AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] una violenta e inesorabile malattia, si trasforma in un episodio mitico splendidamente colorito; le elegie amorose In violas a venere mea dono acceptas e In Lalagen, in cui l'ispirazione teneramente sensuale si alleggerisce in una serie di luminose ...
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BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] nella piazza di Montecitorio. Era la più antica delle colonne monolitiche che si trovassero allora in Roma. Due anni prima era venuta alla luce la base istoriata e il B. l'aveva dottamente illustrata (De Kalendario, cap. VII). I tentativi per alzarla ...
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FRANCESCHINI, Marcantonio
Maria Grazia Branchetti
Nacque a Bologna il 5 apr. 1648 da Giacomo e Giulia Maffei, entrambi bolognesi; fu fratello del musicista Petronio.
Lo Zanotti (1739, p. 219) descrive [...] della sala, con una allegoria di Bologna incoronata dallaVittoria che riceve la palma da Giove, e una camera minore, dove eseguì Venere e Amore. Nel corso di tali esperienze lo stile del F. evolse verso una misura classica e un purismo formale di ...
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GAMBA, Francesco
Antonella Casassa
Nacque a Torino il 21 dic. 1818, da Alberto, auditore decano della Camera dei conti, nominato barone nel 1835 dal re Carlo Alberto, e da Marta Borgnis di Mannheim. [...] da mettere in relazione, per il soggetto, con l'opera di Achenbach, autore del Tramonto dopo un temporale a Porto Venere nel golfo della Spezia (Milano, Pinacoteca di Brera), datata 1857, ma con ogni probabilità già ideata nel 1855. L'istituzione ...
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FANCELLI, Chiarissimo
Sandro Bellesi
Figlio di Antonio di Alessandro, nacque a Settignano (Firenze) intorno agli anni Ottanta del sec. XVI e fu iniziato allo studio delle arti plastiche nella bottega [...] di altri artisti toscani, costituiva parte integrante di un complesso tema iconografico allusivo metaforicamente alla figura di Venere (Pizzorusso, 1989). L'alta qualità della scultura, che palesa analogie stilistiche con alcune immagini del Caccini ...
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CORALLO, Francesco
Mario Bencivenni
Artista di ignote origini, operò negli ultimi tre decenni del Seicento a Roma assieme ai numerosi artisti che gravitavano attorno alla corte del cardinale Flavio [...] n. 1016). In Roma, al casino del giardino delle Quattro Fontane, oltre a varie dorature e pitture, eseguì per il cardinale una Venere (ibid., p. 201, doc. n. 1016).
Probabilmente grazie alle amicizie del Chigi con la corte medicea e con il cardinale ...
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COLONNA, Teresa, detta la Venezianella
Alessandra Ascarelli
Nacque a Venezia nel 1734.
La data di nascita e le prime notizie biografiche che si hanno di lei si ricavano da una lettera, scritta in lingua [...] parte a numerosi spettacoli e tra questi si ricordano Le rivali ovvero Minerva et Apolline di V. Manfredini, dove ricopriva il ruolo di Venere e che fu data il 28 giugno 1765 in occasione del genetliaco di Caterina II di Russia, e la cantata La Virtù ...
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BARTOLI, Alfonso
Maria Panvini Rosati
Nato il 4 genn. 1874 a Foligno, frequentò a Roma la facoltà di lettere, dove ebbe maestri G. Beloch, L. Ceci, O. Marucchi, F. Ermini e R. Lanciani. Entrato nell'amministrazione [...] della Curia,in Notizie degli scavi di antichità,s. 8, 1 (1947), pp. 85-100; Il culto della Mater Deum Magna Idaea e di Venere Genitrice sul Palatino,in Mem. d. Pont. Accad. di archeol.,S. 3-, VI, 2 (1947), pp. 229-239; L'ultimo relitto dell'archivio ...
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BOSCHETTI, Giovanni Boschetto (Boschetto da Viterbo)
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Nato a Viterbo probabilmente attorno al 1570, fu sacerdote e musicista. Nel 1613 si trovava a Roma, dove nel novembre faceva stampare da G. B. [...] , del "recitar cantando", evidente soprattutto nei già citati Strali d'amore. Nei quattro intermezzi è illustrata la leggenda mitologica di Venere e di Marte, sorpresi da Vulcano e da lui chiusi in una rete d'oro; l'Ambros ne riporta brevi esempi ...
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Adriano (Publius Aelius Hadrianus)
Adriano
(Publius Aelius Hadrianus) Imperatore romano (Italica, Spagna, 76-Baia 138), dopo l’assunzione al trono detto imperator Caesar Traianus Hadrianus Augustus. [...] porta, l’Olympièion, la biblioteca, il ginnasio, e molte altre costruzioni in varie città dell’impero. Egli stesso progettò il tempio di Venere e Roma sulla Velia.
Vallo di Adriano
Costruito nella Britannia da A. fra il 122 e il 127; composto di due ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...