Pittore (Firenze 1503 - ivi 1572). Fu allievo di Raffaellino del Garbo, poi del Pontormo, del quale risentì profondamente l'influsso (e con il quale collaborò negli affreschi delle ville medicee di Poggio [...] (Lucrezia e Bartolomeo Panciatichi, Uffizi; A. Doria, Brera; Eleonora di Toledo, Uffizi, Ugolino Martelli, Berlino-Dahlem) e l'allegoria Venere, Cupido, la Follia e il Tempo (Londra, Nat. Gall.). Diede anche i cartoni per una serie di arazzi per ...
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GUELFI, Giovanni Battista
Cristiano Giometti
Scarse sono le notizie relative alle origini e alla formazione di questo scultore nato, con ogni probabilità, a Roma tra il 1690 e il 1691 da Bartolomeo [...] con lo scultore John Boson alla realizzazione di due consoles in legno dorato, disegnate da Kent e ispirate al trionfo di Venere (Hardy - Harris), mentre per il giardino scolpì le due Sfingi in pietra di Portland, collocate ai lati del prato che ...
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BERRETTONI, Niccolò
Anna Maria Damigella
Nacque a Macerata Feltria il 14 dic. 1637. Fanciullo, frequentò a Pesaro la scuola di S. Cantarini; alla morte del maestro, si trasferì a Roma, nello studio [...] regge la torcia, Cupido, Amorini e le tre Grazie) e le due lunette laterali con il Colloquio di Amore e Psiche (o Venere e Cupido) e una Allegoria della Primavera. Dal 1679 al 1682 fu impegnato nella decorazione della cappella di S. Anna (la terza ...
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Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, [...] . d'arte antica) e cicli di affreschi celebrativi (Trionfo della Clemenza, 1673, Roma, palazzo Altieri; Nascita di Venere, 1680, Frascati, villa Falconieri) caratterizzati dalla grandiosità dell'impianto compositivo e da armoniosi accordi cromatici. ...
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ALBACINI (Albaccini, Albagini), Filippo
Mario Pepe
Scultore, indicato spesso erroneamente (per es. Thieme-Becker) come Carlo il Giovane. Figlio di Carlo A., nacque a Roma il 14 febbr. 1777. Apprese [...] Capitolina, furono da lui scolpiti quelli di Leonardo e del Correggio (entrambi 1813) e forse quello dell'archeologo Ridolfino Venuti (1800). Una scultura particolarmente famosa fu l'Achille morente, che l'A. dovette replicare almeno due volte: se ne ...
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GIULIA SOEMIA (Iulia Soaemias Bassiana)
M. Floriani Squarciapino
Figlia di Giulio Avito e di Giulia Mesa, sposò Sesto Avito Marcello, da cui ebbe Eliogabalo. Donna di animo forte e virile coadiuvò il [...] nuca.
Dei ritratti in scultura, caratteristico per il gusto del tempo, è quello del Museo Chiaramonti in cui è rappresentata come Venere, a cui si ricollega anche un busto del Museo Capitolino. Identificato con G. S. è un ritratto di Sion House.
Bibl ...
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(lat. Mercurius)
Religione
Antica divinità romana, venerata nel Lazio già in età arcaica: nel 5° sec. a.C. a Falerii Veteres, nel 4°-3° sec. a Preneste. A Roma, per lungo tempo, fu considerato unicamente [...] associato alla Fortuna.
Astronomia
Il pianeta del Sistema solare più vicino al Sole. È noto fin dall’antichità, essendo (insieme a Venere, Marte, Giove e Saturno) uno dei 5 pianeti visibili a occhio nudo. Il suo diametro medio (4878 km) è ∿0,38 ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] attestato dal Rigoni.
Nel testamento del 28 sett. 1572 (Rigoni), il C. fa riferimento ad alcune sue sculture: tra esse una Venere nascente di marmo con un delfino, lasciata alla moglie Maria e tre delle sue statue per il monumento Loredan, del cui ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] affiorare un ricordo di G. Reni e un richiamo, nell'acconciatura dei capelli della santa, all'Apollo del Belvedere o alla Venere Capitolina (Riedl, A. della G., 1998, p. 78).
La S. Cecilia del Prado di Madrid, la cui passata attribuzione a Lionello ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] di Francesco Salviati dell'oratorio di S. Giovanni Decollato; Caio Mario in prigione di Polidoro da Caravaggio; Venere nella fucina di Vulcano e Venere e Vulcano sul letto di Perin del Vaga; i Profeti e le Sibille della Sistina di Michelangelo, da ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...