Anatomia e medicina
La regione dell’arto superiore in cui si compie l’articolazione tra braccio e avambraccio. La forma del g. è appiattita e si modella fedelmente sull’articolazione sottostante; la sua [...] anteriore presenta la caratteristica piega cutanea di flessione; il rilievo del tendine del bicipite brachiale e quello delle vene superficiali sono più evidenti negli individui magri. In profondità si trovano la biforcazione dell’arteria omerale, il ...
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epatopolmonare, sindrome
Alterazioni anatomopatologiche e cliniche polmonari che si manifestano nei pazienti affetti da cirrosi epatica (con o senza ipertensione portale). Nella sindrome e. è presente [...] dei capillari e precapillari a livello del polmone (talvolta con anastomosi venose fra la vena porta e le vene polmonari). L’ipossiemia deriva da questa situazione anatomica, simile a quelle di shunt destro-sinistro intrapolmonari. La terapia ...
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Tono vasale
Zvonimir S. Katusic e John T. Shepherd
John T. Shepherd e Zvonimir S. Katusic
Fattori vascolari vasoattivi, di Zvonimir S. Katušić e John T. Shepherd
Regolazione neuroumorale, di John T. [...] differenti specie: è però interessante notare che l'ET-1 ha un effetto dalle 3 alle 10 volte maggiore nelle grandi vene rispetto alle corrispondenti arterie (v. Cocks e altri, 1989; v. Miller e altri, 1989). Queste osservazioni condotte in vitro sono ...
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COSTEO (Costa), Giovanni
Augusto De Ferrari
Nacque a Lodi nel 1528 da famiglia nobile di Casalborgone (Torino). Nulla risulta della sua giovinezza e dei suoi studi: le prime notizie risalgono al 1565, [...] quando pubblicò a Venezia un Tractatus de venarum meseraicarum usu, in cui sostiene che le vene mesenteriche non attraggono il chilo, ma solo il sangue che nutre la parte inferiore del corpo, e al 1568, quando iniziò ad esercitare medicina all' ...
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vena
Alessandro Niccoli
Ricorre nelle Rime, nella Commedia e nel Fiore, quasi sempre per indicare un vaso sanguigno in genere.
Alla funzione delle v. di servire da condotto per la circolazione sanguigna [...] di grave colpo, ch'io non batto vena, " che il mio sangue non pulsa più " (Contini); If I 90 ella [la lupa] mi fa tremar le vene e i polsi (su questo verso, cfr. Torraca e I. Del Lungo, Dal secolo e dal poema di D., Bologna 1898, 457-458); Pg XI 138 ...
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TADDEI, Domenico
Chirurgo, nato a Ferrara il 5 marzo 1875. Allievo di E. Burci, è dal 1934 direttore della clinica chirurgica di Firenze. È stato professore di patologia chirurgica a Cagliari (1913), [...] di clinica chirurgica a Pisa dal 1921 al 1934.
Fra i piu importanti contributi chirurgici citeremo: la plastica delle vene, l'istologia dell'uretere dopo nefrectomia, la pielite granulosa, le nefropieliti, l'anestesia per blocco psichico, l'exeresi ...
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Baumgarten, Paul Clemens
Patologo tedesco (Dresda 1848 - Tubinga 1928). Professore di anatomia patologica alle univv. di Königsberg (1877-88) e di Tubinga (dal 1889), nel 1882 descrisse il bacillo della [...] R. Koch. Sindrome di B.-Cruveilhier: raro quadro morboso causato da restringimento o occlusione, congeniti o acquisiti, degli sbocchi delle vene sovraepatiche nella vena cava inferiore e caratterizzato da splenomegalia, anemia, emorragie gastriche. ...
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Abnorme accumulo di liquido nell’interstizio dei tessuti. Se gli e. sono generalizzati si parla di anasarca. Tra i molteplici fattori che determinano o favoriscono la comparsa di e. hanno particolare [...] hanno per es. gli e. che compaiono in caso di ostruzione o infiammazione delle vie linfatiche (➔ linfatico, sistema) o delle vene (tromboflebiti); b) l’aumento della pressione osmotica del sangue per ritenzione di sodio, come si ha in caso di ...
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È la parte inferiore del tronco, contenente nell'uomo la maggior parte dell'apparato digerente e dell'apparato urogenitale. Gli organi relativi sono posti in una cavità (cavità addominale) separata in [...] seguito a quella addominale. Tra questi organi sono tesi legamenti peritoneali e corrono arterie e nervi diretti ai visceri medesimi, e vene e linfatici che partono da essi.
Nei primi tempi dello sviluppo, le pareti di quello che diverrà l'addome non ...
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Medico (Poznań 1815 - Kissingen 1865), prof. (dal 1859) di anatomia all'univ. di Berlino. Per primo individuò e descrisse il cilindrasse e le fibre nervose e introdusse l'impiego della corrente elettrica [...] di alcune malattie nervose. Legò il suo nome alla descrizione di particolari formazioni, dette gangli di R., situate nel seno delle vene cave nel cuore delle rane e costituite da ammassi di cellule nervose, lungo il decorso dei nervi cardiaci. I suoi ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...