PICCHI, Giorgio
Stefano De Mieri
PICCHI, Giorgio. – Nacque a Casteldurante (Urbania) intorno al 1555 (Moretti, 2005, p. 198) dal maiolicaro Angelo di Giorgio e da Giacoma Venanzi. Fece le prime esperienze [...] anni dei pontificati di Gregorio XIII e di Sisto V. Oltretutto, un documento del 1575 riferisce di un disperso rame con Venere e Adone e di altre Storie di Perseo, anch’esse andate perdute, realizzati per il cardinale Ferdinando de’ Medici (Cecchi ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] aggiungere un tantino di erotismo alla castissima nuda. Tentò i più appropriati trucchi iconografici: sistemò ai piedi di Venere il Cupido con l'uccellino che si dibatte (scomparso, riapparso, di nuovo celato perché rovinatissimo), inventò il paese ...
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BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] , Victoria and Albert Museum) risale probabilmente al concorso del 1560. A questa data avrebbe già terminato una statua in marmo di Venere e una di Galatea (Borghini, p. 568) di cui si è perduta ogni traccia. La prima opera monumentale del B. - al ...
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CHIARI, Giuseppe Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Secondo alcune fonti (Pascoli, p. 210) nacque a Roma il 10 marzo 1654, secondo altre (Pio), invece, il 18 marzo di quell'anno a Lucca; nella sua tarda età [...] , del Guercino e del Cortona tardo; nelle tele di S. Silvestro in Capite echi del Domenichino e del Sacchi; nella Venere e Adone della coll. Exeter lo stile richiama l'Albani e la composizione addirittura Tiziano. Questo fondo eclettico dell'arte del ...
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ALBICANTE, Giovanni Alberto
Alberto Asor Rosa
Letterato milanese del sec. XVI, ebbe larga fama ai suoi tempi ed ha lasciato traccia di sé in alcune aspre polemiche con i più famosi avventurieri della [...] , che la sua fama di polemista era temuta e stimata negli ambienti letterari del tempo; e lo stesso Doni probabilmente dovette venire a più miti consigli, se già nel 1546,ristampando le sue Lettere,lasciò l'accenno agli arnesi da cucina ma vi tolse ...
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BALDACCHINI, Filippo
Grazia Guglielmi
Nacque a Cortona nella seconda metà del sec. XV e, nipote per parte di madre del cardinale Silvio Passerini, appartenne ad una delle più nobili famiglie toscane.
Visse [...] ad amentes et rudes ut amantes et sapientes fiant)sotto forma di dotta e licenziosa predica. Si apre con una invocazione a Venere, cui segue l'esame di tre argomenti amorosi, e si conclude con una calda esortazione a godere la vita. La seconda parte ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] fu ferito profondamente). In questo soggiorno, se non nel precedente della fine di giugno 1804, ebbe modo di rivedere la statua della Venere dei Medici, sottratta nel 1799 alla Galleria degli Uffizi e collocata al Louvre.
Tra il 18 e il 19 marzo 1806 ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] per altro è una notevole veduta di Castel Sant'Angelo (Lattanzi, 1983, pp. 65 s.). Tutto ciò induce a ritenere che il venir meno dell'incarico nelle stanze non allontanò il L. da Roma. Lo sforzo di assimilare quanto di congeniale gli offriva il nuovo ...
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PECHEUX, Laurent
Sylvain Laveissière
PÉCHEUX, Laurent. – Nacque a Lione il 17 luglio del 1729 da Martin Pécheux, sarto, e da Benoite Manesson; si hanno notizie di un’unica sorella lionese, che visse [...] gennaio 1765 al giugno 1766, gli permise di studiare approfonditamente l’arte di Correggio, il cui ricordo è evidente nella Venere e Adone che dipinse senza committente nel 1766 (Lione, Musée des beaux-arts).
Dal 1768 al 1770 Pécheux eseguì, sempre ...
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FINELLI, Carlo
Stefania Frezzotti
Figlio di Vitale e di Maria Antonia Silici, nacque a Carrara il 25 apr. 1785 (cfr. Sica, 1989, p. 37).
II F. fu avviato alla scultura dal padre, discendente di una [...] dovuto erigere a Carrara (Hubert, 1964, p. 360).
Nel 1810 il F. vinse il premio Balestra per la scultura con Venere che abbraccia Adone rianimato da Proserpina; l'opera conobbe un notevole successo da parte della critica e, forse, anche per questo ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...