiscono il coledoco e ...
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Medico e fisico (Heilbronn 1814 - ivi 1878). Nel 1840, in occasione di un viaggio nelle Indie Olandesi, che compiva come medico di bordo, osservò che il sangue venoso assumeva colore così chiaro da sembrare [...] arterioso: attribuì ciò a una minore desossigenazione, determinata dal minore consumo di energia dell'organismo nei climi caldi; e concepì l'idea di un nesso tra calore e lavoro. Fu questo l'inizio degli ...
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Aumento della quantità di sangue in un organo o in una parte del corpo: può derivare sia da maggiore afflusso di sangue arterioso (iperemia attiva), sia da minore deflusso di sangue venoso (iperemia passiva). [...] c. si può avere per maggiore attività di un organo o di un apparato. C. patologiche sono quelle osservate nel processo infiammatorio, quelle secondarie a disturbi dell’innervazione vasomotoria e quelle connesse a un ostacolo del deflusso venoso. ...
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scompenso cardiaco
Incapacità del cuore di pompare una quantità di sangue adeguata alle richieste metaboliche dei tessuti, in condizioni di normale pressione di riempimento e ritorno venoso. Lo s. c. [...] della gravità: da sforzo, notturna, da decubito e imputabile alla congestione polmonare secondaria all’aumento della pressione venosa polmonare. Altri sintomi sono la tosse e il cardiopalmo conseguente a fibrillazione atriale, che può manifestarsi a ...
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INFARTO (dal lat. infarctus)
Alessandro AMATO
In seguito all'occlusione d'una arteria i cui rami non s'anastomizzano tra di loro (che hanno cioè la cosiddetta disposizione terminale) si forma un distretto [...] apice rivolto verso il punto dell'occlusione vasale e la base verso la superficie dell'organo. Se non si ha un reflusso venoso del sangue, l'aspetto di tale distretto è pallido; in seguito esso diventa bianco giallastro e consistente e prende il nome ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
torcolare1
torcolare1 s. m. [dal lat. torcŭlar -aris, der. di torquēre «torcere»]. – 1. letter. ant. Torchio, strettoio. 2. In anatomia, torcolare o torculare di Eròfilo (lat. scient. torcular Herophili, dal nome del medico e anatomista greco...