coagulopatia
Massimo Breccia
Claudio Cartoni
Condizione morbosa dovuta a patologie della coagulazione del sangue. Si distinguono c. congenite (per es., l’emofilia) e c. acquisite (fra le quali spiccano [...] i fattori II, IX, X e V. La sintomatologia è caratterizzata da trombi ricorrenti a livello arterioso e venoso, aborti ricorrenti, disturbi neurologici, piastrinopenia intermittente, acuta o cronica e possibili alterazioni cutanee. La coagulazione ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] : due nell'addome, cioè la vena porta e, nel feto, la ombelicale, riunite per mezzo delle epatiche e del condotto venoso; due nel torace, rappresentati dalla cava (atrio destro il quale, come vedemmo più sopra, già Leonardo aveva, con il sinistro ...
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GIACOMINI, Carlo
Stefano Arieti
Nacque a Sale, presso Alessandria, il 23 nov. 1840 da Vincenzo e Teresa Gobbo Alvigni. Rimasto presto orfano di padre, l'aiuto economico del nonno materno, Gedeone, gli [...] ampia comunicazione fra la vena porta e le vene iliache destre, ibid., pp. 584-621, in cui descrisse un vaso venoso ectasico, esteso dal ramo di biforcazione della vena porta alla vena iliaca esterna destra e, in parte, alla vena otturatoria dello ...
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spleno- Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, che significa milza. Splenocito Nome dato da A. Pappenheim ai grandi istiociti mononucleati che si trovano nella milza.
Patologie [...] o di un catetere introdotto nei rami portali intraepatici o nelle vene sovraepatiche. Splenoportografia Visualizzazione del circolo venoso portale mediante inoculazione di un mezzo di contrasto nello studio di alcune patologie del fegato (epatopatie ...
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L'emoglobina, la sostanza colorante dei globuli rossi del sangue, è una proteina coniugata che appartiene al gruppo dei cromoproteidi. La parte proteica della sua molecola è costituita da una proteina [...] la massima parte dell'acido carbonico che contemporaneamente passa dai tessuti nel sangue. Grazie a tale meccanismo, il sangue venoso, pur trasportando una quantità notevole d'acido carbonico dai tessuti ai polmoni, ha una reazione appena un poco più ...
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SIEROSA
Giuseppe LEVI
Piero BENEDETTI
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Si dicono tonache o membrane sierose le membrane che delimitano nel torace e nell'addome cavità chiuse, le quali prendono rapporto con varî organi degli apparati [...] nella sindrome da stasi nel territorio della vena porta; nel secondo caso la stasi circolatoria in tutto il sistema venoso del corpo è causa di versamenti in tutte le grandi cavità (ascite, idrotorace, idropericardio) insieme con edemi del tessuto ...
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MONTANARI, Arrigo.
Stefano Arieti
– Nacque il 1° agosto 1892 a S. Alberto (Ravenna), da Giuseppe e da Barberina Fabbri.
Compì gli studi secondari a Faenza dopo che il padre vi si era trasferito per [...] vena ascellare. Montanari, partendo da questi studi e dopo aver eseguito vari esperimenti sul cane, concluse che il sondaggio venoso era possibile con sonde di gomma flessibile introdotte dalle vene dell’arto superiore, del diametro variabile da 1 a ...
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contraccezione
L’insieme dei provvedimenti, mezzi o farmaci atti a prevenire o impedire la fecondazione.Tra i numerosi metodi di c., alcuni si basano sull’utilizzazione di mezzi o sostanze che impediscono [...] . Gli effetti collaterali maggiori sono vascolari: la componente estrogenica sembra la più legata al rischio di trombosi venosa, mentre quella progestinica è più connessa al rischio arterioso. Queste complicanze sono più comuni nelle fumatrici di ...
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GIOVANNI dell'Aquila
Alessandro Ottaviani
Figlio di Egidio, nacque in data non precisata, comunque collocabile nel corso del secondo quarto del XV secolo, probabilmente a Lanciano. Dopo avere seguito [...] l'epilogus, che occupa i vv. 497-510, G. fa seguire fino alla fine una trattazione sulla topografia del sistema venoso.
All'attività di G. va ricondotta anche l'edizione veneziana del Conciliator differentiarum philosophorum et medicorum di Pietro d ...
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geriatria
Silvio Monfardini
Oncologia geriatrica
Più del 70% delle morti attribuibili a tumori insorge in uomini e donne anziani: in partic., il 35% delle morti tra gli uomini ed il 46% tra le donne [...] per via orale si dimostra molto utile per i pazienti in età avanzata, evitando la scomodità del catetere venoso a permanenza e ripetuti ritorni all’ambulatorio terapeutico. Tuttavia è necessario assicurarsi che il paziente sia in grado ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
torcolare1
torcolare1 s. m. [dal lat. torcŭlar -aris, der. di torquēre «torcere»]. – 1. letter. ant. Torchio, strettoio. 2. In anatomia, torcolare o torculare di Eròfilo (lat. scient. torcular Herophili, dal nome del medico e anatomista greco...