Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] colonnato di S. Pietro, nello stesso anno applica sulla porta del Popolo in Roma una nuova decorazione d'apparato, cappella Raimondi in S. Pietro in Montorio, sbriglia la sua vena di scenografo e curva le superficie, spezza i timpani, rileva ...
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La F. ha allargato il campo delle sue relazioni con l'estero: a partire dal 15 marzo 1961 è stata accolta nell'EFTA (ma con una posizione a parte rispetto agli altri componenti) e dal 1969 fa parte dell'OCDE. [...] originali nella scultura. La fine degli anni Sessanta porta a un'internazionalizzazione dell'arte finlandese.
È il fatto di formalismo espressivo e di ingredienti surrealistici. Questa vena surrealista la si ritrova anche negli originali ritratti di ...
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. Fenomeni di capillarità. - È noto che in due recipienti comunicanti tra loro un liquido sale alla medesima altezza, disponendosi in modo che le due superficie libere giacciano in uno stesso piano orizzontale [...] ma è facile invece osservare che nel tubo sottile il liquido si porta a un'altezza notevolmente maggiore (o talora, invece, sensibilmente minore) formarsi nei vasi sanguigni capillari. Così da una vena aperta, o durante un'iniezione, dell'aria può ...
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PLACENTA
Silvio RANZI
Ernesto PESTALOZZA
. Anatomia comparata. - Nelle forme vivipare d'Invertebrati si dà il nome di placenta a ogni aderenza, anche limitata, che si stabilisce tra la faccia esterna [...] ombelicale, con i suoi tre vasi, due arterie e una vena.
Importante è la conoscenza delle molteplici funzioni della placenta. Tale processo di emolisi è tanto intenso, che dovrebbe portare inevitabilmente all'anemia, se non fosse compensato da una ...
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POMPA (XXVII, p. 801; App. III, 11, p. 450)
Mario Medici
Evoluzione delle conoscenze teoriche. - Non si ha ancora una trattazione teorica soddisfacente per le p. centrifughe e assiali e per le p. turbine [...] della macchina e si presuppone assenza di distacchi della vena fluida dalle pareti metalliche e di inversioni parziali turbomotore, a parità di valore per il numero di giri n, per la portata d'acqua Q (m3/sec) e per l'energia idraulica specifica gH ...
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SERBIA.
Silvia Lilli
Lorena Pullumbi
Livio Sacchi
Maria Mitrovic
Nicola Falcinella
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Storia. Architettura. Letteratura. Webgrafia. Cinema
Demografia [...] ha segnato i primi lustri del nuovo secolo in Serbia. La vena creativa di Emir Kusturica, dopo Život ječudo (2004; La vita è politico-sociale: Evropa preko plota (2005, L’Europa della porta accanto) e Kenedi se zeni (2007, Kenedi si sposa). ...
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Pur appartenendo a etnie e gruppi linguistici diversi, le popolazioni balcaniche vivono nella medesima area e stanno affrontando con specifiche peculiarità le trasformazioni politiche, sociali ed economiche [...] Killed). Già attivo dagli anni Sessanta del 20° sec. e caratterizzato da una forte vena satirica e immaginativa, M. Tomšič (n. 1939) ha portato a maturazione queste caratteristiche nei romanzi più recenti (Vrnitev, 1997, Ritorno). Continua, inoltre ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] pensiero, che genera la species intelligibilis. Per questa vena soggettivistica gli stessi attributi di Dio assumono nel pensiero 'individuazione, ma è la forma che dentro di sé porta il segno dell'individuazione. Questa soluzione è stata considerata ...
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STOCCARDA (ted. Stuttgart, nome che deriva da un Gestüt "allevamento di cavalli" che si trovava in quei luoghi; lo stemma della città è infatti una cavalla nera; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Giuseppe [...] Schiller si sente giungere nell'ambiente musicale di Stoccarda una vena più originale. Compagno dello Schiller alla Karlsschule era - di opere moderne, fino all'Ariadne di R. Strauss, e porta fra l'altro a grande successo la sua propria Monna Lisa. ...
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Poeta francese del sec. XII. Una sola volta egli si nomina con l'aggiunta della patria, Troyes, nella Champagne, nel romanzo Erec et Enide, considerato come primo della serie dei suoi romanzi bretoni, [...] e anche i moderni sentono il piacere di quella fresca vena, facile e abbondante e di quella sottile psicologia. Le dà il viatico di alcuni consigli e muore vedendolo partire. Egli ne porta il ricordo e il rimorso sempre nel cuore, e con ingenuità ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...