Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] G. Romanino, G. Savoldo, A. Moretto, G.B. Moroni, mentre Sebastiano del Piombo, emigrato da Venezia a Roma, fondeva la sua educazione veneta con i modi di Michelangelo.
A Firenze, oltre l’attività di B. Della Porta e Andrea del Sarto, si sviluppò la ...
Leggi Tutto
Diritti e istituzioni nel passaggio dall’Impero d’Austria al Regno d’Italia
Maria Rosa Di Simone
Il sistema amministrativo e l’ordinamento giudiziario
In un articolo pubblicato sul quotidiano «La Nazione» [...] L’Italia liberale 1861-1900, Bologna 1990, pp. 19 ss.
29. Sull’argomento cf. Maria Rosa Di Simone, Il diritto austriaco e la società veneta, in Venezia e l’Austria, a cura di Gino Benzoni-Gaetano Cozzi, Venezia 1999, pp. 129-156.
30. E.V., Il Codice ...
Leggi Tutto
Quirini, Giovanni
Gianfranco Folena
Il discorso intorno all'imitazione di D. e alla presenza della Commedia nelle scritture e nella memoria attiva dei suoi primi lettori, si apre col nome di un poeta [...] fra D. e il Q. e la " questione di Lisetta ", dopo l'articolo di E. Lamma, D.A. e G.Q., in " L'Ateneo Veneto " s. 12, II (1888) 22-39 (male informato sul Q.), fondamentali se non risolutivi gl'interventi di M. Barbi, La questione di Lisetta, in ...
Leggi Tutto
Nome dato nell'antichità agli abitatori dei declivî meridionali delle Alpi Carniche, dai quali ha poi tratto il nome la Carnia (v.).
La topografia antica di tutta la regione è poco nota; certo è che i [...] Carni confinavano ad E. con popolazioni pannoniche, ad O. con i Veneti, a N., di là dalle Alpi Carniche, con i Norici.
Dell'importante più importanti tra Concordia e Opitergium (Oderzo), confine fra i Veneti e i Carni, il Tagliamento, il Natisone e l' ...
Leggi Tutto
Scrittore d'arte e pittore (n. Colle di Val d'Elsa), allievo a Firenze di A. Gaddi, pittore di corte a Padova nel 1398; visse forse fino ai primi del sec. 15º. Il suo Libro dell'Arte (scritto probabilmente [...] a Padova, data la presenza di elementi lessicali tipicamente veneti) è il primo trattato in volgare: tesoro di notizie sulla tecnica pittorica del Trecento, si distingue dai precedenti ricettarî medievali per la sistematicità e per la nuova forza con ...
Leggi Tutto
Piccola moneta creata sul finire del 13° sec. e adottata fino al 19° sec. pressoché da tutte le monetazioni italiane per la sua comodità; fu da principio di mistura, poi a poco a poco divenne di solo rame. [...] Si trovano ricordati q. bianchi e neri, papali, fiorentini, bolognesi, veneti ecc. e fu detto q. del pettine o pettinino anche il centesimo del primo regno italico di Napoleone I che aveva nel rovescio la corona a 5 punte. A Bologna era chiamato ...
Leggi Tutto
LISIEUX (Noviomagus Lexoviorum, (Νουόμαγος)
I. Baldassarre
Città della Gallia celtica, più tardi della lionese, a S-O del corso inferiore della Senna (Tol., ii, 8, 2; It. Ant.; C. I. L., xiii, i, p. [...] 502); capitale dei Lexovii, tribù gallica che prese parte al sollevamento dei Veneti e poi a quello di Vercingetorige.
Forse poco popolata, partecipa della povertà di iscrizioni e monumenti figurati di tutto il N-O della Francia. Non ha conservato ...
Leggi Tutto
Pittore e intagliatore (m. Tolmezzo 1535), attivo a Udine dal 1497. Formatosi nell'orbita di Alvise Vivarini (pala di S. Marco, 1501, duomo di Udine), dopo il 1503 attese spesso a intagli lignei, sparsi [...] in numerose località del Friuli (il migliore è l'altare di Mortigliano, 1526), nei quali accenti veneti si confondono con tendenze d'oltralpe. ...
Leggi Tutto
Poligrafo, nato a Ferrara nel 1701, fu autore di orazioni; annotatore del Bertoldo e della Secchia rapita; traduttore della Poetica del Vida; difensore dei letterati ferraresi, compreso il Savonarola, [...] dalle censure del Fontanini (come il Muratori dei modenesi e il Maffei dei veneti); biografo dell'Ariosto. Raccolse in tre tomi le sue Prose italiane (Ferrara 1770), non tutte gravi ed erudite, ma alcune leggiere e curiose, come i discorsi Del ...
Leggi Tutto
ALFIERO, Giuseppe
Ulisse Prota-Giurleo
Nato a Napoli nel 1630, fu, all'età di dodici anni, collocato dal padre Francesco nel conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, dove l'A. compì i suoi studi musicali.
Fu [...] uno dei primi compositori napoletani a sottrarsi all'egemonia imposta dai Veneti, con i loro "spettacoli musicali", ai teatri d'Italia, musicando, nel 1655,per il teatro S. Bartolomeo, un dramma del napoletano G. C. Sorrentino, La Fedeltà trionfante. ...
Leggi Tutto
veneti
vèneti s. m. pl. [dal lat. venĕti (gr. βένετοι) «azzurri», der. del nome dei Veneti che con vesti azzurre costituivano in origine una delle squadre circensi]. – Una delle fazioni («gli azzurri») di aurighi circensi a Roma imperiale...
veneto
vèneto agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venĕtus]. – 1. a. Della regione del Veneto (Venezia Euganea) o, con senso più ampio, del territorio comprendente le Tre Venezie (escludendo per lo più la Ladinia dolomitica e il Friuli): essere...