Riformatore religioso boemo (Husinec, Boemia Merid., probabilmente 1369 - Costanza 1415). Ordinato prete, divenne predicatore a Praga, dando prova di vasta cultura filosofico-teologica. Suoi argomenti [...] università e, con l'appoggio di Roma, condannò e bruciò (1410) i libri di Wycliffe: H. si oppose, scrisse De libris haereticorum legendis e . Ancora una volta, lo salvò la protezione di Venceslao: questi ordinò ai cattolici di Praga di non obbedire ...
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Capo militare della rivoluzione ussita (n. 1376 circa - m. presso Přibyslav 1424); dapprima combatté contro Venceslao IV e poi (1410-11) contro l'Ordine teutonico. Nella fortezza di Tábor creò le basi [...] degli imperiali la geniale invenzione delle cinte di "carri fortificati". Così, quando Sigismondo investì Praga, Ž. e i suoi Taboriti lo sconfissero a Vítek (1420), conquistando quindi alla riforma la Boemia orientale. Detronizzato Sigismondo, dopo ...
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Famiglia imperiale fondata dal conte Sigefredo I, che nel 963 acquistò dall'abate di S. Massimino di Treviri il castello di Lussemburgo. I discendenti di Sigefredo ebbero parte notevole nelle vicende dell'Impero, [...] particolarmente Enrico I duca di Baviera dal 1004, Enrico II, anch'egli duca di Baviera dal 1042 e Adalberone arcivescovo di , Sigismondo, fu imperatore (dal 1410 al 1437), mentre l'altro, Venceslao, fu re di Germania (dal 1376) e di Boemia (dal 1378 ...
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Duca di Boemia (n. 907 circa - m. 929). Primogenito del duca Vratislao I, assunse il governo della Boemia nel 921, dapprima sotto la tutela della madre Drahomira. Propagatore zelante, mediante il ricorso [...] riconoscendo nel 929 la sovranità del re di Germania Enrico I. Il suo programma sarebbe stato adottato dai suoi successori, coniazione della prima moneta boema, il denaro di s. Venceslao. Avversato da una parte della nobiltà per il suo atteggiamento ...
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Antica famiglia nobile boema (nota nelle fonti italiane col nome di Rosimbergo), che costituiva un ramo della famiglia dei Vítkovci. Dall'originario castello di Rožmberk in Moravia, i suoi possedimenti [...] 1412) guidò la rivolta della nobiltà e del clero contro Venceslao IV di Lussemburgo e fu supremo burgravio del regno; suo poi avversario di re Giorgio Poděbrady, del quale invece furono amici i suoi figli. Un nipote di Oldřich, Vok (m. 1505), ...
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Conte del Palatinato (n. Amberg 1325 - m. 1398), ne divise dapprima il governo con gli zii Rodolfo II e Roberto I l'elettore. Fu un fedele esecutore della politica di quest'ultimo e solo in età avanzata [...] dell'obbedienza a Roma, anche in ciò ligio alla politica dello zio Roberto I. Come elettore, ebbe notevole autorità, esercitando di fatto funzioni imperiali quando Venceslao IV cadde (1394) prigioniero dei Boemi e in seguito allo scadere di prestigio ...
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Figlio (n. 1351 - m. Brno 1411) del margravio Giovanni Enrico di Moravia, fratello minore dell'imperatore Carlo IV, successe al padre nel 1376. Nominato dal cugino Venceslao IV re di Boemia e dei Romani, [...] l'elezione a re dei Romani da parte di alcuni dei principi elettori. Protettore delle lettere e delle arti, J. fu tra i primi cultori dell'umanesimo oltre le Alpi. Coluccio Salutati gli fece avere una copia del compendio del De viris illustribus di F ...
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Figlia (n. Bruxelles 1322 - m. 1406) di Giovanni III, duca di Brabante, e di Margherita d'Évreux; sposò (1334) Guglielmo d'Avesnes, che (1337) successe al padre nelle contee di Hainaut e d'Olanda. Morto [...] Guglielmo in una spedizione contro i Frisoni (1345), sposò in seconde nozze (1347) Venceslao di Lussemburgo, fratello dell'imperatore Carlo IV. Alla morte del padre (1355) G. gli successe, insieme al marito, nel Brabante e nel Limburgo. Morto anche ...
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Ecclesiastico (Pomuk, od. Nepomuk, Boemia, tra il 1340 e il 1350 - Praga 1393), studiò a Praga e a Padova e divenne notaio e poi capo della cancelleria arcivescovile di Praga (1377). Nel 1393, scoppiata [...] la lotta tra l'arciv. Giovanni di Jenštein e il re Venceslao IV (che per limitare i poteri arcivescovili voleva elevare a diocesi l'abbazia di Kladruby ponendovi un proprio favorito), G. difese la libertà della Chiesa e del suo arcivescovo. Arrestato ...
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Vescovo di Meissen (castello di Podolánky, Boemia, 1350 circa - Roma 1400), successe allo zio, card. Očko di Vlašim, nella sede arciv. di Praga e nel cancellierato del regno di Boemia (1380-84); sostenne [...] Nepomuceno contro il re Venceslao. Si ritirò nel monastero di S. Prassede a Roma, con il titolo di patriarca d'Alessandria (1399). Le sue opere di liturgia, ascetica, ecc. restano manoscritte; i suoi inni sacri figurano tra i più celebri della ...
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