ALTOVITI, Bindo
Aldo Stella
Nacque a Roma il 26 nov. 1491 dal nobile fiorentino Antonio. Rimasto a sedici anni orfano del padre, che aveva iniziato le fortune bancarie della famiglia trasferendosi da [...] invece disprezzava il ricchissimo gaudente Agostino Chigi, gli donò il cartone dell'affresco l'Ubriachezza di Noè e disegnò per lui una Venere, colorita poi dal Vasari; il Cellini lo ritrasse in un busto di bronzo, quando l'A. era già in età matura ...
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FACONTI, Dionigi
Cristina Giudice
Nacque a Bergamo da Francesco e da Rosa Giacomini il 9 ott. 1826 (Casassa, 1990). Si iscrisse all'Accademia Carrara di belle arti nel 1838 e iniziò gli studi di pittura [...] anche con tele mitologiche e scene di genere di carattere intimistico, secondo il gusto della ricca borghesia.
Nel 1850 espose Venere e Adone (catal., n. 785), nel 1851 Dante di Castiglione ... (catal., n. 154), ispirato all'Assedio di Firenze di F ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] .; La sacra parentela, 1509, Francoforte, Städelsches Kunstinstitut) che si fa sempre più sofisticata, cortese, raffinata nei bellissimi nudi (Venere, Adamo ed Eva, Lucrezia, La ninfa della fonte), nella Giuditta a mezza figura o in altre tematiche ...
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Canestrini, Duccio. – Antropologo culturale italiano (n. Rovereto 1956). Laureatosi nel 1982 in Antropologia culturale presso l’università di Siena, dal 1992 al 1994 ha insegnato Antropologia del turismo [...] : ritratto di Rovereto a mano libera (2000); Andare a quel paese (2001); Trofei di viaggio (2001); Non sparate sul turista (2004); I misteri del monte di Venere: viaggio nelle profondità del sesso femminile (2010); Antropop. La tribù globale (2014). ...
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PONZANELLI, Giacomo Antonio
Fausta Franchini Guelfi
PONZANELLI (Ponsonelli), Giacomo (Jacopo) Antonio. – Nacque a Carrara nel 1654 da Giovanni, scultore in marmo di una famiglia di marmorari documentati [...] del Temple. Pontons gli ordinò anche alcune statue per i giardini all’italiana della sua villa: la Fontana del Tritone, la Venere e il Nettuno (le ultime due firmate, e oggi collocate nei giardini pubblici della città). Dopo il ritorno da Padova, la ...
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LONGHI, Luca
Giordano Viroli
Nacque il 14 febbr. 1507 a Ravenna, da Francesco di Andrea e da Antonia di Vincenzo da Cunio, secondo di tre fratelli destinati tutti a divenire pittori (Bernicoli, pp. [...] che la famiglia Longhi si fosse trasferita da Bologna a Ravenna sul principio del XVI secolo con Francesco di Andrea, venuto a esercitarvi il commercio, essendo egli nelle scritture qualificato a volte come lardarolus, a volte come tricolus o farctor ...
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FONTANA, Giovanni Giuseppe
Lia Bernini
Nacque a Carrara il 27 Marzo 1820 da Antonio e Maria Teresa Passani. Fu avviato alla scultura dagli zii Pietro e Ferdinando e frequentò l'Accademia di belle arti [...] prisoner of love, ibid., 1863, ripr. p. 100), con l'Innocenza, nel 1857., e con il gruppo di Amore prigioniero di Venere, che ottenne un premio alla Royal Academy (1859), venne poi esposto ad una grande mostra a Liverpool nel 1860 (Carozzi, 1993) e ...
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Racine, Jean
Mirella Schino
La poesia del teatro
Jean Racine è stato poeta e autore drammatico, uno dei più grandi della storia della letteratura francese. Tuttavia, a differenza di quanto, nello stesso [...] Racine riesce però a creare nello spettatore e nel lettore un moto di simpatia per l’incestuosa Fedra, vittima di Venere.
Racine privilegia i soggetti classici, i più adatti al pubblico raffinato, di corte, cui le tragedie sono spesso destinate. Ma ...
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Pittore francese (Bordeaux 1840 - Parigi 1916), considerato il maggiore rappresentante del simbolismo pittorico. La sua produzione, caratterizzata da soggetti inusuali e bizzarri legati al mondo onirico, [...] 1888-96), I fiori del male (1890). Dopo il 1890 R. usò con sempre più frequenza il colore: i pastelli, come Nascita di Venere (Parigi, Petit Palais) o le varie versioni di Anemoni, i quadri a olio, come Pegaso e l'Idra (Otterlo, Kröller Müller Museum ...
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Pittore (Parigi 1748 - Bruxelles 1825), figura dominante della pittura neoclassica europea. Allievo di J.-M. Vien, cominciò a dipingere secondo la tradizione settecentesca francese; ma un soggiorno a Roma [...] si rifugiò a Bruxelles, dove continuò la sua attività in forme sempre più stanche e accademiche (Amore e Psiche; Venere disarma Marte, ecc.). Notevolissimi, per la penetrazione psicologica e il colore più mosso e accordato, i ritratti. Enorme fu ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...