NERIENE
Nicola Turchi
. Neriene è una divinità romana, associata, nelle formule liturgiche, con Marte (Nerio Martis; cfr. Lua Saturni, Salacia Neptuni, Hora Quirini). Il suo nome è collegato con l'italico [...] onorata insieme con Marte (Ovid., Fast., III, 349; Lyd., De mens., IV, 42). Neriene è stata poi assimilata a Bellona, a Venere, ed anche a Minerva; a proposito di quest'ultima si narrava della contesa tra Marte e Minerva per le nozze, contesa in cui ...
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Gano di Lapo da Colle
Emilio Pasquini
Rimatore toscano (G., o Galgano, di Lapo de' Pasci da Colle in Valdelsa), fiorito fra il 1346 e il '53, non ignoto al Petrarca, autore di sette componimenti caratterizzati [...] in sul Leone rifrange suggestioni o calchi letterali della Commedia sulla trita tematica dell'innamoramento stagionale e del regno di Venere. Il sonetto L'amaro colpo della fredda morte profila l'oltretomba fra reminiscenze dell'Inferno e presagi di ...
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Iole
Clara Kraus
Personaggio mitologico. Figlia di Eurito, re di Tessaglia, suscitò In Ercole un amore così forte da costargli la vita (Cfr. Ovidio Her. IX).
Infatti la moglie Deianira, spinta dalla [...] ne provocò la morte (Ovidio Met. IX 101 ss.; cfr. If XII 67-69).
Il nome di I. è ricordato nel cielo di Venere da Folchetto di Marsiglia, quando questi afferma che nessun personaggio di questo mito ha superato l'ardore della passione amorosa da lui ...
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Città del Libano centro-settentrionale, nella Valle della Beqaa, legata fin dalle origini al culto del dio semitico Baal. Le primitive fasi di frequentazione risalgono al Bronzo Antico. In età ellenistica [...] il dominio islamico a partire dal 637.
All’epoca di Tiberio data il santuario dedicato alla triade eliopolitana (Giove, Venere e Mercurio), il documento più interessante per lo studio dell’evoluzione architettonica dell’Oriente romano. Il tempio ...
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Inventore e studioso di fisica (n. Agordo 1617 - m. in Polonia 1680); viaggiò in Egitto, poi (1641) si stabilì in Polonia, ove diresse la zecca di stato. Nella Misura universale (1675) propose come unità [...] anche per i pesi. Suggerì, in ottica, lenti cave piene di liquidi rifrangenti. Scoprì (1665) la prima macchia di Venere, ideò e costruì una macchina per il volo con ali di superficie variabile e proseguì le ricerche galileiane sulla bilancia ...
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Astrofisico e uomo politico maliano (n. Nioro du Sahel, Mali, 1952). Dopo aver studiato Matematica, Fisica e Meccanica analitica a Parigi, si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha proseguito gli studi [...] di esplorazione del sistema solare, grazie all’utilizzo di sonde dotate di robot (fra queste si ricordano la Magellano verso Venere, la Ulysses per il Sole, la Galileo verso Giove, oltre ai Mars Observer e Mars Pathfinder per Marte). Dopo aver ...
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Località dell’isola di Malta, a 4 km dalla Valletta. Gli scavi hanno portato alla luce un ipogeo eneolitico (ca. 2450 a.C.), che si compone di varie caverne, disposte in 3 piani e collegate mediante ingressi [...] e con fasce a spirale, dipinte di rosso. Dall’ipogeo provengono alcune statuette di terracotta e di calcare, la cosiddetta Venere dormiente di Malta e un’enorme quantità di ceramica e industria litica. Vi sono stati scoperti i resti di alcune ...
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GRAVITAZIONE
Edoardo Amaldi-Massimo Testa
(XVII, p. 770)
Dal 1915-16, quando A. Einstein pubblicò i primi lavori in cui poneva le basi della relatività generale (RG), fino alla metà del secolo questa [...] e massa volumica (≅5 g/cm3, si ha
Per un corpo di grande massa una qualsiasi deviazione di mi/mg dall'unità può venir posta nella forma ηΔ dove η è dato, nel formalismo PPN, per qualunque teoria metrica conservativa, dall'espressione (C. M. Will 1973 ...
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Nacque nel 1579 nel castello di Haroué (antica grafia Harouel) in Lorena; morì a Provins il 12 ottobre 1646. Restò nella tradizione come il tipo per eccellenza del cavaliere Luigi XIII: prestante e ardito, [...] arguto e dal polso d'acciaio, solido e fatuo a un tempo, pronto e instancabile a ogni battaglia, di Marte o di Venere (si vanta di aver bruciato un giorno seimila lettere d'amore), prototipo reale ai varî d'Artagnan della letteratura. Con la sua ...
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diessa
Luigi Vanossi
Trascrizione del francese antico deesse, " dea ", che ricorre due volte, sempre in rima, nei due poemetti derivati dal Roman de la Rose: la prima in Detto 79 ella si fa diessa: [...] il Die d'amore!, detto da Ragione in Fiore XXXVII 9); la seconda in Fiore CCXV 9 credendo che vi fosse la diessa, riferito a Venere (cfr. Roman de la Rose 3428, 20719). La voce è attestata per lo più in testi d'influsso oitanico (Fatti di Cesare ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...