DE ANDREIS, Francesco Tranquillo (Tranquillus Andronicus Parthenius)
Silvano Cavazza
Nacque a Traù in Dalmazia da Giovanni e da Clara tra il 1490 e il 1495.
La famiglia era una delle più antiche della [...] a Traù, dove rivestì cariche nell'amministrazione veneziana (fu sopracomito della galera della città nel 1488 e 1490 della Curia romana, accusata di venalità, di lusso, di corruzione: ai suoi costumi viene contrapposta la povertà evangelica della ...
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CASATI, Carlo Emanuele
Agostino Borromeo
Terzogenito di Alfonso e di Bianca Secco Borella, nacque intorno al 1600, probabilmente a Lucerna, città nella quale il padre risiedeva in qualità di rappresentante [...] comunque, non prese subito possesso dellacarica ma continuò a servire nell'esercito delle Fiandre, mentre la rappresentanza diplomatica alla conclusione di un accordo, dato che la notoria venalità degli Svizzeri spingeva le autorità ad agire "più per ...
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DELLA CHIESA, Carlo Francesco Renato, marchese di Cinzano
Enrico Stumpo
Nacque a Saluzzo il 4 luglio 1624, primogenito di Giovanni Antonio, conte di Stroppo, e di Lucrezia Castagna.
Di famiglia d'antica [...] lire. Sarebbe tuttavia errato credere che la carriera del D. fosse dovuta alla venalità. Questa gli servì in qualche caso per abbreviare i tempi dell'attesa nel passaggio da una carica ad un'altra, o per ottenere di mantenerne più d'una. Gli altri ...
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FABRETTI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nacque da povera famiglia a Casalina, frazione di Deruta (Perugia), l'11 marzo 1787, figlio di Angelo e di Scolastica Campi.
La data di nascita, finora dedotta [...] retroscena di arbitrî e di venalità che si verificano nell'amministrazione della giustizia, specialmente nell'istruttoria suo sdegnato sarcasmo sui nuovi arrampicatori politicì all'arrembaggio di cariche e compensi.
L'8 giugno 1866 perse la moglie, ...
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BALBO (Balbus, De Balbis), Niccolò
Giovanni Busino
Nacque ad Avigliana nel 1480, secondogenito di Stefano, dottore in legge, patrizio chierese imparentato con i Dandoli-Bensi. Il fratello maggiore, [...] per sequestro. La maniera escogitata dal B., uomo di una venalità eccessiva anche per la sua epoca, per ottenere il diritto, trova conferma nei documenti dell'epoca. Nel corso dell'occupazione francese del ducato la carica di cancelliere rimase ...
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venalita
venalità s. f. [dal lat. tardo venalĭtas -atis]. – Il fatto di essere venale, di essere cioè, o di poter essere, oggetto di commercio, di compravendita: v. di un bene; in partic., nel diritto intermedio e moderno, prassi per la quale...
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...