DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] non ebbe nemmeno l'onore di essere proibita, chiuse la sua bella porta verde e chi ci perdette fu Roma, furono gli artisti italiani" intensa attività narrativa e saggistica mentre taceva la sua vena poetica. A tre volumi di racconti, Malumore (1945 ...
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BERTO, Giuseppe
Giorgio Pullini
Nacque a Mogliano Veneto (Treviso) il 27 dic. 1914 da Ernesto e da Norina Peschiutta. Il padre era un maresciallo dei carabinieri che, dopo il congedo, gesti un negozietto [...] passato e ricostruiscono con toni sentimentali e anche con una vena di bonaria ironia le estati giovanili a Mogliano, i primi 'ultimo romanzo La gloria (ibid., 1978) che il B. porta alle estreme conseguenze il suo complesso di emarginazione (o "di ...
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Denominazione complessiva della produzione letteraria degli Stati dell’America Centrale e Meridionale di lingua e cultura spagnola. Nonostante le numerose e grandi differenze di stratificazione etnica [...] e a miti più raffinati e complessi; siano essi di vena fantastica come l’argentino A. Bioy Casares, seguace e collaboratore , S. Sarduy, autore di Cobra (1971), che porta alle estreme conseguenze la modalità stilistica della distorsione dell’eccesso ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] fr. tel); conservazione di a atona finale (porta dal latino porta, di contro al fr. porte); conservazione del dittongo au (aur «oro») e , si afferma con Marcabruno e i suoi imitatori una vena scolastica non priva di sapore; ma l’innata tendenza verso ...
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Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). P. ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione [...] , appunto, di Whitman) alla discorsività del tono, già porta alla narrativa: e la sua opera successiva è infatti di racconti. Un realismo che peraltro non va disgiunto da una schietta vena di lirismo, scaturente da una memoria che, facendo centro sull ...
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VERHAEREN, Émile
Diego Valeri
Poeta belga di lingua francese, nato a Saint-Amand, presso Anversa, il 21 maggio 1855, morto, travolto da un treno, a Rouen, il 27 novembre 1916. Finiti gli studî di giurisprudenza, [...] punto il V. muta registro, abbandonandosi a un ardente ottimismo che lo porta a intendere e ad amare ogni cosa, la terra e il cielo, il visibile proposito del poeta di dominare la sua vena, di ricondursi nel solco della tradizione tecnica. Neppure ...
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QUENEAU, Raymond
Vittorio STELLA
Scrittore francese, nato a Le Havre il 21 febbraio 1903. Compì gli studî liceali nella sua città, quelli universitarî di filosofia alla Sorbona, dove conseguì la "licence"; [...] La révolution surréaliste. La ricchezza degli interessi mentali lo porta presto a superare la fase surrealistica in una direzione . Questo senso del relativo in cui s'insinua un'amara vena umoristica, raggiunge il colmo in Exercices de style (1947), ...
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LONGO, Giuseppe
Gaetano Mariani
Giornalista e scrittore, nato a Messina il 31 maggio 1910; redattore di vari quotidiani, direttore del Resto del Carlino di Bologna e del Momento di Roma, ha diretto [...] (Le carte della democrazia, Bologna 1955; La libertà bussa alla porta, Roma 1956; Foglietti e pianete, Bologna 1958; Il tempo e Milano 1967; Italia dove?, ivi 1976) una risentita vena polemica, un vibrante accento di vigoroso interprete del costume ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] une rusée. / Le maitre étant absent, ce lui fut chose aisée. / Elle porta chez lui ses pénates un jour / qu'il était allé faire à l'Aurore inonorato tramonto. Era nell'Odissea una vena di ricordi e una vena di effusione sentimentale che si confondeva ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] riscuote come descrittore di macchiette, di tipi, e per la vena umoristica con cui varia i propri temi, ma che a 'è detto in questa parte. Fu scolaro del Carducci, e seppe portar l'educazione letteraria, poetica, cui s'era formato in quella scuola, ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...