Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] en ce monde que s'il ne plaist à sa Saincteté boucher ce traicté sur ce que luy porte [. . .] le cardinal de Joyeuse, il n'y a plus de moyen d'empescher que alla stregua di piaggeria d'intellettuali in vena di ingraziarsi i governanti: in Venezia i ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] la dimensione intellettuale, il rigore metodologico, la vena polemica, la forza stilistica della scrittura, dovremo nascere una pianta senza il seme, crede in Paracelso e in Della Porta, cita Fludd e Kenelm Digby, e cerca «la strada per ritrovare la ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] sulla circolazione venosa del sangue, confluiti nel volume De vena rum ostiolis, Venetiis 1603, ma quello, ignorato, ai . cit., p. 73.
[95] Ibid., p. 49. Il Della Porta parla del Sarpi nella sua opera Magia naturalis, Francofurti 1591, p. 288 ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] barocca, cit., p. 256), o non sia effettivamente il portato di un più realistico modo di vedere e considerare le cose, notazioni realistiche di persone e di cose. Quando cotesta vena di scherzo affiora più visibilmente, allora sembrano innegabili i ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] . Gli «Annali universali», poi, diedero sfogo alla sua vena inesauribile di recensore e critico di tutto e di tutti, e la storia, egli è ben figlio dell'Ottocento - che lo porta dagli scritti giovanili sul Vico e dall'Essai sur le principe et ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] , e rintracciare nel suo pensiero addirittura una vena progressista. In effetti, se Leopardi si mostra pensiero leopardiano.
Così, la nostalgia verso il mondo classico lo porta fin dall’inizio a sottolineare le virtù del vigore e della sanità ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] che dubita:
«Conoscerò la morte. La conoscerò umanamente, da questa angusta porta mi affaccerò su lei che tu, vita onnipresente, non conosci se non , ad altre latitudini, più inclinato su una “vena di sapienza popolare e contadina” – come ha scritto ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] ritratto nei suoi difetti; ma soprattutto perché la vena del mimo filosofico è nel nuovo scritto ancora abbondante sillogismo, e la fiera è il problema, e tutta l'operetta porta il titolo De progressu et lampade venatoria logica. Poi il Bruno espose ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] di per sé astratto: i sensi sono la «chiave» che apre la porta della verità, la ragione che non comprende è come se avesse le «ali il genere didascalico, che nel Cinquecento abbandona la vena burchiellesca della parodia per rifarsi al modello classico ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] qualcosa di venerando, e non una bizzarria di erudito in vena di snobismo; vale, io non mi stancherò mai di ripeterlo i monelli spietati riempissero di sassolini l'ombrello di seta rossa che portava al braccio, ed egli non se ne accorgeva, e ai primi ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...