Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] . Pellizzari, Le nuove forme tra critica e ideologia, in Storia del cinema italiano, a cura di G. De Vincenti, 10, 1960/1964, Venezia-Roma 2001, pp. 551-567.
88 D. Forgacs, S. Gundle, Cultura di massa e società italiana, Bologna 2007, p. 22.
89 «Nell ...
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Giornalista e critica cinematografica italiana (n. Quistello, Mantova, 1943). Dopo la laurea in Lettere presso l'università di Milano e gli studi in Comunicazione a Stanford, a cavallo tra gli anni Sessanta [...] anni Ottanta si è specializzata in critica cinematografica; oltre ad aver realizzato per la Rai le dirette dalla Mostra di Venezia e curato diverse manifestazioni cinematografiche, fino al 1989 si è occupata di cinema su L’Espresso. Presidente di ...
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Giachetti, Fosco
Silvio Alovisio
Attore cinematografico e teatrale, nato a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 e morto a Roma il 22 dicembre 1974. Per le sue doti di interprete sobrio e rigoroso, capace [...] anni Trenta uno degli attori più amati dal pubblico italiano. Nel 1942 ottenne la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia come miglior attore per Bengasi diretto da Augusto Genina.Si fece notare sulle scene teatrali dalla fine degli anni Venti ...
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Zafred, Mario
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Trieste il 2 marzo 1922 e morto a Roma il 22 maggio 1987. Autore di formazione colta, attivo come critico musicale, collaborò con registi italiani [...] agli archi, come quella di La donna del giorno (1957) di Francesco Maselli. Compose inoltre le musiche di Il capitano di Venezia (1952) di Gianni Puccini, Una croce senza nome (1952) di Tullio Covaz, Le ragazze di San Frediano (1954) di Valerio ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico taiwanese (n. Meixian, Cina, 1947). Trasferitosi nel 1948 con la famiglia a Taiwan, dal 1969 al 1972 ha studiato cinematografia alla National Taiwan Arts Academy. [...] nel 1989 con Bei qing cheng shi (La città dolente), film vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia. Tra le sue opere, di carattere raffinato e minimalista, si segnalano: Xi meng ren sheng (Il maestro burattinaio, 1993), vincitore ...
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Regista cinematografico danese (Copenaghen 1889 - ivi 1968); uno degli autori di maggiore rilievo della storia del cinema. Fuori da ogni prospettiva di generi, coerente nel portare fino alle ultime conseguenze [...] un cinema "spirituale" o genericamente "religioso", sulla base del tutto estrinseca dei temi trattati. Ha vinto il Leone d'oro a Venezia, nel 1955, per Ordet (1954, "La parola").
Vita e opere
L'ambiente luterano nel quale visse la prima parte della ...
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Hong Sang-soo. - Regista e sceneggiatore sudcoreano (n. Seul 1960). Dopo aver studiato recitazione in Corea del Sud, si è laureato al California College of Arts and Crafts e alla School of the Art Institute [...] umani e si ispira alla Nouvelle vague francese e all’opera di E. Rohmer. Frequentatore dei quattro maggiori festival europei (Cannes, Venezia, Berlino, Locarno), ha esordito nel 1996 con The day a pig fell into the well, ricevendo un Dragone Blu al ...
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Garrone, Riccardo. – Attore italiano (Roma 1926 – Milano 2016). Attore versatile e raffinato, dotato di notevole ironia, dopo aver frequentato l'Accademia d'Arte drammatica Silvio D'Amico, ha cominciato [...] all’attività teatrale ha affiancato quella cinematografica, come caratterista di primo piano, lavorando con grandi registi come: D. Risi in Venezia, la luna e tu (1958), F. Fellini per La dolce vita (1960), D. Damiani ne La rimpatriata (1962), L ...
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Regista cinematografico cinese (n. Xi'an, Shaanxi, 1951, secondo altre fonti 1950). Operatore, direttore della fotografia dei film Yige he bage ("Uno e otto", 1983) e Da yue bing ("La grande parata", 1985), [...] qiao (Shanghai Triad, 1995); Yi ge dou bu neng shao (Non uno di meno, 1999, Leone d'oro al festival del cinema di Venezia); Wo de fu qin mu qin (La strada verso casa, 1999, Orso d'argento a Berlino); Xingfu shiguang (La locanda della felicità, 2000 ...
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Nome d’arte dell’attrice cinematografica e televisiva italiana Nicoletta Consolo (n. Roma 1979). Discendente della famiglia reale russa (per parte di madre), dopo il diploma si è trasferita a Parigi per [...] con Ricordati di me, ottenendo il Premio Kineo “Diamanti al cinema italiano” alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e la candidatura ai David di Donatello. Protagonista della miniserie TV Un anno a primavera (2005) e della ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...