GUCCI, Santi
Gerardo Doti
Nacque a Firenze intorno al 1530 da Giovanni di Niccolò, detto Giovanni della Camilla, e da Marietta di Santi Birbi di San Gervasio, sposata in seconde nozze (Milanesi; Sokołowski). [...] prima e unica notizia della sua attività fiorentina è relativa a due statue di grandezza naturale, di cui una raffigurante Venere, eseguite, appena diciassettenne, su un modello a scala ridotta (Bartoli).
Subito dopo il 1550, insieme con i genitori e ...
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CHIARI, Fabrizio
Nicoletta Fattorosi Barnaba
Nacque a Roma intorno al 1615. Le poche ed imprecise notizie sul C., pittore e incisore all'acquaforte, si basano sul Pio (1724), secondo il quale egli si [...] sono due incisioni, firmate "Clarus" e "Chlarus" e datate 1635 e 1636, tratte da due tele di Poussin: Venere e Marte,Venere e Mercurio (irami sono conservati nella Calcografia nazionale di Roma). Come i repertori (citati in Thieme-Becker) hanno ...
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GALLI, Luigi (Luigi Mauro Giuseppe)
Marco Falciano
Nacque a Milano in un giorno non precisabile del 1817, come si ricava dal certificato di morte del Comune di Roma.
Nel decennio 1835-45 si formò all'Accademia [...] Di quegli anni giovanili esistono poche testimonianze: l'Uomo nudo che trattiene un cavallo e lo schizzo di una Venere classica, le cui riproduzioni fotografiche si trovano presso l'archivio bio-iconografico della Galleria nazionale d'arte moderna in ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] esponeva un simulacro della divinità su un apparato funebre, oggetto di manifestazioni di cordoglio. Nel corso delle cerimonie venivano impiegati i cosiddetti ‘giardini di Adone’: ostraca contenenti un po’ di terra, nelle quali si seminavano piante ...
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Scultore (Forlì 1745 - Bologna 1823). Lavorò dapprima a Bologna, continuandovi la tradizione di G. Mazza e di A. G. Pio (sono suoi, tra l'altro, gli stucchi nei peducci della cupola di S. Maria della Vita); [...] Milano, dove eseguì statue e bassorilievi per l'Arco della Pace e sculture per il Duomo. Il suo stile in parte è legato all'arte settecentesca e in parte risente del neoclassicismo, come mostrano varie statue di Venere ispirate all'esemplare mediceo. ...
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Pittore (Cluny 1758 - Parigi 1823); studiò a Digione con François Desvoges. In Italia (1785-89) fu particolarmente attratto dai marmi antichi e dallo sfumato della pittura di Leonardo, Raffaello e Correggio. [...] Giuseppina, 1805, Parigi, Louvre); fu anche maestro di disegno dell'imperatrice Maria Luisa, per la quale dipinse Venere e Adone (1812, Londra, Wallace Collection), opera in cui alla sensualità si uniscono suggestioni della pittura italiana ...
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Vedi PREISTORICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PREISTORICA, Arte
A. M. Radmilli *
P. Graziosi *
S. M. Puglisi
E. Castaldi
S. M. Puglisi
Gli argomenti trattati in questa voce riguardano principalmente [...] saggio di scavo nel sito del rinvenimento, in Not. Scavi, II, VI, 4, 5, 6, 1926; R. Battaglia, Qualche osservazione sulla "Venere del Panaro", in Riv. di Antropologia, XXVII, 1926; H. Begouen, L'art mobilier dans la Caverne du Tuc d'Audoubert (Ariège ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] di Stefano da Bisanzio (s. v. Alexàndreia) informa che nell'Adònion di Alessandria del Latmos v'era un gruppo scultoreo di Venere e A., opera di Prassitele; l'attribuzione è certo erronea; l'opera, tuttavia, poteva essere di età ellenistica. Un'eco ...
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Pittore (Monaco di Baviera 1564 - Augusta 1625); fu in relazione con P. Bril e J. Bruegel durante il suo soggiorno romano (1589-95). A Venezia (1595-1606) fu amico di I. Palma il Giovane ed ebbe tra i [...] su rame, in cui traspose le grandi pitture italiane di storia (Ecce homo, 1597, Kassel, Staatliche Kunstsammlungen; Festino degli dei, 1600, San Pietroburgo, Ermitage; Marte e Venere, 1605; Nozze di Cana, 1616, Monaco di Baviera, Alte Pinakothek). ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] dovuto a una corruzione testuale è l'inserimento di un'oca marina al posto di una concha, tradizionale attributo di Venere, nella miniatura del manoscritto parigino dell'Ovide moralisé, del 1380 ca. (Parigi, BN, fr. 373, c. 207r). Uno dei monumenti ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...