Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] , e (1470) riconobbe la signoria di Roberto Malatesta su Rimini. Costruì a Roma palazzo Venezia; incoraggiò l'arte della stampa, ma avversò i circoli umanistici romani, considerandoli ispirati a idee paganeggianti; in seno all'Accademia Romana si ...
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Pittore (Venezia 1791 - Milano 1882). Allievo di D. Maggiotto dal 1804 al 1808, frequentò l'Accademia di Venezia, per poi completare i suoi studî a Roma (1809-16) dove, protetto e consigliato da A. Canova, [...] classici con il colorismo di tradizione veneta (Laocoonte, 1812, Milano, pinacoteca di Brera; Rinaldo e Armida, 1813, Venezia, Cà Pesaro). Ottenuto un ampio consenso con l'opera Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri (1820, Milano, coll. priv ...
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Pittore (Venezia 1675 - ivi 1741). Allievo di P. Pagani (che egli seguì anche a Vienna), più importanti per la sua formazione furono i rapporti a Venezia con S. Ricci e lo studio delle opere del Baciccia [...] su R. Carriera (cognata di P.), ma anche sul Settecento inglese, francese, austriaco. Infatti, dopo una prima attività a Venezia (decorazioni per i palazzi Correr, 1696, e Albrizzi, 1703 circa) e a Padova (soffitto della Biblioteca della basilica del ...
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Erudito (Venezia 1701 - ivi 1755); entrò fra i minori osservanti e fu mandato a Corfù, a Napoli, a Padova. Bibliotecario nel convento della Vigna, a Venezia, scrisse un'utile - ma incompiuta - Istoria [...] degli scrittori veneziani (1752) ...
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Architetto (Venezia 1783 - ivi 1852). Terminati gli studî a Bologna, all'Accademia clementina, nel 1803 entrò nello studio del Selva a Venezia e nel 1807 divenne ingegnere del Regio corpo di acque e strade [...] corpo neoclassico, testimonia il suo aggiornamento sulla contemporanea architettura inglese. Studiò anche una soluzione urbanistica per Venezia, in relazione con l'arrivo della ferrovia. Fra le sue opere utilitarie, impressionanti per la razionalità ...
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Pittore italiano (Venezia 1913 - m. 2008). Ha insegnato all'Accad. di belle arti e alla Scuola superiore "Industrial design" di Venezia. Dal 1932 ha esposto in diverse Biennali veneziane e preso parte [...] a numerose esposizioni nazionali e internazionali ...
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Pittore (Venezia, fine 15º - prima metà 16º sec.), probabilmente parente di Iacopo, del quale riflette l'influenza. Noto per un dipinto firmato (Cristo e l'adultera, Roma, Mus. di Pal. Venezia), gli vengono [...] attribuiti pochi altri dipinti ...
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Pittore italiano (Venezia 1676 - ivi 1762), allievo di G. Lazzarini. Le sue opere sono caratterizzate da preziosi cangiantismi perlacei (Venezia, S. Stae, Il miracolo di s. Eustachio; chiesa dello Spirito [...] Santo, Cristo e la Veronica, Annunciazione) ...
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Pittore (Este 1631 - Venezia 1722). La sua pittura, tutta volta a creare effetti di chiaroscuro violento, in composizioni affollate, richiama la maniera di J. de Ribera e di L. Giordano. Numerose opere [...] in chiese di Venezia. ...
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Pittore (Venezia 1651 - ivi 1736). Allievo di S. Mazzoni, piegò poi verso l'accademismo marattesco. Opere a Venezia (Palazzo Ducale; Patriarcato; decorazione del soffitto di un salone di Ca' Pesaro, 1682; [...] S. Zaccaria), Bergamo, Udine, Padova ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...