DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Simonetta Coppa
Fu attivo come pittore nel primo quarto del sec. XVI (notizie dal 1504 al 1529) nel Comasco e in Valtellina, dove restano numerose opere, principalmente [...] Della medesima mano è manifestamente l'affresco della lunetta sopra la porta esterna del fianco sinistro, raffigurante La Madonna col Bambino tra ritmi compositivi statici e pertanto aliena dalla vena narrativa più vivace dei contemporanei Andrea De ...
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PIESTRINI, Giovanni Domenico
Rita Randolfi
PIESTRINI (Piastrini, Pistrini, Pestrini), Giovanni Domenico. – Nacque a Pistoia il 4 settembre 1680 da Francesco Maria di origine aretina, pittore e suo primo [...] invece che di fianco al santo, manifesta la vena creativa di Piestrini, che accentuò il pathos dell’ Simone il fariseo nonché due pannelli dal soggetto non identificato sopra la porta di ingresso.
Sempre a Monterotondo aveva decorato la chiesa di S ...
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MARCOLA (Marcuola), Marco
Federico Trastulli
Nacque il 31 marzo 1740 a Verona, nella parrocchia di S. Quirico, da Giovanni Battista; e fu senza dubbio il più autorevole membro di una numerosa famiglia [...] la famiglia, la tela con Dionisio Dionisi fonda l'Accademia filarmonica, porta la data del 1782 ed è ancora in situ, ma malridotto controllate seppur non esenti da soluzioni argute.
La vena documentaristica del M. trova invece libero sfogo sulle ...
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MAGGI, Giovanni
Laura Di Calisto
Nato intorno al 1566, probabilmente a Roma, è ricordato da Giovanni Baglione (1642, pp. 393 s.) come "dipintore, et intagliatore all'acqua forte", "virtuoso in diverse [...] materie; et intendente anche d'architettura" con una "vena di Poesia in cose burlesche". Non si conosce nulla della sua formazione immagini delle sette chiese e la cerimonia di apertura della porta santa. Il M. decise di riprodurre a parte le ...
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FERRARI (Ferrario), Francesco Bernardino
Rita Binaghi Picciotto
Nacque il 17 (e fu battezzato il 18) giugno 1744 a Milano, da Dionigi Maria, ingegnere ed architetto collegiato in questa città, e da [...] Vi sono poi, a testimonianza di una ricca vena teorica, soprattutto in campo scientifico, gli scritti a S. Eustorgio (ibid., tomo XVIII, dis. XXVI); due disegni per una porta e un poggiolo per casa Galluzzi (dis. XXVII s.); infine un disegno con una ...
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CINO, Giuseppe
Regina Poso
Figlio di Ferrante (e non di Giovanni Leonardo come afferma il Foscarini) e di Laura Conte, nacque a Lecce dove fu battezzato il 15 giugno 1645 (Foscarini). Fu architetto [...] prepotente linguaggio guariniano tradotto in forme autoctone. La vena creativa del C. si attua nella realizzazione del .). Poco aderente alla grafia del C. è la realizzazione di porta Rudie a Lecce (1703);sembrano coerenti con il suo linguaggio, e ...
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JACOPO di Lorenzo
E. Bassan
Marmoraro romano attivo nel Lazio fra il 1180 ca. e il secondo decennio del sec. 13°, esponente di rilievo di una delle più importanti botteghe cosmatesche a struttura familiare, [...] 1987, pp. 60, 64-65); nei frammenti di un architrave di porta nel duomo di Segni, datato 1185 ("+ Laurentius cum Iaco / bo filio bottega, all'interno della quale sembra affermarsi la vena espressionistica di Cosma, gli esiti formali di tali inserti ...
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CORDIER (Cordieri), Nicolas, detto il Franciosino
Sylvia Pressouyre
Nacque a Saint-Mihiel, presso Nancy, intorno all'anno 1567. Dai documenti conservati nell'archivio del duca di Lorena (Nancy) risulta [...] ; in quanto alla statua simmetrica della madre, Lesa Deti, il C. la portò a termine solo dopo la morte del papa, nel 1605.
Dopo la morte di i mezzi chiaroscurali, gli atteggiamenti dinamici, la vena realistica. Fu uno degli artisti che più ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] emulo, se non direttamente allievo, di Bartolomeo Pinelli, secondo la vena più sbrigativa e grottesca del Meo Patacca (1825). Il G. Torlonia, fratello di Alessandro, nei pressi di porta Pia (completamente distrutta da un attentato nel dopoguerra ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] sei busti in terracotta che fonti ottocentesche ancora ricordano sulle porte della sala terrena di villa Ghellini a Villaverla; e così la dialettica delle due opposte correnti, una fresca vivace vena tardo-barocca e "rococò", con esiti non lontani ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...