CONTARINI, Leonardo
Francesca Cavazzana Romanelli
Sebbene sia detto dal Priuli figlio di Flacco, è piuttosto da ritenersi - considerato il convergere di più notizie in tal senso e la non reperibilità [...] ancora del possesso, in comune con un Donato Graciano, di uno "stacium" a Rialto. Fra i consueti lasciti testamentari ai conventi veneziani spicca per entità quello di 100 lire di grossi per la fabbrica della chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo la cui ...
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CRIVELLI, Vittore
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello del più famoso Carlo, nacque a Venezia e fu anch'egli pittore. La prima notizia che lo riguarda lo dà presente a Zara, e risale al 1465 [...] di Pietro. Poiché anche il ben noto Antonio, pittore, era figlio di un Pietro, c'è da pensare che i due artisti entrambi veneziani di origine, fossero cognati. Il C., dunque, fa parte per se stesso e non segue Carlo ad Ascoli. Si direbbe, anzi, che ...
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PAGELLO, Bartolomeo
Achille Olivieri
PAGELLO, Bartolomeo. – Nacque a Vicenza tra il 1446 e il 1448 da Lodovico di Leonardo e da Dorotea de' Spiciaroni da Cividale, il cui padre Francesco insegnava [...] 1464 al 1470 era stato segretario di Paolo II, ereditò la sua biblioteca: vi aggiunse «dieci libri della istoria veneziana dall’origine della città fino alla guerra di Chioggia» oggi perduti. La biblioteca fu consultata dopo il 1508 da Gaetano ...
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GUIDO da Bagnolo
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1320 e il 1325 a Reggio Emilia dal notaio e "cives Reginus" Filippino Ferrari degli Scopoli, detto anche Filippino da Bagnolo, dal paese della pianura [...] re di Cipro. Qui, tra il 1365 e il 1366, frequentò la casa del Petrarca con alcuni amici: i due nobili veneziani Zaccaria e Leonardo Dandolo, figlio del defunto doge Andrea Dandolo, e il ricco mercante di origine fiorentina Tommaso Talenti.
Li univa ...
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GRIMALDI, Luca
Riccardo Musso
Nacque presumibilmente a Genova, nei primi anni del Duecento, da Ingone di Oberto; ebbe tre fratelli, uno dei quali fu Boverello. Non va confuso con il cugino Lucchetto [...] fu in realtà pressoché nullo perché, prima ancora che se ne conoscessero i contenuti, i Genovesi furono sconfitti ad Acri dai Veneziani e costretti ad abbandonare la città e, in Sardegna, Santa Igia venne espugnata dai Pisani.
Questa fu, a quanto si ...
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BALESTRA, Antonio
Maria Angela Novelli
Nato a Verona il 12 ag. 1666, da agiata famiglia di mercanti, fu avviato agli studi letterari e si dedicò come dilettante alla pittura, ricevendo, a diciassette [...] C. N. Cochin, Voyage d'Italie,Paris 1758, III, pp. 30, 48, 115, 123, 124, 133, 198, 208; G. A. Moschini, Della letteratura veneziana del sec. XVIII fino a' nostri giorni,Venezia 1806, I, p. 130; III, pp. 65, 66, 88; G. Campori, Gli artisti italiani e ...
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ARCIMBOLDI, Nicolò
Nicola Raponi
Nacque a Parma nel 1404 e quivi compì i primi studi. Il padre, Giovanni, giurista e membro del locale Collegio dei giudici, dopo l'occupazione di Parma da parte di Filippo [...] , Firenze e Genova, la definiva, in una lettera del 7 dicembre di quell'lnno, come una necessità per non permettere che i Veneziani "se facesseno Signori de Italia" (cit. in Storia di Milano, VII, p. 25).
Durante la discesa in Italia di Federico III ...
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FANUCCI, Giovan Battista
Carlo Fantappiè
Nacque a Pisa da Rainieri il 7 marzo 1756. Suo padre, insieme col fratello Alessandro, figli di Matteo di Vincenzo, era stato ascritto alla cittadinanza pisana. [...] la necessità di procurarsi la sussistenza fuori della terra angusta ove erano situati - quella stessa "dura necessità" - avrebbe costretto i Veneziani, i Genovesi e i Pisani a darsi tutti alle cose del mare (v. le considerazioni finali del I vol., pp ...
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CALCAGNINI, Teofilo
Tiziano Ascari
Nacque da Francesco, non si sa se a Mantova o a Ferrara, nel 1441.
La posizione di grande rilievo che ebbe nella società ferrarese e le ingenti ricchezze da cui ebbe [...] sotto Ravenna, vi fece prigionieri parecchi uomini e ne riportò del bottino. Fusignano fu poi occupata da truppe al soldo dei Veneziani e fu restituita al C. dopo la pace di Bagnolo (1484): il 10maggio 1485 il doge Giovanni Mocenigo ordinava al ...
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PISANI, Francesco
Giuseppe Trebbi
PISANI, Francesco. – Nacque a Venezia nel 1494. Era figlio del patrizio Alvise di Giovanni, banchiere e uomo politico, e di Cecilia Giustinian. Ebbe un fratello, Giovanni, [...] , Arbori de patrizi veneti..., VI, c. 123r; Senato, Dispacci degli ambasciatori, Roma, filze 1-4; E.A. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane, Venezia 1824-53, II, pp. 82, 114, 439; III, p. 378; V, p. 259; E. Alberi, Le relazioni degli ambasciatori ...
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veneziana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. veneziano]. – 1. Altro nome con cui furono chiamate nella seconda metà del sec. 15° le canzonette più note come giustiniane. 2. Tipo di serramento adoperato per l’oscuramento di finestre e di vetrate...
veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...