Scrittore italiano (Torino 1899 - Milano 1955). Fece parte del gruppo di Rivoluzione liberale di P. Gobetti, e della Cultura di C. de Lollis; fu redattore della Stampa (1921-28), occupandosi specialmente [...] -Beuve e il Tommaseo. Ha pubblicato raccolte di saggi (I cancelli d'oro, 1926; Galleria, 1930), un romanzo (Il passaggio di Venere, 1948), e I pensieri di un libertino (1947; 2a ed. 1950), sorta di caustico "diario segreto". Postumo, Colori e veleni ...
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Trovatore e religioso provenzale (m. 1231); fu in rapporti con Riccardo Cuor di Leone, Alfonso II d'Aragona, Alfonso VIII di Castiglia, ecc. Dopo molti anni di vita mondana si fece frate. Divenne abate [...] all'istituzione dell'ordine dei domenicani e alla fondazione dell'università di Tolosa. Ci son pervenute di lui 27 liriche di alta ispirazione, amorosa e religiosa. Dante lo colloca nel cielo di Venere, tra gli spiriti amanti (Par. IX, 37-40). ...
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Pittore (Pieve di Cadore 1488-90 - Venezia 1576). Per via della discordanza delle fonti la data di nascita di T., e dunque la definizione della sua presenza nel complesso panorama artistico veneziano dell'inizio [...] (1560-65, ivi). Per Filippo II tornò ad eseguire dipinti mitologici, ma secondo una nuova interpretazione drammatica e negativa (Venere e Adone, 1554, Prado; Diana e Atteone e Diana e Callisto, 1556-59, Edimburgo, National gallery of Scotland; Morte ...
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Umanista tedesco (Instingen 1472 - Tubinga 1518), prof. di eloquenza a Tubinga. Fu uno dei maggiori latinisti del suo tempo. Oltre a trattati di grammatica e di metrica, pubblicò le Facetiae (1506), che [...] Veneris (1509), in cui i rappresentanti di tutti i ceti, compresi i religiosi e lo stesso papa, sfilano come schiavi di Venere. Notevole è anche la sua attenzione al linguaggio, ai canti e ai proverbî del popolo tedesco, dei quali ultimi fece una ...
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Poeta svevo, vissuto a Costanza: morì vecchissimo a Magonza nel 1458. Ultimo dei Minnedichter didattici, scrisse poesie nel gusto allegorico dell'epoca, deplorando la decadenza della cavalleria e dell'amore [...] nella forma cavalleresca, l'altro risponde con insulti della più bassa trivialità. Il poeta figura spesso di andare al monte di Venere o alla ricerca di Frau Aventiure, nei poemetti didattici Die Möhrin, Der goldene Tempel, ecc.
Ediz.: E. Martin, in ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] e la moglie di Putifarre del Museo di Verona.
Altre opere dei B., di incerta datazione, sono: l'Autoritratto, agli Uffizi; Venere col cane, al Museo di Bordeaux; Giudizio di Paride, al Museo di Vicenza; Betsabea, al Museo di Kassel (ivi attribuita al ...
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Attrice cinematografica statunitense (n. Greenwich 1947). Dopo la laurea, ha esordito come attrice teatrale a Broadway nel 1974. Negli anni Settanta ha anche lavorato in televisione prima di interpretare [...] (1987), Dangerous liaisons (1988), Reversal of fortune (Il mistero von Bulow, 1990), Hamlet (1990), Meeting Venus (Tentazione di Venere, 1991), The house of the spirits (1993), The paper (Cronisti d'assalto, 1994), 101 dalmatians (La carica dei 101 ...
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Incisore e pittore olandese (Mühlbrecht, Venlo, 1558 - Haarlem 1617). Scolaro di suo padre Jan e poi di D. Coornhert, nel 1577 si stabilì a Haarlem. Nel 1590-91 fu in Italia. Acutissimo disegnatore e incisore, [...] " illustranti i primi capitoli del Vangelo; la serie della Passione (1598). Dopo il 1600 si dedicò prevalentemente alla pittura, prediligendo soggetti allegorici e mitologici (Venere e Adone, 1614, Monaco, Alte Pinakothek) che mostrano influenze ...
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Pittore (Padova 1614 - Venezia 1687). Dopo avere viaggiato in Italia e in Europa, si stabilì definitivamente a Venezia. Subì gli influssi del Padovanino e di Pietro da Cortona, ma studiò anche l'arte di [...] anche quadri di soggetto religioso e storico (La battaglia dei Dardanelli, 1656, Venezia, Palazzo Ducale). Anche suo figlio Marco (n. Padova 1640 circa - m. 1725 circa) fu rinomato pittore di soggetti mitologici (Venere e Amore, Vienna, Accademia). ...
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Scultore, figlio di Menide. Possediamo intorno a lui due documenti databili circa del 100 a. C.: un'iscrizione frammentaria, trovata a Milo insieme con la celebre statua di Afrodite del Louvre, e che si [...] Secondo disegni contemporanei al ritrovamento, la prima epigrafe sarebbe appartenuta alla base di un'erma o al plinto della Venere. Disgraziatamente i frammenti, entrati nel museo parigino circa un secolo fa, sono andati smarriti, e la questione del ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...