Linguista (Cencenighe 1921 - Padova 2007). Prof. univ. dal 1957, dal 1964 insegnò glottologia nell'università di Padova. Socio corrispondente dell'Accademia della Crusca (1990). Tra i suoi principali temi [...] dolomitico e sul friulano, 1972; La genesi del ladino o retoromanzo, 1991), i dialetti veneti e friulani (Studi di dialettologia e filologia veneta, 1977, ecc.) e la toponomastica (Toponomastica italiana, 1990). Notevoli anche i saggi Gli arabismi ...
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Pittore (Audenarde 1630 - Firenze 1691). Protetto da Mattias e poi da Ferdinando de' Medici, poté formarsi presso G. Periccioli e Pietro da Cortona ma, in varî soggiorni a Genova, Roma e Venezia, si arricchì [...] delle esperienze contemporanee dei paesaggisti fiamminghi, di S. Rosa, di P. Testa, e studiò i grandi maestri veneti. Dipinse soggetti religiosi (Maddalena in un paesaggio e Maddalena in estasi, in origine intese come Asteria e Danae, Firenze, Gall. ...
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DARIF, Giovanni Andrea
Alessandra Quattordio
Figlio di Bartolomeo, nacque a Venezia il 7 sett. 1801 da famiglia di origine friulana; compì i suoi studi in quella città dedicandosi alla pittura nella [...] riuscì a raggiungere una certa notorietà in età precoce.
Il nome del D. è legato a quello di alcuni artisti veneti, Felice Schiavoni, Giovanni Servi, Ludovico Lipparini, a lui coetanei, che lavorarono a Venezia nel secondo decennio dell'800 e furono ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...]
118. Cf. Il fiore della lirica veneziana, p. 9.
119. Cf. A.M. Mutterle, Narrativa e poesia, p. 132.
120. Cf. Piero Treves, Veneto dotto, lirico e pratico, in Id., Ottocento italiano fra il nuovo e l’antico, I-III, Modena 1992: II, Regioni, pp. 97-98 ...
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Detta anche letteratura franco-veneta, indica il complesso delle opere d’argomento cavalleresco o didascalico scritte nel 13° sec. e ai primi del 14° nella zona dell’Italia nord-orientale compresa tra [...] una base sostanzialmente francese innesta elementi fonetici, morfologici, lessicali e sintattici italiani, e più particolarmente veneti o ladino-veneti. Si tratta in genere di rimaneggiamenti di opere francesi, ma il grado d’ibridismo linguistico e ...
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Erudito. Nato a Venezia nel 1750, morto il 17 febbraio 1829. Trascorse la giovinezza in Mantova e quasi tutto il resto della vita in Venezia e nella villa di Trevignano presso Mestre, dove fu sepolto. [...] , commercio, fisica, astronomia, non sempre con pari valore. Il nome di lui è però soprattutto legato alle Memorie dei Veneti primi e secondi (di cui uscirono dal 1781 al 1811-14 tre edizioni di mole sempre maggiore) che costituiscono ancora una ...
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Vedi ZUGLIO dell'anno: 1966 - 1997
ZUGLIO (Iulium Carnicum)
L. Beschi
Centro romano della Carnia situato nella valle del But (affluente del Tagliamento) sulla strada che portava da Aquileia ad Aguntum [...] tramite il passo di Monte Croce (la cosiddetta via Iulia Augusta).
Il territorio, già interessato da stanziamenti veneti e reti, fu occupato verso la metà del I millennio a. C. dai Carni, popolazione di probabile origine celtica. Intorno al 50 a. C., ...
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BALLARINI, Luigi
Gian Franco Torcellan
Di famiglia cittadina, nacque a Venezia nella prima metà del sec. XVIII. Di lui il Barozzi ricorda, ma senza portare prove o notizie, "la lunga pratica nelle segreterie [...] ancora oggi continua a velare di fumi frivoli la complessa e ben altrimenti drammatica e seria realtà della storia veneta di quell'epoca. Imbattutosi in quelle lettere, Fabio Mutinelli, detrattore per albagia moralistica, le usò, accanto alle memorie ...
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PRIULI, Giacomo
Giuseppe Gullino
PRIULI, Giacomo. – Nacque a Venezia da Nicolò (ignota la figura materna), nella contrada di Santa Ternita, forse nei primi anni del XIV secolo.
A renderne incerte la [...] , 153; Consiglio dei Dieci. Misti, a cura di F. Zago, Venezia 1993, pp. 120-122, 327; G. Dolfin, Cronicha della nobil città de Venetia…, a cura di A. Caracciolo Aricò, II, Venezia 2009, pp. 5, 55; Senato Misti, XVI (1333-1335), a cura di F.-X. Leduc ...
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novizia (novizza)
Solo in Pd XXV 105 per fare onore / a la novizia, la " sposa novella ", nel giorno delle nozze e non del fidanzamento (Mattalia), come conferma anche il v. 111 pur come sposa tacita [...] e immota.
La parola, nel senso appunto di " fidanzata ", " sposa novella ", è propria dei dialetti lombardi orientali e veneti.
In Fiore CII 13 novizza è la monaca che non ha ancora pronunciato i voti (professa). ...
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veneti
vèneti s. m. pl. [dal lat. venĕti (gr. βένετοι) «azzurri», der. del nome dei Veneti che con vesti azzurre costituivano in origine una delle squadre circensi]. – Una delle fazioni («gli azzurri») di aurighi circensi a Roma imperiale...
veneto
vèneto agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venĕtus]. – 1. a. Della regione del Veneto (Venezia Euganea) o, con senso più ampio, del territorio comprendente le Tre Venezie (escludendo per lo più la Ladinia dolomitica e il Friuli): essere...