GRAMATICA, Maria Francesca (Irma)
Gianni Gatti
Nacque a Fiume, il 25 nov. 1867, da Domenico, suggeritore, e Cristina Bradil, sarta, all'epoca ambedue impegnati nella compagnia di Giacinta Pezzana e L. [...] seguente al fianco di R. Calò.
Nelle rappresentazioni di quel periodo - La vena d'oro di G. Zorzi, La nemica di Niccodemi, La casa in schermo nel ruolo di una madre dolce e rassegnata nel film Porto di A. Palermi (1935). Nel 1935 fu chiamata a ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] giusto; la giustizia è invece la fede con cui Dio porta l’uomo a confessare il peccato e a confidare nel perdono come un eroe nazionale tedesco, grazie anche alla formidabile vena di polemista cui spesso indulgeva e alla rapidissima diffusione ...
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SICIOLANTE, Girolamo.
Sonia Amadio
– Nacque a Sermoneta nel 1521, come si ricava dalla biografia di Giorgio Vasari (1550 e 1568, 1987, pp. 220 s.), il quale riferisce che a vent’anni avrebbe portato [...] Cenci in S. Tommaso ai Cenci. Per Cisterna, infine, nel 1572 portò a termine la pala con la Vergine, il Bambino e santi per l . Scarsamente messa in risalto dalla critica è la vena decorativa del pittore che si dispiega nelle fantasiose partiture ...
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TEBALDI (Tebaldeo), Antonio
Matteo Largaiolli
TEBALDI (Tebaldeo), Antonio. – Nacque a Ferrara il 5 novembre 1462 (secondo Nadia Cannata Salamone, 1993a; 1463 secondo la cronologia tradizionale di Luca [...] scontro, ed Equicola, e sono un documento di quella vena polemica di Tebaldeo poco evidente nelle Rime, ma ben presente di lasciare Roma: il 5 maggio 1528 Giammaria della Porta scrisse a Elisabetta Gonzaga a Urbino chiedendole di accogliere Antonio ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] di Pulcinella suggerisce la possibilità di una vena particolare, napoletana, immessa anche in un personaggio pp. 136-225). Per la lunga discussione sulla collaborazione tra G. Della Porta e i comici dell'arte (iniziata da M. Scherillo e che vede uno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Egitto del Medio Regno
Emanuele Ciampini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo che segue l’Antico Regno costituisce una fase [...] siate lieti, uomini del suo tempo!” A questa vena profetica si può contrapporre la definizione della regalità come istituto non era mai accaduto prima: il [corpo del] re è stato portato via [dal sepolcro] da miserabili.
Ecco, chi è stato sepolto come ...
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TAGLIONI
Elena Cervellati
– Famiglia di ballerini e coreografi attiva tra la fine del Settecento e la fine dell’Ottocento.
Carlo, figlio di Bernardo, nacque a Torino intorno al 1754. Si produsse almeno [...] vi insegnò fino alla chiusura, nel 1840. Dispiegò una vena di coreografo straordinariamente prolifica, lavorando per la Scala (Ines , 2017, pp. 90-93), debuttò al teatro di Porta Carinzia il 10 giugno 1822 interpretando la giovane ninfa Delia in ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] - il L. impose un gusto improntato alla vena malinconica e pastorale, a una personale dolcezza espressiva Giuseppe Passeri e Chiari, lavorò alla decorazione perduta della sua villa fuori porta S. Pancrazio), dei cardinali C.A. Fabroni e P. Ottoboni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I crepuscolari italiani (su tutti Gozzano e Palazzeschi) avviano un processo di [...] come nell’immagine stessa dell’autore. Una vena profondamente parodica e surreale, affacciatasi al secolo con II III
S’ode un latrato e un passo, si schiude cautamente
la porta... In quel silenzio di chiostro e di caserma
vive Totò Merùmeni con una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome art nouveau si intende il complesso fenomeno stilistico, caratterizzato [...] colpo di frusta”. Gli artisti art nouveau traggono spunti dalla vena decorativa insita negli stili storici dei loro Paesi d’origine ( la rampa delle scale, ma anche dai numerosi porta lampade plasmati in forme vegetali che nascondono le fonti ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...