Architetto militare e civile (2º sec. d. C.); geniale e multiforme, attivo sotto Traiano, di cui godé la fiducia, cadde invece in disgrazia sotto Adriano, che, secondo una tradizione, l'avrebbe messo a [...] morte per avere egli osato criticare il progetto del tempio di Venere a Roma disegnato dall'imperatore. Gli si attribuiscono molte opere, fra cui il grandioso ponte sul Danubio (104-105 d. C.) riprodotto nella Colonna Traiana, il Foro di Traiano (107 ...
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Astronomo (Amsterdam 1827 - Utrecht 1906); prima osservatore a Leida (1853), diresse poi (1856) l'osservatorio di Utrecht e insegnò in quell'università. Si recò (1857) nelle Indie Olandesi come capo di [...] una missione geodetica, e vi restò diciotto anni. Osservò (1874) all'is. Réunion il passaggio di Venere davanti al Sole. ...
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Astronomo e geodeta statunitense (Aberdeen 1843 - Londra 1914); direttore dell'osservatorio privato di Lord Linday a Dun Echt presso Aberdeen (1872-76), dal 1879 astronomo reale dell'osservatorio del capo [...] di Buona Speranza. Socio straniero dei Lincei (1906). Nel 1874 osservò dall'isola Maurizio il passaggio di Venere sul Sole. Fu uno dei pionieri della fotografia astronomica, rilevando tutta la calotta celeste australe. Fece importanti ricerche sulla ...
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Astronomo e fisico tedesco (Schleswig 1843 - Wilhelmshaven 1909); dal 1874 direttore dell'osservatorio di Wilhelmshaven. Prese parte nel 1869-1870 (come astronomo e fisico) alla 2a spedizione tedesca nei [...] mari artici; nel 1874 fu a capo della spedizione alle isole Kerguélen per l'osservazione del passaggio di Venere sul Sole. Diresse le prime osservazioni col pendolo di E. Rebeur-Paschwitz, fondamentali per lo studio dei movimenti della crosta ...
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Poeta medievale tedesco (n. in Baviera inizi del sec. 13º - m. dopo il 1266). Erede del Minnesang, ne riprese i motivi, profondendo inchini di omaggio al proprio signore, o intrecciando grazie di amor [...] dell'amore sensuale e si reca quindi a Roma per implorare dal papa il perdono. Non ottenutolo, torna disperato sul monte di Venere fra le braccia della dea pagana. La leggenda, ricordata da S. Brant, G. Agricola e H. Sachs, generò il Volkslied che fu ...
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Pittore e scrittore (Parigi 1611 - Villiers-le-Bel, Versailles, 1668). Allievo di F. Perrier e di S. Vouet, copiò i Carracci e Tiziano; dimorò vent'anni a Roma (dal 1633), eseguendo vedute di rovine e [...] le Observations sur la peinture (1649). Nei suoi quadri cercò di unire il colorito veneziano alla composizione classica (Venere e le Grazie e Venere e gli Amorini, 1647, nel Neues Palais di Potsdam, ispirati da F. Albani; la Morte di Socrate, Firenze ...
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Attore italiano (Mogliano 1918 - Roma 2003); esordì nel cinema nel 1939 e nel 1941 fu protagonista del film La corona di ferro. Rivelò le sue doti drammatiche in Ossessione (1943). Tra le altre numerose [...] interpretazioni si ricordano: In nome della legge (1949); Cronaca di un amore (1950); La Venere di Cheronea (1958); Teorema (1968); Ultimo tango a Parigi (1972); Passione d'amore (1981); Interno berlinese (1985); Il mostro (1994). Nel 1945 esordì ...
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Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia. Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712), fu il capostipite della famiglia e il suo più illustre componente. [...] a Genova e a Bologna, ove, dal 1650, insegnò astronomia in quella università. Quivi osservò i pianeti Marte, Venere e Giove, facendo importanti scoperte; costruì la meridiana di S. Petronio, ebbe parte nella sistemazione idraulica delle acque padane ...
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Astronomo e ingegnere scozzese (Edimburgo 1849 - Londra 1936). Insegnò fisica sperimentale a Glasgow (1872-80). Come ingegnere ebbe parte importante nella costruzione della centrale elettrica del Niagara; [...] l'invenzione delle spazzole a carbone per le dinamo. Come astronomo, partecipò alla spedizione alle Hawaii per osservare il passaggio di Venere sul disco del Sole (1874); si occupò anche di questioni di meccanica celeste, e fin dal 1880 previde l ...
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Astronomo di origine greca (Costantinopoli 1861 - Parigi 1944). Autodidatta, nel 1893 fu aggregato, come astronomo, all'osservatorio di Juvisy (Francia) e nel 1909 passò all'osservatorio di Meudon. Instancabile [...] sagace osservatore, ha descritto con grande minuzia e con fedelissimi disegni l'apparenza della superficie dei pianeti osservabili, e in particolare di Venere e di Marte (La planète Mars, 1930); autore di pregevoli opere sull'astronomia greca antica. ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...