CRISTINA di Francia, duchessa di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Parigi il 10 febbr. 1606, terzogenita di Enrico IV re di Francia e di Maria de' Medici. Non ancora dodicenne, venne promessa in matrimonio [...] ducato, su quello interno favorì indubbiamente, anche attraverso la venalitàdellecariche, un'importante mobilità sociale, che portò all'ingresso della borghesia negli uffici e nelle carichedello Stato. Uno Stato quindi certamente più debole, sul ...
Leggi Tutto
LEVALDIGI, Giovanni Battista Truchi conte di
Paola Bianchi
Nacque a Marene, presso Savigliano, il 29 ag. 1617, da Gian Bartolomeo, secondogenito di cinque figli.
Il padre, notaio, fu consigliere comunale [...] Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, e di Vittorio Amedeo II.
La strada era stata aperta al L. dal sistema dellavenalitàdellecariche, in uso in Piemonte sino almeno ai primi anni del Settecento. Si sa infatti che il cugino Gian Giacomo, nel ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Camillo
Gaspare De Caro
Figlio di Baldassarre e di Ippolita Torelli, nacque a Mantova il 25 ag. 1520. Cresciuto, dopo la morte del padre (1529), sotto la protezione della famiglia Gonzaga, [...] da Carlo V.
Ai due commissari spagnoli, Bernardo de Bolea, reggente della Cancelleria d'Aragona, e Francisco Pacheco, che investigavano sulla venalitàdellecariche e sulla corruzione nella pubblica amministrazione milanese, il C. dichiarò di essere ...
Leggi Tutto
BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] non godeva fama di integrità, tanto più che il cumulo dellecariche si affermava sempre più, e B. IX introdusse infine la venalità degli uffici (per l'ufficio di scrittore in cancelleria e penitenzieria, circa dal 1400): e questo, pur mantenendo ...
Leggi Tutto
FOSCARINI, Pietro
Roberto Zago
, Secondogenito di Renier di Michiel, del ramo di S. Agnese, e della sua seconda moglie Elisabetta Morosini, nacque a Venezia il 17 genn. 1578.
Dal matrimonio, celebrato [...] di imbrogli elettorali organizzato da patrizi lontani dal giro dellecariche più importanti, i quali con una fraudolenta aggiunta di , sfruttandone le inclinazioni, le rivalità e la venalità, affrontando con eguale impegno le grandi questioni e ...
Leggi Tutto
DE GUBERNATIS, Girolamo Marcello
Enrico Stumpo
Nacque a Sospello presso Nizza nel 1633 dal conte Marcello, già ambasciatore presso il papa Urbano VIII, e da Anna Maria dei marchesi Vivaldi. Orfano di [...] affronta il problema dellavenalità degli uffici e, in particolare, degli uffici della magistratura, per disponibilità dellecariche ... ; G. M. Crescimbeni, Notizie istor. d. Arcadi morti, III, Roma 1721, pp. 320 ss.; G. Galli Della Loggia, Cariche ...
Leggi Tutto
CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] del mare", né Hasan pascià, allora detentore dellacarica., dispone d'analoghi mezzi per contrastarla e viene age, pro tua virtute, quemadmodum de te nobis pollicemur". Al venale maneggione di sondaggi di pace turco-imperiali l'ingenuo Clemente VIII ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] Biron, è sul G. che ricade "il carico totale" - così Davila - dell'esercito. Provvede all'erezione di un forte a I Gonzaga, Varese 1967, pp. 340 s., 433; S. Mastellone, Venalità e machiavellismo in Francia…, Firenze 1972, ad ind.; A.L. Martin, Henry ...
Leggi Tutto
FERDINANDO II de' Medici, granduca di Toscana
Irene Cotta Stumpo
Nacque a Firenze il 14 luglio 1610 da Cosimo II e da Maria Maddalena d'Austria, sorella dell'imperatore Ferdinando II.
Sin dai primi [...] processo di ritorno del patriziato cittadino e dell'antica nobiltà toscana alle cariche di corte e di governo promosso già a giudizio del Galluzzi, dalla debolezza della granduchessa Cristina e dalla venalità dei ministri. Va riconosciuta tuttavia ...
Leggi Tutto
CORRER, Giovanni
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 20 maggio 1533 da Angelo di Giovanni e da Paola di Vettore Vallaresso, che si erano sposati nel 1522.
Il padre percorse una buona carriera nell'amministrazione [...] regie" distribuendo cariche religiose; non "impacciarsi" della Chiesa, perché le cose spirituali e le temporali sono "incompatibili"; fermare la corruzione, lo sfaldamento della società e delle istituzioni, la partigianeria e la venalità. La lotta ...
Leggi Tutto
venalita
venalità s. f. [dal lat. tardo venalĭtas -atis]. – Il fatto di essere venale, di essere cioè, o di poter essere, oggetto di commercio, di compravendita: v. di un bene; in partic., nel diritto intermedio e moderno, prassi per la quale...
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...