Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] generico ed è inserito sullo sfondo di in un confronto biblico. Vladimir porta avanti l’opera di uomini santi e si mostra emulo di Abramo, Moskva 2012.
107 Cfr. N.I. Petrov, O sud’be Vena Konstantina, cit., p. 482.
108 Ju.N. Bespjatych, Peterburg ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] altro manoscritto apografo della tragedia, il quale nella dedica porta invece la data «1 gennaio 1591». Dal che e dell'Ester, è quella che il Croce stesso definisce «la larga vena di umanità» che tutte le avvolge, e che deriva solo dal profondo ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] umana, ch’è, della poesia di lui, la segreta e nascosta vena e radice originaria.
Per prendere l’argomento dalla fine, quella « di poesia in cui s’avvera e si necessita e vive il portato in atto di una creativa sintesi a priori estetica che è delle ...
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Andrea Gareffi
Premi letterari
È questa la celebrità?
I premi letterari e il mercato dell'editoria
di Andrea Gareffi
3 luglio
Si svolge al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tradizionale cerimonia di assegnazione [...] significava un robusto incremento delle vendite di un libro.
Quella vena di inutilità…
Chi ha vinto un premio letterario lo sa, il Grinzane Cavour. O come il già citato Frascati, che porta i libri e gli autori nelle scuole secondarie e nella Facoltà ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] some» (I, 82, 4) o «posar le some» (XXVIII, 31, 3); «scambiare il porto» (VI, 51, 4); «pigliar due colombi a una fava» (VII, 26, 8); «parer mill è tutta qui; poiché corre nel poema anche una vena affettuosa e patetica. È l'accorata tristezza del ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] nel Quaresimale la forza della Controriforma, l'eco delle missioni portate per le campagne dell'Italia, in un mondo di piazza cittadina la sua scuola; mentre lievita in essa una vena di moralismo istintivo che, sotto la maschera di Bertoldino, ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] poesia; pur vi si avverte superstite un bisogno di concretezza, una vena, o almeno una nostalgia, di narrazioni; e non solo in quelle analizza i fatti. E mentre si direbbe che l'aretino sia portato a poco a poco a risolvere la poesia in moralità, la ...
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DE GENNARO (De Jennaro), Pietro Iacopo
Sandra Niccoli
Nacque a Napoli nel 1436 da Giorgio, primogenito di Menillo e di Catella di Monforte, e da Maddalena di Gaeta, figlia di Carlo - presidente della [...] alla più antica nobiltà napoletana, ascritta fin dal sec. XIII al seggio di Porto, di cui il D. si vanta di far parte nel son. XCII del vicolo di Napoli, e non è privo di una sottile vena satirica verso la dinastia al potere, che si esplicita in ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] dopo pochi mesi trasferito a Firenze, come contabile nelle officine di Porta a Prato. Nel 1910 sposò Elena Rochat Cordey, figlia anch'essa , inferiori e superiori, che lo contornano. La vena pedagogico-riformista della Voce si traduce, attraverso la ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] del conte Orlando. Nel periodo successivo il G. portò avanti parallelamente questi due filoni, ma mentre quello sovrappose alla produzione storiografica degli anni Quaranta, la vena teatrale si esaurì presto, concentrandosi negli anni compresi ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...