TROFOANGIOPATIE
Loredano DALLA TORRE
Termine generico designante qualsiasi malattia dei vasi periferici (arterie, vene, linfatici) di natura sia funzionale (vasomotoria), sia organica. La Società americana [...] tromboflebiti ha esito in un edema cronico non flogistico, dell'arto, che si varrà di una terapia tonica, di estratti venosi, di arnica, di ippocastano, ecc.
Bibl.: M. Rosselli e coll., La terapia delle malattie vasali periferiche, Napoli 1950; C ...
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CARDARELLI, Antonio
Guido Bossa
Nacque a Civitanova del Sannio (Campobasso) il 29 marzo 1831 da Urbano, medico stimatissimo di quella terra molisana, e da Clementina Lemme; compì gli studi secondari [...] del mediastino anteriore. Descrisse con precisione, nell'opera Gli aneurismi..., le algie di origine aneurismatica e la stasi venosa da compressione provocata da aneurismi della aorta, segni che pure meriterebbero di portare il suo nome.
Altro suo ...
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In anatomia, ognuna delle tuniche sierose che tappezzano le cavità pleurali o pleuriche, quelle cioè che si interpongono fra la parete toracica osteomuscolare e i polmoni esternamente, e fra gli organi [...] pleurico è il liquido che si forma nel cavo pleurico in seguito a processi flogistici (pleuriti), a stasi venosa (cardiopatie, tumori mediastinici) o malattie che comportino gravi stati discrasici (nefropatie).
La pleurite è dovuta talora a cause ...
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Negli animali superiori, un elemento essenziale della difesa contro i microbi delle malattie infettive (virus) e i loro veleni, è quello della reazione immunitaria, cioè della produzione degli anticorpi, [...] di shock, la cui sofferenza domina nel quadro. Nel cane si ha spasmo delle vene epatiche con conseguente stasi venosa in tutto l'ambito dei visceri addominali, nella cavia spasmo dei muscoli bronchiolari con occlusione respiratoria e attacco asmatico ...
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MAGGIORE, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Palermo il 9 febbr. 1888 da Filippo e da Giuseppina Mucoli; dopo aver concluso gli studi liceali si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università [...] contributi nei vari campi della specialità: dalla morfologia ed embriologia, in particolare con la dimostrazione della natura venosa del canale di Schlemm all'epoca ancora non accertata (Struttura, comportamento e significato del canale di Schlemm ...
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GALLENGA, Riccardo
Giuseppe Armocida-Pier Enrico Gallenga
Nato a Parma il 30 ag. 1904 da Camillo, clinico oculista dell'Ateneo parmense, e da Erminia Bazzi, si iscrisse al corso di laurea in medicina [...] e confermata da altri autori. Si ricordano, inoltre, i lavori, sempre di ordine preminentemente anatomico, sulla circolazione venosa nel naso e nei distretti circostanti, che concorsero a chiarire la patogenesi di molte affezioni oculari a punto di ...
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COLOMBO, Realdo
Carlo Colombero
Nacque a Cremona negli anni tra il 1510 e il 1520; verosimilmente poco dopo il 1510.
Terminato il ciclo di un'usuale formazione letteraria, il padre, farmacista, intese [...] contatto con l'aria, e poi esso ritorna al ventricolo sinistro attraverso la vena polmonare (ancora chiamata arteria venosa). Come si è molto discusso intorno alla scoperta della grande circolazione per attribuire il diritto di precedenza a Cesalpino ...
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Siero
Daniela Caporossi
Il termine siero (derivato del latino serum, "parte acquosa del latte") indica la parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione. In anatomia viene chiamata [...] tende a spingere questi elementi in direzione opposta. Si stabilisce così un flusso che, a livello delle estremità venose, dove la pressione osmotica è alta, favorisce il riassorbimento di sostanze, mentre alle estremità arteriose, dove è maggiore ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati [...] digitali palmari e le arterie interossee. Le vene superficiali della m. formano nella regione palmare un plesso (plesso venoso volare superficiale) confluente in vene laterali che si continuano con quelle dell’avambraccio, e nella regione dorsale un ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] . L'organo viene connesso con il ricevente attraverso anastomosi vascolari (si ricostituisce, cioè, la via arteriosa di afflusso e la via venosa di scarico del sangue); e in alcuni casi (per es., rene e fegato), occorre anche ricostituire la via di ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...