La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Le isole Cicladi
Luigi Caliò
Demetrio U. Schilardi
Philippe Bruneau
Gottfried Gruben
Le isole cicladi
di Luigi Caliò
Arcipelago (gr. Κυκλάδες; lat. [...] sorretto da due pilastri interni di legno; verso est si apriva la porta assiale, larga 1,7 m e con soglia di pietra. Sul questa un’altra galleria segue obliquamente verso il basso la vena litica ed entrambe si congiungono sottoterra.
Con l’Ellenismo ...
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Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] interno di una pubblicazione che aveva decisamente smarrito la vena dissacrante di Documents e dove la partecipazione di A. dalla École du Patrimoine Africain (EPA), istituita dall'UNESCO a Porto-Novo (Benin) nel 1998, in seguito a una convenzione ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria
Fernando Rebecchi
Giovanni Ciurletti
Bianca Maria Scarfì
Monica Verzár Bass
Robert Matijašic
Regio x venetia et histria
La regio X augustea, [...] balsamario vitreo. L’area da via Solferino fino a via Antica Porta Marzia e a via Aselli doveva perciò far parte di un ampliamento protetta a nord dalla catena montuosa dei Monti della Vena (Cicarija), era abitata già nel Paleolitico (San Daniele/ ...
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La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] un albero e lo incendia. Grump raccoglie un ramo e lo porta dentro la caverna, deciso ad alimentare il fuoco perché non si sarebbe più in grado di riaccenderlo. Un mammut, Erman, in vena di scherzi, soffia sul fuoco. ""Grump cercò di ravvivarlo, ma ...
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Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA
L. Breglia
R. Grousset
J. Auboyer
Una storia della o. antica manca ancora, né è ancora possibile tracciarla nonostante che, da un decennio circa a [...] e l'amore per la natura ispirava decoratori e ceramisti con vena possente ed inesausta. Gli ori di Mochlos ci dànno però - In Cina e nei paesi sotto la sua influenza, l'o. fu presto portata a un alto grado di perfezione: verso il III sec. a. C. il ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] dal soldo aureo bizantino che, nella versione russa, d’argento, portò l’immagine del principe o il suo emblema sul recto e il centri russi, i modelli bizantini sono animati da una vena artistica vicina al gusto popolare. Le icone mostrano composizioni ...
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MAIURI, Amedeo
Pier Giovanni Guzzo
Nacque a Veroli, in Ciociaria, il 7 genn. 1886 da Giuseppe e da Elvira Parsi. Si laureò presso l'Università di Roma in filologia bizantina, con una tesi, seguita da [...] esemplificate dalla ripresa a Ercolano (dal 1927), che fu portata alla luce interrompendo definitivamente il sistema di scavo per cunicoli dalla giovinezza, il M. aveva coltivato una propria vena di scrittore, nella quale il realismo iniziale si ...
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HUY
A. Lemeunier
Cittadina del Belgio orientale, posta lungo il corso della Mosa a km. 30 ca. a S-O di Liegi. Già in epoca altomedievale il centro portuale di H. ebbe notevole importanza, sia nel campo [...] ' e come 'passaggio' verso il Padre, la Vergine come 'porta del Cielo' e s. Giovanni come 'intercessore' privilegiato.La scultura gotiche dei Paesi Bassi. Lo stile affianca a una vena pittoresca, in qualche caso di toccante semplicità, come nelle ...
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Vedi MACEDONIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MACEDONIA (Μακεδόνια)
Ph. Petsas
Regione del Chersoneso ellenico; ha preso il suo nome dai Macedoni, popolazione dorica qui attardatasi nella discesa verso [...] stilobate, colonne, epistilio e frontone nella facciata; soglia, porta e gradini nel muro mediano; tavole di offerta, altari, Stefano Bizantino, (s. v. Mieza), ebbe tre figlie, Mieza, Vena, Olgano. Fu famoso il Nymphaion di M., ove Filippo fondò la ...
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DOURIS (Δοῦρις)
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è possibile seguire dalla fine del VI sino per almeno i primi tre decennî del V sec. a. C.
Il grandissimo numero di vasi firmati, unitamente [...] o riprende nella sua lunga carriera, le ripetizioni sono inevitabili e alle volte ovvie e faticose; mentre la vena troppo facile e ricca porta con sé, specialmente nelle opere più tarde e deboli, un certo allentamento dei controlli e un innegabile ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...