CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] sua fortuna e della sua salute (non della sua vena) sembra andar di pari passo col tracollo del suoi "sonetti faceti", p. 22 n. 3, l'altro, per il restauro della porta S. Pietro, con la risposta del Rangoni e il ringraziamento di Isabella, da R. ...
Leggi Tutto
CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] fissa dimora il C. si avvia ad una "vita randagia" che lo porta, tra l'altro, a Padova ove conosce Gian Vincenzo Pinelli, ne collera bestiale" contro "il Nolano") apprezzandone la franca vena godereccia. "Piacevol compagnietto, epicuro per la vita" ...
Leggi Tutto
BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] in larghe ed eleganti composizioni narrative la sua facile vena e i frutti dello studio appassionato degli autori a Ferrara fu conferito ad altri per il nuovo anno scolastico.
Tutto porta a credere che alla fine di quell'anno 1449 (e cioè prima ...
Leggi Tutto
GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] Lo stile mostra la raggiunta maturità della straordinaria vena creativa del G., capace di orchestrare il la Borsa, il parco, la Fiera, il mercato di frutta e verdura di Porta Ludovica) all'Abruzzo (il Gran Sasso, Collemaggio a L'Aquila, la Marsica), ...
Leggi Tutto
CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] ". Nel febbraio del 1402 C. prese l'iniziativa di portare il dibattito in pubblico, dedicando alla regina una raccolta di C. non rinunciò completamente alla produzione lirica e alla vena delle sue prime composizioni, perché scrisse ancora un certo ...
Leggi Tutto
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con [...] al D., perché non sono in sintonia con la sua vena narrativa, tutti i precetti e le convinzioni basilari del naturalismo e organizzando attorno ad una tradizione che nei nomi di Parini, Porta e Manzoni trovava, in qualche modo, le ragioni della ...
Leggi Tutto
PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] stampe dei suoi primi due poemetti del Giorno con l’intenzione di portare a compimento l’intera struttura poematica, ma non più articolata in tre poi negli ultimi tempi quella sua più accesa vena amorosa viene stemperandosi in un sentimento di più ...
Leggi Tutto
GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] , di ritorno da un viaggio che nel 1806 lo aveva portato fino a Napoli, gli fu chiesto di celebrare Napoleone presso raccolta di poeti dialettali milanesi: entrambi, percorsi da una vena polemica, offrivano al G. il destro per esprimere da un ...
Leggi Tutto
EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] Rameau, dell'illuminismo l'E. accoglie la vena più accentuatamente antintellettualistica, più conforme alle sue personali Vicenza 1986, pp. 375 s.; F. Degrada -R. De Simone - D. Della Porta - G. Race, Pergolesi, Napoli 1986, pp. 135 n., 152, 158; A. ...
Leggi Tutto
BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] e i discorsi, e il sangue stesso perpetuamente abitati dalla donna, porta che nessuno sa poi reggere alla presenza di lei". Volendo ridurre continuava a tentarlo, ed era facile alla sua vena satirica assecondarlo; ma il richiamo verso la "torre ...
Leggi Tutto
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...