DE BALESTRINI, Alfonso Fratus
Nicola Balata
Nacque il 15 nov. 1859 a Saliceto di Cadeo (Piacenza) da Luigi e Drusiana Brambilla.
Studiò dapprima pianoforte e armonia con il maestro G. Quaquerino, frequentando [...] celebrativo del centenario dantesco "Onorate l'altissimo poeta", a cura di V. Porta. Musica per marce e cori: Era novella, marcia per banda (1908 tratti tipicamente italiani, quali una fluida vena melodica e un elegante fraseggio, sorretti sempre ...
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CAUCCI, Riccardo
Alessandra Ascarelli
Nato a Roma il 24 febbr. 1880 da Alessandro e da Giulia Rosatelli, studiò privatamente il violino con Manfredo Pelissier e Alice Barbi ed ebbe come insegnante di [...] , p. 131) e nello stesso tempo, con feconda vena poetica, si dedicò alla canzone scrivendone, ed in parte musicandone del C. e C. Vizzotto, musica di Carlo Kennedy Laurie, che porta la data di stampa 1910 con la scritta “rappresentata per la prima ...
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DEODATO di Orlando
A. Tartuferi
(o Orlandi)
Pittore lucchese la cui attività si svolse principalmente in area pisano-lucchese tra il Duecento e il Trecento. È ricordato per la prima volta nel 1284 fra [...] e Paolo nella chiesa di S. Piero a Grado presso Pisa, portato a termine dalla bottega di D. entro i primi anni del Trecento accenti stilistici, caratterizzati soprattutto da una felice vena narrativa e cromatica; nel contempo egli dimostrò viva ...
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Medvedkin, Aleksandr Ivanovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a Penza l'8 marzo 1900 e morto a Mosca il 21 febbraio 1989. Figura di cineasta originale e non allineato ai dogmi [...] in contatto con la tradizione popolare satirica e grottesca, portando a maturazione la sua capacità inventiva e la sua volontà simile a quella di Sčast′e capitò ai film successivi: la vena visionaria e creativa del regista si venne a scontrare con le ...
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Has, Wojciech Jerzy
Silvana Silvestri
Regista cinematografico polacco, nato a Cracovia il 1° aprile 1925 e morto a Łódź il 3 ottobre 2000. Esponente della 'scuola polacca', caratterizzata dall'interesse [...] le tematiche sociali o morali, ma, artista dalla vena surreale e fantastica, elaborò in maniera del tutto personale giovani che vivono in una sola stanza, tra progetti non portati a termine e il vuoto interiore. Il cinema polacco si stava ...
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BERNARDI, Enrico
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Nacque a Milano l'11 marzo 1838. Giovanissimo riuscì ad entrare al Teatro alla Scala come suonatore di trombone e come copista presso la Casa Ricordi. Dedicatosi contemporaneamente [...] e in questo genere di musica rivelò ben presto una vena di straordinaria facilità, anche di notevole valore.
Fra i 3 genn. 1871; El Marchion di gamb avert (rifacimento da C. Porta di F. Fontana), Milano, Teatro dei Castello, 14 luglio 1875; Patria ...
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FERRARA, Gandolfo
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Termini Imerese (Palermo) nel 1766 da Vincenzo, possidente, e Maria Cianciolo. Giovanissimo, apprese i primi rudimenti di disegno e di pittura (Gallo, [...] la Veduta del Borgo e del Molo di Palermo da Porta S. Giorgio (Termini Imerese, Museo civico) e la Tonnara depositi).
Tutta la produzione incisoria del F. mostra una vivace vena pittoresca e narrativa unita, come afferma Gallo, ad una certa ...
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Wallach, Eli
Francesco Zippel
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York il 7 dicembre 1915. Proveniente dalla scuola dell'Actors Studio, W. ne è stato uno degli esponenti più significativi, [...] della versatilità di W., Leone seppe sfruttarne al meglio la vena buffonesca in Il buono, il brutto, il cattivo. I ruolo drammatico in The people next door (1970; L'uomo della porta accanto) di David Greene per ritornare al western con Viva la muerte ...
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Buchman, Sidney (propr. Sidney Robert)
Flavio De Bernardinis
Sceneggiatore statunitense, nato a Duluth (Minnesota) il 27 marzo 1902 e morto a Cannes il 23 agosto 1975. Tra il 1932 e il 1950, soprattutto [...] Talk of the town (1942; Un evaso ha bussato alla mia porta) di George Stevens, in cui i toni rooseveltiani, già evidenti umana bontà opposta alla società schiava del denaro, la vena popolaresca dei personaggi positivi contrastante con il cinismo dei ...
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Tutti li miei penser parlan d'Amore
Mario Pazzaglia
li miei penser parlan d'Amore Sonetto della Vita Nuova (XIII 8-9), su schema abba abba; cde edc, presente nella tradizione ‛ organica ' del libro [...] di Beatrice (cap. X) e il colloquio decisivo con Amore, che porta alla liquidazione delle donne-schermo e alla ricerca di una nuova intimità , qui, con un gusto psicologistico e una sommessa vena patetica e non con la tonalità atipica delle tenzoni, ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...