Poeta danese, nato a Copenaghen l'8 febbraio 1835. Incominciò come studioso di scienze naturali, specialmente d'entomologia; ma un mal d'occhi, che per un certo tempo parve minacciarlo di cecità, gl'impedì [...] del 1863 è potente; e sempre il racconto fluisce con schietta vena, con quella "Lust zu fabulieren" che è il segno vero e chiassoso, delle trasteverine innamorate, delle gioconde ottobrate fuori porta, del dolce vivere e del dolce far nulla, con ...
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PALPEBRA (dal lat. palpĕbra; fr. paupière; sp. palpebra; ted. Augenlid; ingl. eyelid)
Camillo Giannantoni
È un velo muscolo-membranoso che ricopre il segmento anteriore dell'occhio. In ciascun lato v'è [...] superiore della cornea; durante il sonno, invece, essa si porta più in basso fino a congiungersi con l'inferiore e ricopre . La vascolarizzazione della palpebra dipende dall'arteria e vena oftalmica. I nervi sono motori, sensitivi e simpatici ...
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Malouf, David
Giovanna Ferrara
Poeta e scrittore australiano, nato a Brisbane (Queensland) il 20 marzo 1934. Nella raccolta poetica Bicycle and other poems (1970) compaiono i temi tipici della sua produzione: [...] Australia, la peculiarità del Paese, l'attrazione per l'Europa. La vena narrativa di M. si rivela con Johnno: a novel (1975), d'origine quando, da adulto, vi ritorna: la conquista coloniale porta con sé, per M., un'incancellabile colpa. Al 1996 risale ...
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Nato il 14 marzo 1828 a Moulins (Allier) da nobile famiglia, venne inviato a Parigi per compiervi i primi studî, e nel 1838 vi fu raggiunto dai genitori: Nel 1839 s'inscrisse alla facoltà di legge. Il [...] "datano" la sua opera. Dotato d'una superficiale vena lirica e satirica, è anzitutto un colorista, e giustamente 1865, grazie a un matrimonio felice, che gli restituisce lena e lo porta agli Exilés (1867). Ma B. già sente, negli ultimi anni del ...
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Si chiamano così, in anatomia, i due condotti risultanti dalla biforcazione della trachea. Sono due, distinti in destro e sinistro, hanno forma di cilindri cavi, appiattiti nel quinto posteriore che prende [...] dell'arteria polmonare, posteriormente con l'arteria e la vena bronchiale; le vene polmonari passano al davanti ed inferiormente 'esterno, o ricade nell'albero bronchiale e, se porta con sé dei germi patogeni, determina forti reazioni infiammatorie ...
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L'anuria non è soltanto la sospensione della secrezione d'urina da parte dei reni; in clinica si parla d'anuria quando dalla sonda, introdotta nella vescica d'un malato che non ha urinato da qualche tempo, [...] compressione delle vene renali, o addirittura della vena cava inferiore; nella stasi del circolo sanguigno segni di qualche rilievo; poi subentra gradatamente il quadro dell'uremia, che porta l'ammalato a morte in 7-12 giorni d'anuria. Naturalmente l ...
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TUROLDO, David Maria
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, nato a Coderno del Friuli il 16 novembre 1916. Sacerdote nella congregazione dei Servi di Maria (1940), pubblicò le sue prime poesie durante la [...] letterarie, si fa strada la sua più segreta e autentica vena di poeta che intende usare la parola lirica come momento stesso anno, la raccolta poetica Fine dell'uomo? e nel 1978 Alla porta del bene e del male, raccolta di lettere e brani di un ...
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TRENDELENBURG, Friedrich
Mario Donati
Chirurgo, nato a Berlino il 24 maggio 1844, ivi morto il 16 dicembre 1924. Laureato nel 1871, allievo di B. Langenbeck. Fu clinico chirurgo a Rostock nel 1874, [...] da lui con grande interesse; in questo campo gli spetta il merito della legatura della vena ipogastrica nella piemia puerperale e della geniale operazione che porta il suo nome, l'embolectomia dell'arteria polmonare. Egli rilevò anche il cosiddetto ...
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Attrice italiana, nata a Napoli nel 1833, figlia di Raffaele Negri, attore assai popolare; morta nel 1901. Crebbe a contatto col teatro, dove in età ancora tenerissima cominciò a incarnare personaggi infantili. [...] a quelle Majeroni, Ciotti-Marchi-Lavaggi, Bellotti-Bon, Porta, Cesare Rossi, ecc. Universalmente ammirata per le sue lui, attore di comicità delicata, e talvolta non priva di una vena di sottile malinconia, si ricordano così la briosa verve in un ...
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LANCISI, Giovanni Maria
Giuseppe Favaro
Anatomico e medico, nato il 26 ottobre 1654 a Roma, ivi morto il 20 gennaio 1720. Attese in patria dapprima agli studî letterarî, indi a quelli di medicina, laureandovisi [...] chirurgo, botanico, letterato e fondatore della biblioteca medica romana che porta il suo nome. Nel campo anatomico è illustre non solo .
In onore del L. fu detta Lancisiana anche una vena d'acqua che sgorga in Roma alle falde del Gianicolo verso ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...