FRANCHINI, Leonardo
Alessandro Porro
Nacque il 4 marzo 1799, da Giambattista e da Teresa Barbieri, a Sarzana in Lunigiana, ove compì i primi studi nella Casa delle missioni. Trasferitosi a Genova all'età [...] animale vivente: iniettava nel canale alimentare di cani varie sostanze liquide, ricercandone poi la presenza nel sangue della venaporta e nella linfa del dotto toracico. Eseguì tali esperienze anche alla presenza di illustri medici, quali il Baroni ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] tonnellate di stazza, essendo 1 t.s.l. = 2,832 m3), la portata (portata lorda in t di massa), la velocità (in nodi), l’autonomia (in ma nel secondo si verifica insieme il distacco della vena fluida dalla superficie del fondo, con conseguente netta ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] come il "fine" (τέλος) supremo. Nel secondo periodo, A. porta in primo piano i motivi di divergenza dal platonismo: Platone stesso, in A. un infallibile indovino. Alcuni episodi rivelano una vena d'innocente umorismo, come quello in cui il venerando ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] vita de I Malavoglia, ma preannuncia alcune psicologie femminili e la vena pittoresca del Mastro don Gesualdo; poi le Novelle rusticane (1883; vivezza anche il paesaggio, ove il protagonista porta tutta la sua sofferta inquietudine: paesaggio dei ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] di figure come a Pisa, ma percorsi da una sciolta vena narrativa nello esprimere con più vibrante commozione i moti dell lo stesso si può dire del gruppo bronzeo delle tre donne che portano l'acqua, collocato alla sommità della fontana e ideato su un ...
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Malouf, David
Giovanna Ferrara
Poeta e scrittore australiano, nato a Brisbane (Queensland) il 20 marzo 1934. Nella raccolta poetica Bicycle and other poems (1970) compaiono i temi tipici della sua produzione: [...] Australia, la peculiarità del Paese, l'attrazione per l'Europa. La vena narrativa di M. si rivela con Johnno: a novel (1975), d'origine quando, da adulto, vi ritorna: la conquista coloniale porta con sé, per M., un'incancellabile colpa. Al 1996 risale ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] oratoria) e filosofica.
Nel 1618, o l'anno successivo, si portò a Pisa per completare gli studi di filosofia e per quelli di nunzio apostolico, il Rospigliosi sottolineò la sua vena comica approfondendo gli elementi realistici tratti dalla vita ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] fino al 1942, nella nuova compagnia Tofano-Rissone-De Sica, portando sulle scene prevalentemente drammi di U. Betti (I nostri sogni, ossessioni familiari. In essa D. S. accentuò una vena intimista e ritrovò l'afflato, il concreto senso della ...
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Cammarano, Michele
Pittore (Napoli 1835 - ivi 1920). Iniziò i suoi studi, nel 1853, al Reale istituto di Belle Arti di Napoli e li completò alla scuola naturalistica di Posillipo, allievo di Gabriele [...] Smargiassi e dei fratelli Palizzi. In lui la vena naturalistica convisse con un forte sentimento di partecipazione civile Italia si dedicò a soggetti militari come La carica dei bersaglieri a Porta Pia del 1871 e Il 24 giugno 1859 a San Martino, ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] ", e più di una volta, forse "si condusse a tremar per ogni vena", costretto a mendicare l'ospitalità altrui (cfr. Par. XVII, vv. 58 Il nome dell'A. appare tra gli esclusi del sesto di Porta S. Pietro, insieme con i figli di messer Cione del Bello ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...