DENTICE
Salvatore De Salvo
Famiglia di musicisti napoletani di nobile origine, attivi tra il XVI ed il XVII secolo. Mentre sappiamo di sicuro che Luigi era il padre di Fabrizio, non e chiaro se Scipione [...] come membro della Camerata di propaganda per l'affinamento del gusto musicale, organizzazione culturale legata all'ambiente di Gesualdo da Venosa. Nel 1598 venne stampato a Napoli, presso G. I. Carlino e A. Pacz, il Terzo libro de madrigali a cinque ...
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DECIMA
KKristjan Toomaspoeg
Nel periodo successivo alla conquista normanna del Mezzogiorno, quando l'assetto della Chiesa meridionale fu ristabilito e riorganizzato, i duchi e i conti normanni e poi [...] dall'Ordine teutonico per i suoi possedimenti a Corneto, mentre, nella diocesi di Venosa, la maggior parte di essa veniva versata dal monastero della Ss. Trinità di Venosa.
Fonti e Bibl.:Historia diplomatica Friderici secundi, IV, p. 140; V, pp. 464 ...
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Vedi MELFI dell'anno: 1973 - 1995
MELFI (v. S 1970, p. 468)
A. Bottini
All'ampia serie di scoperte degli anni passati va aggiunta l'esplorazione pressoché totale della necropoli di un insediamento sorto [...] e l'alta valle del Bradano.
I materiali di epoca successiva sono invece esposti nel museo della vicina Venosa, tranne il monumentale sarcofago rinvenuto nel territorio di Rapolla, trasferito dalla precedente sistemazione presso il Palazzo Vescovile ...
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. Si denomina così più propriamente la prima moneta enea romana librale fusa col tipo della prora, ma per estensione si comprendono sotto questa denominazione tutte le monete antiche fuse di bronzo della [...] serie si data a circa il 312 a. C.
Apulia. - Si conoscono tre gruppi di pezzi, che si attribuiscono ad Ascoli, Lucera, Venosa, fusi sulla libbra italica di gr. 341, se pure non già sulla libbra romana di gr. 327. La divisione della libbra è decimale ...
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STAFILOCOCCO (dal gr. σταϕυλή "grappolo" e κόκκος "bacca") e infezioni stafilococciche
Fernando Marcolongo
I cocchi (v. batterio) appartenenti a questo gruppo, di forma sferica e di grandezza variabile [...] i germi invadono il sangue o per via linfatica, attraverso un processo di linfoangioite e di linfoadenite, o per via venosa attraverso una tromboflebite che spesso è purulenta; una volta giunti nel territorio sanguigno, essi per lo più non vi si ...
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Con questa parola si designa, in ginecologia, il complesso delle modificazioni organiche e psichiche che si svolgono nell'età critica, ossia nella pubertà e specialmente nella menopausa.
L'insorgenza dei [...] insipido, atrofie profonde dei genitali interni ed esterni, manifestazioni nervose vagotoniche, tendenza all'ipotonia venosa.
Agli stati d'ipersurrenalismo con ipercolesterinemia e ipertensione succedono spesso reazioni iposurrenali, con astenia ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA (v. vol. vii, p. 732)
P. D'Amore
A. L. D'Agata
G. Greco
M. J. Strazzulla
B. Genito
C. Lo Muzio
A. A. Di Castro
F. Salviati
p. 732). Vicino Oriente. [...] , 1990, pp. 57-72; P. Pensabene, Il tempio ellenistico di San Leudo a Canosa, in M. Tagliente (ed.), Italici in Magna Grecia, Venosa 1990, pp. 317-321; M. Tagliente, L'acropoli di Lavello e i suoi monumenti, in A. Bottini, M. P. Fresa (ed.), Forentum ...
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GUGLIELMO d'Altavilla, duca di Puglia
Hubert Houben
Nato intorno al 1096, era figlio di Ruggero Borsa, duca di Puglia dal 1085 al 1111, succeduto al padre Roberto il Guiscardo della famiglia normanna [...] al 1° agosto) è lo stesso ricordato dai necrologi di S. Matteo di Salerno, di Montecassino e della Ss. Trinità di Venosa.
Falcone racconta che la moglie di G., alla sua morte, si sarebbe tagliata i capelli e si sarebbe gettata sul cadavere piangendo ...
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PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] da commissionare a Eberle altri tre strumenti del nuovo tipo; il duca di Ferrara ne regalò due al principe Carlo Gesualdo di Venosa, che a sua volta ne lasciò uno a Roma in mano al «cavaliere del liuto», Vincenzo Pinti: quest’ultimo strumento, morto ...
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LEOPARDI, Paolina
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Recanati il 5 ott. 1800, terzogenita del conte Monaldo e di Adelaide del marchese Filippo Antici.
Le redini del disastrato patrimonio familiare [...] 1994, pp. 273 s.; G. Leopardi, Paolina mia, lettere alla sorella, con introd. di M. Muscariello e note di F. Foschi, Venosa 1997 (56 lettere dal 1822 al 1835); D. Alberti, P. L. lettrice di Stendhal: affinità elettive fra le famiglie Beyle e Leopardi ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...