ipertensione polmonare
Mauro Capocci
Aumento della pressione sanguigna nelle arterie polmonari o nei vasi sanguigni dei polmoni. La pressione sanguigna nel ventricolo destro è normalmente di ca. 14 [...] varia a seconda delle cause: si può agire sulle valvole e i muscoli cardiaci (soprattutto nel caso di ipertensione venosa) con farmaci o chirurgicamente, o sui vasi (con sostanze che agiscono sulle cellule della muscolatura delle arterie polmonari ...
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cerebroplegia
Denominazione di un complesso di malattie cerebrali riunite da caratteri clinici comuni: disturbi motori (per lo più paresi, emiplegie o paraplegie) e turbe psichiche, che si manifestano [...] cranio è insufficiente e l’encefalo può essere leso da traumi emorragici. L’asfissia del neonato porta a stasi venosa e favorisce la rottura delle vene situate sulla faccia esterna degli emisferi cerebrali, distruggendo il tessuto nervoso sottostante ...
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È l'emissione di feci liquide o semiliquide con un numero di scariche giornaliere maggiore che di norma. Essa ha luogo per esagerazione della peristalsi intestinale che porta come conseguenza un difettoso [...] gastrica (diarrea gastrogena); infezioni (tifo, colibacillosi, dissenteria, colera, sepsi, tubercolosi, ecc.); intossicazioni (uremia, ecc.); stasi venosa nei cardiaci e nella cirrosi epatica, tumori del colon. Può essere ancora provocata da farmaci ...
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Chirurgo nato a Helsen (Waldeck) il 24 novembre 1861, professore di chirurgia nelle università di Kiel (1894), di Greifswald (1899), di Bonn (1903) e di Berlino (dal 1907). Ideò l'anestesia spinale per [...] , Lipsia 1903, 5ª e 6ª ed., 1907), introducendo nella pratica il metodo curativo che è conosciuto col nome di "stasi venosa alla Bier" o "Bier-terapia" (v.). Ha proposto un metodo osteoplastico per l'amputazione della gamba. Negli ultimi tempi si è ...
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ENRICO
Hubert Houben
Secondogenito di Roberto, conte di Lucera, e di Gaitelgrima, figlia di Guaimario IV principe di Salerno, appare ricordato per la prima volta come conte di Monte Sant'Angelo (Foggia) [...] , pp. 9-13, 15, 50, 52 ss., 59, 73 ss., 80; H. Houben, Il "Libro del capitolo" del monastero della Ss. Trinità di Venosa (Cod. Cas. 334): una testimonianza del Mezzogiorno normanno, Galatina 1984, pp. 34 s., 137 ss., 141, 147, 152, 157, W. Jahn, cit ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Antonio
Umberto Coldagelli
Nacque a Roma il 16 giugno 1735, figlio di Gaetano e di Laura Chigi. Il padre, principe di Piombino e duca di Sora, era uno dei più importanti baroni [...] Il 13 sett. 1743 fu nominato gentiluomo di camera del re; il padre rinunziò in suo favore nel 1746 al feudo di Venosa e nel 1757 chiese e ottenne dalla corte di Madrid l'autorizzazione a trasmettergli la dignità ereditaria di grande di Spagna. Nello ...
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ATENOLFO di Caserta
Raoul Manselli
Compare per la prima volta, con tutta probabilità, come preposito di S. Pietro d'Avellana succedendo a Roffredo dell'Isola quando questi divenne decano di Montecassino, [...] XIII,in Casinensia,II,Montecassino 1929, pp. 418 s. Per il periodo in cui A. fu preposito della Trinità di Venosa, si veda G. Crudo, La SS. Trinità di Venosa, Trani 1899, pp. 26 ss., 323, e per i rapporti con Enrico VI Th. Loeche, Kaiser Heinrich VI ...
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Zoologia
Rettile dell’ordine Crocodilia, Sauropsidi Arcosauri del superordine Coccodrillomorfi. Sono i rettili viventi di maggior mole, con arti brevi di solito palmati, a 5 dita gli anteriori, a 4 i posteriori; [...] ; denti conici robusti, impiantati in alveoli. Hanno polmoni sacciformi e cuore quasi completamente diviso in due metà: destra, venosa, e sinistra, arteriosa. Sono ovipari: la femmina depone dopo l’accoppiamento, in una buca scavata nella sabbia, da ...
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TIROIDE (XXXIII, p. 918; App. II, 11, p. 999)
Cataldo CASSANO
Negli ultimi dieci anni, grazie all'impiego degli isotopi radioattivi dello iodio 131I e 132I), la diagnostica delle tireopatie si è arricchita [...] avidità è strettamente legata alla sua stessa attività funzionale. Pertanto, se dopo aver somministrato per bocca o per via venosa una dose tracciante di radioiodio, si valuta a mezzo di misurazione dall'esterno ed a intervalli di tempo prestabiliti ...
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infarto
Enrico Barbieri
Area di ischemia in un tessuto o in un organo, evoluta in morte cellulare a causa dell’arresto del flusso arterioso o del deflusso venoso. La quasi totalità degli i. è imputabile [...] occlusione di un’arteria in un organo solido (cuore, rene, milza), i. rosso o emorragico in seguito a occlusione venosa, in tessuti molli con doppia circolazione (intestino tenue, cervello, polmone).
Patogenesi. Quattro sono i fattori principali che ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...