Medico, nato a Garat (Charente) il 16 settembre 1796, morto a Parigi il 29 ottobre 1881. Interruppe gli studî nel 1815, prestando servizio durante i Cento giorni nel 3° reggimento degli ussari. Non ancora [...] addottorato, sostenne l'importanza dell'obliterazione venosa nella patogenesi degli edemi e dei versamenti sierosi viscerali; nella sua dissertazione dottorale (1823) svolse i concetti semeiologici e diagnostici degli aneurismi dell'aorta; seguirono ...
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TALMA, Sape
Agostino Palmerini
Anatomopatologo e clinico medico, nato a Dokkum (Olanda) il 20 dicembre 1847, morto a Utrecht il 20 giugno 1918. Laureatosi a Utrecht nel 1873, ebbe nel 1876 la cattedra [...] e le pareti addominali (omentopessia), aderenze fra le quali è possibile il costituirsi di nuove vie alla circolazione venosa ostacolata dalle lesioni epatiche della cirrosi. Ma questa operazione, che non può modificare il processo anatomopatologico ...
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DELLA PORTA, Gasparo
Roberto Grisley
Non si hanno notizie riguardanti la vita di questo musicista, ma possiamo supporre che la sua opera si sia svolta nell'ambito napoletano del primo Seicento ed in [...] un ambiente probabilmente vicino a quello di uno tra i più illustri madrigalisti suoi contemporanei: Carlo Gesualdo principe di Venosa.
È noto, infatti, che nel 1597 Gesualdo, al ritorno da Ferrara a Napoli, raccolse intorno a sé (come aveva fatto in ...
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Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’e. si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento [...] , bronchi, vie urinarie). A seconda del vaso da cui deriva, l’e. si distingue in: arteriosa, venosa, o capillare. Emorragie particolarmente cospicue possono richiedere la reintegrazione della massa circolante con somministrazioni parenterali di ...
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LEUCORREA (dal gr. λευκός "bianco" e ῥέω "scorro")
Giuseppe Mariani
Sinonimo di .fluor, a significare ogni aumento delle secrezioni sieromucose delle varie sezioni dei genitali femminili (uterina, cervicale, [...] con cause generali.
Qneste sono da ricercarsi, sia in disturbi meccanici del circolo addominale (stitichezza, stasi venosa e linfatica di varia origine), sia in disturbi riflessi circolatorî d'origine neuroendocrina (soprattutto ipertonia vagale ...
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SILVIO (Silvium)
Giuseppe LUGLI
Città dell'Apulia, identificata con la moderna località di Garagnone, fra Spinazzola e Poggio Orsino, per i riferimenti che ci dànno gli antichi itinerarî, i quali la [...] pongono sul ramo della Via Appia che andava direttamente a Taranto, a 20 miglia di distanza da Venosa. È ricordata da Diodoro (XX, 80) fra quelle città che nel 306 furono prese a forza dai Sanniti ai Romani; Plinio (Nat. Hist., III, 105) e Strabone ( ...
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LOCATELLI, Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque a Bologna verso il 1635 da Rocco.
La famiglia, originaria di Bergamo e di rango nobiliare, possedeva beni in città e a San Giovanni in Persiceto, e nel XVI [...] secolo aveva dato due vescovi alla Chiesa (Giovanni Antonio, vescovo di Venosa, e il domenicano Eustachio, vescovo di Reggio e confessore di Pio V). Il L. ebbe almeno due fratelli, Cristoforo e Pietro; Cristoforo, più anziano del L., fu professore di ...
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In anatomia umana, ampia ripiegatura del peritoneo che congiunge l’intestino tenue alla parete posteriore dell’addome; rappresenta il meso dell’intestino tenue. Quando viene tratto verso l’esterno (apertura [...] laparatomica), il m. si dispiega a guisa di ventaglio e mostra in trasparenza una ricchissima trama vascolare, arteriosa, venosa e linfatica.
L’intestino mesenterico è la porzione dell’intestino tenue, rappresentata dal digiuno e dall’ileo, connessa ...
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Strada romana, detta dagli antichi regina viarum. Prende il nome dal censore Appio Claudio che ne iniziò la costruzione nel 312 a.C. e tracciò il percorso da Roma a Capua. Fu prolungata dopo il 268 a.C. [...] fino a Benevento e verso il 190 a.C. fino a Venosa, poi fino a Taranto e Brindisi. Traiano costruì un secondo tronco (A. Traiana) da Benevento, attraverso Aecae (Troia), Herdoniae (Ordona), Canusium (Canosa), Rubi (Ruvo), Butuntum (Bitonto), Barium ( ...
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NITTI, Francesco Saverio
Giuseppe Barone
NITTI, Francesco Saverio. – Nacque a Melfi (Potenza), il 19 luglio 1868 da Vincenzo e da Filomena Coraggio.
La famiglia aveva salde convinzioni antiborboniche [...] e democratiche. Il nonno paterno, medico di tendenze liberali e unitarie, era stato ucciso nel 1861 a Venosa e la sua casa incendiata dai briganti di Carmine Crocco, che prima era stato soldato borbonico poi garibaldino. Il padre, Vincenzo, aveva ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...