Città del Libano centro-settentrionale, nella Valle della Beqaa, legata fin dalle origini al culto del dio semitico Baal. Le primitive fasi di frequentazione risalgono al Bronzo Antico. In età ellenistica [...] il dominio islamico a partire dal 637.
All’epoca di Tiberio data il santuario dedicato alla triade eliopolitana (Giove, Venere e Mercurio), il documento più interessante per lo studio dell’evoluzione architettonica dell’Oriente romano. Il tempio ...
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Pittore (Pieve di Cadore 1488-90 - Venezia 1576). Per via della discordanza delle fonti la data di nascita di T., e dunque la definizione della sua presenza nel complesso panorama artistico veneziano dell'inizio [...] (1560-65, ivi). Per Filippo II tornò ad eseguire dipinti mitologici, ma secondo una nuova interpretazione drammatica e negativa (Venere e Adone, 1554, Prado; Diana e Atteone e Diana e Callisto, 1556-59, Edimburgo, National gallery of Scotland; Morte ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] e la moglie di Putifarre del Museo di Verona.
Altre opere dei B., di incerta datazione, sono: l'Autoritratto, agli Uffizi; Venere col cane, al Museo di Bordeaux; Giudizio di Paride, al Museo di Vicenza; Betsabea, al Museo di Kassel (ivi attribuita al ...
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Incisore e pittore olandese (Mühlbrecht, Venlo, 1558 - Haarlem 1617). Scolaro di suo padre Jan e poi di D. Coornhert, nel 1577 si stabilì a Haarlem. Nel 1590-91 fu in Italia. Acutissimo disegnatore e incisore, [...] " illustranti i primi capitoli del Vangelo; la serie della Passione (1598). Dopo il 1600 si dedicò prevalentemente alla pittura, prediligendo soggetti allegorici e mitologici (Venere e Adone, 1614, Monaco, Alte Pinakothek) che mostrano influenze ...
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Pittore (Padova 1614 - Venezia 1687). Dopo avere viaggiato in Italia e in Europa, si stabilì definitivamente a Venezia. Subì gli influssi del Padovanino e di Pietro da Cortona, ma studiò anche l'arte di [...] anche quadri di soggetto religioso e storico (La battaglia dei Dardanelli, 1656, Venezia, Palazzo Ducale). Anche suo figlio Marco (n. Padova 1640 circa - m. 1725 circa) fu rinomato pittore di soggetti mitologici (Venere e Amore, Vienna, Accademia). ...
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TIMOMACHOS (Τιμόμαχος, Timomachus)
P. Moreno
Pittore greco di Bisanzio, attivo probabilmente nella prima metà del I sec. a. C.
È il primo grande pittore ricordato da Plinio dopo la vasta lacuna nella [...] il quale "restituendo l'antica dignità all'arte della pittura", aveva dedicato l'Aiace e la Medea di T. davanti al tempio di Venere Genitrice, dopo averli acquistati, non si sa in quale città della Grecia o dell'Asia, per 8o talenti (Plin., Nat. hist ...
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Pittore (Oldemburgo 1597 circa - Venezia 1630). Allievo ad Amsterdam di H. Goltzius, fu poi (1616-19) ad Haarlem e ad Anversa, dove ebbe modo di apprezzare la pittura di F. Hals e di J. Jordaens; nel 1621 [...] e lo studio della pittura veneziana del Cinquecento resero più complesso e maturo il suo stile. Se nella Toletta di Venere (Firenze, Uffizi) è chiara l'influenza di Rubens, nelle ultime opere (Visione di s. Girolamo, Venezia, Chiesa dei Tolentini ...
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Nome con il quale è più noto Adriano di Giovanni dei Maestri, fonditore in bronzo e medaglista (Firenze tra il 1440 e il 1450 - ivi 1499). Scolaro di Bertoldo, fuse per lui il Bellerofonte. Al servizio [...] Saggio (1498; Dresda, Albertinum), ma nel 1499 ritornò a Firenze. Altra opera firmata di A., che richiama Bertoldo, è la Venere Anadiomene della collezione Foulc di Parigi. Gli sono attribuite alcune medaglie e il busto di Ferdinando I nel Museo naz ...
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Pittore (Parigi 1661 - ivi 1722), figlio di Noël. Fu influenzato dalle opere barocche, in particolare del Bernini, durante il suo soggiorno a Roma dal 1672. Ritornato a Parigi, risentì della pittura di [...] anche il Democrito e i cartoni della Storia di Ester e della Morte di Atalia (1699), conservati al Louvre. Il fratello Noël-Nicolas (Parigi 1690 - ivi 1734) dipinse soprattutto composizioni mitologiche: Venere; Bacco e Cupido; Ninfe e Amore (Louvre). ...
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OPPENHEIM, Meret
Alexandra Andresen
Pittrice e scultrice svizzera, nata a Berlino il 6 ottobre 1913, morta a Basilea il 15 novembre 1985. Trascorsa l'infanzia in Svizzera e in Germania, frequentò la [...] per le immagini archetipe dell'inconscio e della natura primordiale (Il quaderno di uno scolaro, 1930, coll. A. Breton; Venere primitiva, 1933). Stabilitasi a Parigi nel 1932, s'iscrisse all'Académie de la Grande Chaumière, e prese a frequentare le ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...