Doge di Venezia (Venezia 1580 - ivi 1656); fu eletto il 27 marzo 1655. Durante il suo breve dogato Francesco Morosini, il futuro doge, conquistò le fortezze di Volo e di Megara. ...
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Pittore (Venezia 1884 - Treviso 1947). Dal 1907 fece frequenti viaggi in Francia (Parigi, Bretagna), venendo a contatto con la pittura post-impressionista, mostrandosi sensibile all'influsso di Gauguin, [...] dovette essere estranea la conoscenza della pittura dei secessionisti viennesi. Nel 1909 espose per la prima volta le sue opere a Venezia. Con la guerra e la sua prigionia, s'interruppe un periodo felice che si rispecchia nei paesaggi e nei ritratti ...
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Pittore (Venezia 1682 - Dresda 1748). Allievo e collaboratore di D. e G. Valeriani (chiesa degli Scalzi, Venezia), dal 1719 lavorò a Dresda, eseguendo numerosi affreschi decorativi, apparati per cerimonie [...] e ammiratissime scenografie ...
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Violinista (Venezia 1889 - Roma 1977). Studiò al liceo musicale di Venezia, poi a Monaco e a Parigi. A Roma è stato primo violino dell'orchestra di S. Cecilia e professore al conservatorio. ...
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Medico (Guastalla 1796 - Venezia 1859). Medico degli ospedali di Venezia, autore di pubblicazioni scientifiche di grande diffusione: Dizionario compendiato delle scienze mediche (1827-32); Enciclopedia [...] delle scienze mediche (1834-42), ecc ...
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Musicista (Venezia 1620 circa - ivi 1681 circa), maestro di cappella alla corte di Hannover, e vicemaestro a S. Marco in Venezia. Compose, sulla scia di P. F. Cavalli, 14 opere teatrali. ...
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Pittore (Venezia 1864 - Milano 1945), allievo di G. Ciardi, dipinse paesaggi ispirati alla laguna, con facile talento decorativo. Opere nelle Gallerie d'arte moderna di Milano, Firenze, Venezia e Roma. ...
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Pittore (Venezia 1628 - ivi 1679), seguace di A. Zanchi. Sue opere nella chiesa di S. Maria Formosa, nella scuola di S. Rocco a Venezia e nella Pinacoteca Comunale di Rovigo. ...
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Doge di Venezia (Venezia 1373 - ivi 1457). Percorse rapidamente e con successo le maggiori cariche interne della Repubblica: fu capo della Quarantia nel 1401, due volte capo del Consiglio dei Dieci nel [...] di S. Marco nel 1416. Eletto doge nel 1423, fu fautore di una politica di espansione e di conquista nel retroterra veneziano, venendo perciò in conflitto con i signori di Milano. Le lotte contro i Visconti si protrassero per circa trenta anni e ...
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Umanista (Venezia 1453 - Roma 1493); professò filosofia a Padova (1474-75); nel 1483 fu eletto senatore; nel 1484 aprì a Venezia, in casa sua, una scuola per leggere Aristotele, e nel 1490 (nominato ambasciatore) [...] Innocenzo VIII che l'anno seguente lo creò patriarca di Aquileia; ma per un'antica disposizione della Repubblica di Venezia, che proibiva agli ambasciatori di accettare doni o cariche da parte dei sovrani presso cui si trovavano accreditati, tale ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...