Astronomo (Savigliano 1835 - Milano 1910), fratello di Celestino. Laureatosi a Torino (1854), fu discepolo di J. F. Encke a Berlino (1857) e poi di O. Struve e F. T. A. Winecke a Pulkovo (1859); dal 1860 [...] suggerire che i due pianeti avessero una rotazione sincrona, ipotesi poi dimostratasi errata: infatti, il periodo di rotazione di Venere è più lungo e quello di Mercurio più breve del rispettivo periodo di rivoluzione. La sua scoperta più notevole fu ...
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Attore comico teatrale e cinematografico italiano (Torino 1902 - ivi 1980). Debuttò nel 1924 nella compagnia di G. Molasso;nel 1925 fu nella compagnia di I. Bluette e nel 1929 formò una propria compagnia [...] comicità candida e insieme assurda. Tra i suoi spettacoli: Febbre azzurra (1945); La bisbetica sognata (1950); Votate per Venere (1951). Attivo anche nel cinema, ha interpretato, tra l'altro: Imputato alzatevi! (1939); Come persi la guerra (1947 ...
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GALLINA, Gallo
Donatella Falchetti Pezzoli
Nacque a Cremona il 15 ott. 1796 da Giovanni, sarto, e da Anna Maria Galazzi. Iniziò lo studio del disegno presso Giovanni Beltrami e si trasferì in seguito [...] soggetto mitologico e allegorico nel palazzo Barbò a Cremona (Ferrazzi), il più noto dei quali è il medaglione del soffitto con Venere assunta all'Olimpo dalle Stagioni, di cui presentò il bozzetto a Brera nel 1841 (Gazzetta di Milano, 15 ott. 1841 ...
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ABONDIO (Abbondio), Antonio, detto l'Ascona
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Originario di Ascona sul Lago Maggiore, fu scultore attivo intorno alla metà del sec. XVI.
Di una sua attività come "statuario" del duomo di Milano, ricordata [...] degli scultori e degli scalpellini elencati negli annali della Fabbrica. Secondo il Lomazzo, l'A. avrebbe scolpito un gruppo di Venere e Cupido,poi trasportato in Francia da Francesco I; di questo gruppo, che il Lomazzo cita però solo nell'indice ...
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Famiglia di pittori e di scultori francesi attivi nei secc. 17º-18º. I più noti sono: Étienne (Parigi 1644 - ivi 1736), pittore e incisore, paesista classicheggiante; il figlio Gabriel, pittore (Parigi [...] alcune opere a Versailles e nei musei di Lilla e di Troyes; il figlio di Gabriel, Christophe-Gabriel (Parigi 1710 - ivi 1795), scultore, attivo nello studio di Pigalle. Eseguì statue per il castello di Louveciennes, fra cui una Venere ora al Louvre. ...
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Maurensig, Paolo. – Scrittore italiano (Gorizia 1943 - Udine 2021). Prima di dedicarsi alla scrittura è stato agente di commercio, attualmente collabora con il Corriere della Sera. Il successo letterario [...] Canone inverso (1996) è stato d’ispirazione all’omonimo film di R. Tognazzi. Tra i successivi scritti si ricordano: Venere lesa (1998), L'uomo scarlatto (2001), Il guardiano dei sogni (2003), Vukovlad. Il signore dei lupi (2006), Gli amanti ...
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Scienziato e scrittore russo (Denisovka, Archangel´sk, 1711 - Pietroburgo 1765). Uomo di vasta cultura e di spirito genialmente enciclopedico è, a ragione, considerato il più grande scienziato russo della [...] sperimentalmente il fenomeno della combustione (1756) e, prima di F.W. Herschel, stabilì l'esistenza dell'atmosfera nel pianeta Venere (1762). Notevole è anche la sua importanza nel campo della lingua e letteratura russa.
Vita
Figlio di un pescatore ...
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Sorella (Ajaccio 1780 - Firenze 1825) di Napoleone I; nel 1797 sposò, per volere del fratello, il gen. C. E. Leclerc; vedova nel 1802, sposò l'anno dopo il principe romano C. Borghese, da cui si separò [...] , la più affezionata (nel 1814 gli offrì i gioielli per farlo evadere dall'isola d'Elba; nel 1815 invano tentò di accompagnarlo a Sant'Elena). A. Canova l'ha raffigurata come Venere vincitrice in una celebre statua (Roma, Galleria Borghese). ...
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CASALINO (Casalini), Andrea (Antonio o Antonino)
Ferdinando Arisi
Figlio di Francesco, nacque a Fiorenzuola (Piacenza) verso il 1530. È lecito pensare che abbia appreso l'arte dal padre, che esercitava [...] Zunti è possibile seguire il corso della sua attività.
Dopo che il C. gli ebbe donato, tramite Roberto Monaldi, una sua Venere incisa in acciaio, il duca Ottavio Farnese, duca di Parma e Piacenza, gli commissionò nel 1566 due sigilli d'argento con l ...
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Inventore e studioso di fisica (n. Agordo 1617 - m. in Polonia 1680); viaggiò in Egitto, poi (1641) si stabilì in Polonia, ove diresse la zecca di stato. Nella Misura universale (1675) propose come unità [...] anche per i pesi. Suggerì, in ottica, lenti cave piene di liquidi rifrangenti. Scoprì (1665) la prima macchia di Venere, ideò e costruì una macchina per il volo con ali di superficie variabile e proseguì le ricerche galileiane sulla bilancia ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...