Vaso sanguifero che trasporta in senso centrifugo il sangue proveniente dai ventricoli cardiaci: dal ventricolo destro le a. del piccolo circolo convogliano il sangue ai polmoni; dal ventricolo sinistro [...] siano utili in fase cronica.
Tra le altre patologie delle a., l’ arterioflebite è una particolare lesione associata dei vasi venosi e arteriosi, quale si verifica nel morbo di Bürger (➔ Bürger, Leo) e nelle sindromi affini; l’ arteriolitiasi è una ...
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Escreato
Anna Maria Verde
Il termine escreato, che deriva dal latino exscreatio (da exscreare, "spurgarsi tossendo"), indica il materiale proveniente dall'apparato respiratorio che viene eliminato per [...] o una sindrome autoimmune (per es. sindrome di Goodpasture). L'escreato ematico per aumento della pressione venosa e capillare polmonare si ha nelle cardiopatie (stenosi mitralica, insufficienza ventricolare sinistra). Espettorato ematico accompagna ...
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Shock
Roberto Alberto De Blasi
Roberto Favaro
Il sostantivo inglese shock, "urto, scossa violenta", alla lettera indica uno stimolo intenso di natura fisica o psichica. In medicina il termine è usato [...] in un 'astuccio' rigido. Un ostacolo al riempimento cardiaco avviene anche per l'incremento della pressione attorno ai grossi vasi venosi che giungono al cuore, così come attorno ai ventricoli, e si può realizzare in seguito alla presenza di aria nel ...
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Menopausa
Lucio Zichella
Giuseppina Perrone e Carlamaria Del Miglio
Il termine menopausa (composto delle parole greche μήν, "mese" e παῦσις, "fermata"), indica la scomparsa definitiva delle mestruazioni, [...] del rischio del tumore mammario nel caso di utilizzazione a lungo termine (superiore a 5-7 anni) e della trombosi venosa, patologia di per sé già molto rara. Nel caso vi siano controindicazioni specifiche, o in presenza di effetti collaterali tali ...
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Infarto
Attilio Maseri
Christian Pristipino
L'infarto è una lesione anatomica, seguita da necrosi dei tessuti, dovuta alla cessata irrorazione sanguigna per occlusione di un vaso arterioso terminale. [...] rassicurazione psicologica e la sedazione del dolore; in assenza di controindicazioni, si procede quindi alla trombolisi per via venosa, cioè alla somministrazione di farmaci capaci di dissolvere il trombo e di ripristinare in tal modo la perfusione ...
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Malnutrizione
Filippo Rossi Fanelli
Maurizio Muscaritoli
Per malnutrizione si intende ogni condizione morbosa, clinicamente manifesta oppure occulta, dovuta a prolungata insufficienza, o incongruenza [...] le miscele nutritive, le quali sono iperosmotiche e quindi irritanti per la parete venosa. Sono attualmente disponibili cateteri venosi, realizzati in materiali altamente biocompatibili, forniti di raffinati sistemi di inserzione. Altrettanto ...
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Tumore
Giuseppe Maria Gandolfo
(XXXIV, p. 474; App. II, ii, p. 1030; III, ii, p. 990; IV, iii, p. 693; V, v, p. 592)
Basi molecolari dell'oncologia: oncogeni e antioncogeni
In questi ultimi anni, notevoli [...] da lui stesso prima dell'inizio della chemioterapia e conservate a -180 °C. Le cellule, infuse per via venosa, andranno a colonizzarsi nel midollo osseo, dove dopo l'attecchimento prolifereranno e si differenzieranno nelle varie serie cellulari ...
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Reazioni da farmaci
Giuseppe Luzi
La farmacologia ha lo scopo di individuare le caratteristiche delle molecole studiate per definirne le proprietà terapeutiche e determinare con buona approssimazione [...] infezione esogena). Il complesso dei fattori di rischio include: uso di cateteri urinari e introdotti per via venosa, impiego di tubi endotracheali, applicazione di respirazione artificiale, stato di immobilità del paziente, permanenza nei reparti di ...
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Trapianto
Raffaello Cortesini
Carlo Casciani
Accenni al trapianto di organi o di tessuti si ritrovano nella mitologia, nelle leggende dei primissimi secoli dopo Cristo (trapianto di un arto a opera [...] a sinistra, si effettua la legatura e sezione della vena surrenale inferiore, della vena spermatica e, se presente, dell'arcata venosa azygos-lombare. Si isola quindi l'arteria renale nella sua porzione retrocavale a destra e all'origine dell'aorta a ...
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Arteriosclerosi
Rodolfo Paoletti
Alberto Corsini
Andrea Poli
Alberico L. Catapano
L'arteriosclerosi (composto di arteria e sclerosi, indurimento) è un processo alterativo a carico delle arterie, [...] ), dopo avere opacizzato il sangue (di per sé del tutto radiotrasparente) mediante l'iniezione, intrarteriosa o venosa, di sostanze radiopache. La visualizzazione angiografica del vaso arterioso non permette di valutare direttamente la morfologia ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...