Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] ebbero luogo presso le accademie di nobili napoletani quali Ferrante Sanseverino, principe di Salerno, e Carlo Gesualdo, principe di Venosa attivo come musicista e mecenate. Nel 17° sec. i quattro conservatori di S. Maria di Loreto, di S. Onofrio ...
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PALETNOLOGIA
Franco Biancofiore
La p. è la scienza umanistica e sperimentale che si propone di conoscere i vari mondi storici mediante soprattutto i dati dell'archeologia. Il termine p. (equivalente [...] surricordata località Torre in Pietra risalente a 200.000÷260.000 anni; il livello inferiore di Loreto, Venosa (Paleolitico inferiore arcaico), risalirebbe intorno ai 500.000 anni (inizio della glaciazione Mindel; relazionato alle datazioni della ...
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Vedi ANFITEATRO dell'anno: 1958 - 1994
ANFITEATRO (ἀμϕιϑέατρον; amphitheatron; l'una e l'altra voce sorte in età romana)
H. Kähler
G. Forni
La parola, che appare per la prima volta in età imperiale, [...] in Palladio, 1, c.; Arch. Anz., 1938, col. 722 s.; anfiteatro, C.I.L., ix, 21;
Tarentum (Taranto): Nissen, ii, p. 874;
Venusia (Venosa); G. Pesce, in Not. Sc., 1936, p. 450 ss.; Arch. Anz., 1937, col. 447; "curator muneris", C.I.L., ix, 447; famiglia ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] dubitativamente al sec. 8° e memore dei precedenti paleocristiani è quanto rimane della chiesa della SS. Trinità di Venosa (prov. Potenza), nel gastaldato di Acerenza, fondata nell'area di una basilica cristiana tardoantica, a tre navate, poi ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] e Mezzogiorno, "Atti del Convegno internazionale in occasione del IX centenario della morte di Roberto il Guiscardo, Potenza-Melfi-Venosa 1985", a cura di C.D. Fonseca (Università degli studi della Basilicata. Atti e memorie, 4), Galatina 1990, pp ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] , 5 (fra 312 e 315); nel Samnium, a Saepinum/Sepino: AE 1984, 367 (fra 312 e 315); in Apulia et Calabria, a Venusia/Venosa: AE 2003, 364 (fra 317 e 324: dedica della città, a cura del governatore Nonius Verus); Compsa/S. Andrea di Conza: AE 2005, 421 ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] nella roccia o alle aree subdiali della Palestina, sono limitati alle catacombe ebraiche rinvenute a Roma e a Venosa, mentre numerose testimonianze sono costituite da epigrafi funerarie di Grecia, Africa settentrionale, Italia e Spagna. In epoca ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...