Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] nuovo governo a Edo (od. Tokyo) per opera di I. Tokugawa portò la pace e l’ordine nel paese che era stato devastato dalla guerra corte shogunale, pur con un certo inaridirsi della vena creativa, compensato dalla crescente diffusione della pittura di ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] di profughi. Che fosse questa, in primis, la causa della vena decadentista e crepuscolare di poeti come K. Urànis, R. Filìras, tra il 1924 e il 1926, l’ottuso militarismo che aveva portato la G. alla rovina. Il ripiegamento narcisistico sull’io e l ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] alla terra. L’ultima epoca delle grandi scelte, per Venezia, si concluse portando alle estreme conseguenze le tendenze in atto: tra il 1917 e il 1926 soprattutto da B. Longhena, che innesta una vena vitale e fantasiosa sulla tradizione palladiana (S. ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] definita ''impero del male'', assunse subito toni da ''guerra fredda'' e portò la nuova amministrazione a una politica di riarmo che fece balzare le spese trad. it., 1986) affronta, nella vena naturalistica che è tratto distintivo della drammaturgia ...
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di Renato Venturelli
Il cinema di genere a partire dagli ultimi anni del 20° sec. è stato sempre più dominato dalla politica hollywoodiana del blockbuster, vale a dire film ad alto budget lanciati con [...] nei primi anni del nuovo millennio un periodo di eccezionale vena creativa. La diffusione dei film in DVD ha del resto pratica del remake (The Texas chainsaw massacre, 2003, Non aprite quella porta, di M. Nispel; Dawn of the dead, 2004, L'alba ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] di Mussolini: già collaboratore di A. Fanck, di cui porta avanti la grande lezione tecnica e spettacolare, con Der verlorene Sohn più politicizzati cineasti della BRD, vi è in lui anche una vena sognante e lirica, che emerge in David (Orso d'oro ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] molte e variegate opere che nell'I. del secondo dopoguerra portarono alla ribalta registi che si erano formati in questo humus. Tanto nel 1952 lo stesso regista firmava un'opera di robusta vena populistica come Due soldi di speranza, il cui spirito ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] tale problema si è fatto di nuovo attuale e decisivo. Come portare il bambino al 'piacere di leggere', a riconoscerlo e a praticarlo Matthew Barrie, dove all'elemento fantastico si accompagna una vena di umorismo che le ha rese celebri anche tra gli ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] sequenze coraggiose sulla parte finale del conflitto. La guerra si portò via un promettente talento di Novi Sad, il ventenne Vladimir Totović tagliente ironia, da un'irriverenza gentile e da una vena surreale calata nel quotidiano (M. Forman, V. ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] vita giornaliera, in attesa che l'autore inasprisse la propria vena nei mordaci Tridcat′ tri (1963, Trentatre) e in Afonija paura) e Zvonjat, oktrojte dver′ (1966, Suonano, aprite la porta), laddove sarà l'azerbaigiano Vladimir V. Men′šov nel 1979, ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...