DOLCINO (Dulcino, Dulcinio, Dolcin), Stefano
Ugo Rozzo
Nacque a Sambuceto (ora comune di Compiano, provincia di Parma) nel 1462, da una famiglia forse di Busseto.
Non sono esistiti due (o tre) Stefano [...] 1503 il "prete Stefano Dolcino", per il quartiere di Porta Nuova, era chiamato a collaborare, insieme con altri novella, dichiara di invidiarne l'"incessabile, candida, latina e si dolce vena" e ne loda gli endecasillabi in onore del lago di Garda, ...
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BENOZZO di Lese (Benozzo Gozzoli)
Emma Micheletti
Nato a Firenze intorno al 1420, figlio di Lese (Alessio) di Sandro, fu chiamato Benozzo Gozzoli per la prima volta dal Vasari nella seconda edizione [...] civico di Viterbo, permettono appena di intuirne la vena narrativa. Il contatto con le più arcaiche correnti sfuggirla B. si rifugiò a Pistoia, ma il male lo raggiunse e lo portò il 4 ott. 1497 a morte. Fu sepolto a Pistoia nel convento di ...
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MATTEO da Gualdo
Luca Bortolotti
MATTEO da Gualdo. – Nacque tra il 1430 e il 1435, quasi certamente a Gualdo Tadino in Umbria, figlio del notaio Pietro dal quale fu avviato agli studi giuridici e alla [...] e una certa razionalità prospettica con una vena antiquariale particolarmente sbrigliata e un brillante estro decorativo palazzo dei Priori e del contiguo palazzo Nuovo, di porta S. Pietro e di porta Nuova (pp. 203 s.). Il compenso di tali imprese ...
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DELLA LEONESSA, Enrico (pseudonimo Lionne)
Rossella Leone
Nacque a Napoli il 15 luglio 1865 da Giuseppe e Luisa Caiazzo.
Osteggiato dapprima dalla famiglia, ottenne in seguito di studiare pittura presso [...] Napoli come illustratore, per la vivacità delle scene dal vero e per la vena umoristica (Pica, 1914, pp. 404 s.), si trasferì a Roma su concerto, Ortensie (presentato l'anno dopo a Venezia) e Fuori porta S. Giovanni, opere che Pica (1913, p. CLIII) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heinrich Heine domina il panorama letterario tedesco postromantico e fonde nella sua [...] :
S’io dunque dovessi morire,
fratello, il mio corpo con te porta in Francia,
sia sepolto in terra di Francia.
Col suo rosso nastro dato fondo al proprio talento poetico e alla propria vena saggistico-narrativa per imprimere una svolta decisiva alle ...
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STERN, Raffaele.
Raffaella Catini
– Nacque a Roma il 13 maggio 1774 da Giovanni (1734-1794), architetto, a sua volta figlio di Ludovico, pittore di figura (v. la voce in questo Dizionario), e da Maria [...] , 2008, p. 26).
Nel 1796, identificata in quel luogo una «vena di creta atta a formare Mattoni e Majoliche» (ibid.), i ceramisti Romualdo il tratto del Tevere tra Castel Sant’Angelo e il porto di Ripa grande, redatto nell’ambito degli studi per la ...
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MENTESSI, Giuseppe
Alessandra Imbellone
– Nacque a Ferrara il 29 sett. 1857 da Michele e da Teresa Bentini, commercianti di modeste condizioni.
Costretto alla povertà dalla morte del padre (1864), avviò [...] Veduta del nuovo opificio Ricordi costruito a Milano in viale di Porta Vittoria che, tradotta in incisione, fu data in omaggio di Impressioni romane, caratterizzate dal riaffiorare di quella vena onirica e fantastica che aveva connotato i suoi lavori ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] dall'istinto celebrativo dell'autore e dalla sua vena eminentemente pittorica. Il D. non rinuncia a con una spada arrugginita dal suo viaggio trasmarino e dal suo paese "non porta valor d'una castagna"; ma ben presto abbandona la sua "ispida ciera ...
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VALERA, Paolo
Elena Papadia
– Nacque a Como il 18 gennaio 1850 da una famiglia di modeste condizioni: il padre Paolo era venditore ambulante di fiammiferi; la madre, Ambrosina Bianchi, cucitrice.
Nel [...] del 1894, dopo un breve soggiorno che da Londra lo aveva portato a Lugano, Valera tornò in Italia e proseguì nella sua attività aveva disseccato – almeno nelle intenzioni – l’inesauribile vena di polemista: agli amici che gli avevano fatto visita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’intera opera di Wright l’architettura è l’occasione per servire una relazione [...] le forme, le linee, le asperità, in un rapporto portato quasi al limite della rottura negli arditi solai a sbalzo della dell’artista come creatore unico e solitario. Alla vena individualistica Wright unisce i valori di un’America democratica ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...