VIANA, Carlos de
Carlo Alberto Garufi
Figlio di Giovanni duca di Peñafiel e della regina Bianca, già vicaria di Sicilia, nacque il 19 aprile 1421, morì a Barcellona il 25 settembre 1461. Fu educato [...] " in Catalogna. Ma ben poco godette il fastigio del potere: alcuni mesi dopo nel Palazzo reale di Barcellona moriva di veleno fattogli propinare dalla matrigna, e la guerra civile si riaccendeva nella Spagna.
Bibl.: P. Raymond, La Bibliothèque de Don ...
Leggi Tutto
VIEILLEVILLE, Francesco di Schepeaux, conte di Duretal, signore de
Francesco Lemmi
Nacque nel 1509 da Renato e da Margherita de la Jaile, morì a Duretal il 1° dicembre 1571. Paggio alla corte di Luisa [...] e di Saint-Jean-d'Angely, e nel 1571 negoziò, sua ultima fatica, un trattato di alleanza con gli Svizzeri. Morì di veleno, si disse, propinatogli dai fanatici che preparavano la strage di S. Bartolomeo.
Rimangono di lui i Mémoires redatti da Vincenzo ...
Leggi Tutto
COSTABILI, Beltrando
Albano Biondi
Discendente di una famiglia che era tra le più antiche di Ferrara di nobiltà, come si diceva, matildica nacque intorno al 1456 da Rinaldo, uomo di corte e consigliere [...] ogi in Sancto Petro, scoperto, cossa bruttissima da vedere, negro et gonfiato, et per molti se dubita non li sia intravenuto veleno". Presenziò ai conclavi da cui uscirono eletti Pio III, Giulio II e Leone X. Fu anche oratore del duca di Ferrara al ...
Leggi Tutto
CERVELLONE, Michele
Marco Palma
Nacque a Messina da Pietro e Diana d'Amico poco prima del 1570.
Ancora molto giovane lasciò la Sicilia per arruolarsi come soldato di ventura negli eserciti spagnoli, [...] conobbe attraverso il calabrese Antonio Maria Pepe, cui lo stesso C. aveva confidato di possedere la ricetta di un potente veleno che, sparso sugli abiti della vittima prescelta, la conduceva a sicura morte nello spazio di pochi giorni. Il Pignatelli ...
Leggi Tutto
CARNAZZA, Gabriello
Luigi Agnello
Nato a Catania il 24 ott. 1809 da Giuseppe, avvocato di notorietà cittadina, e da Maria Puglisi, si formò, come molti giovani liberali catanesi della sua generazione, [...] sollevare la città contro il governo di Napoli, alimentarono la credenza che l'epidemia fosse causata dal veleno disseminato dai funzionari borbonici. Nominato componente della Commissione di vigilanza sanitaria, istituita il 7 luglio dall'intendente ...
Leggi Tutto
Uomo di stato francese (Parigi 1641 - Versailles 1691). Segretario di stato per la Guerra, contribuì alla formazione di un esercito moderno e nazionale con una serie di provvedimenti, tra cui un generale [...] borghesia". L'assedio di Cuneo (1691), ch'egli aveva voluto, col suo fallimento oscurò di colpo la fama di L., togliendogli il favore di Luigi XIV; la sua morte improvvisa, pare per un'emorragia interna, fece immaginare che fosse perito di veleno. ...
Leggi Tutto
CELANO, Tommaso di (Thomasius comes Celani, Albe et Molisii, Thomas comes Celanensis, Thomasius de Celano)
Norbert Kamp
Figlio minore del nobile abruzzese Pietro conte di Celano, nacque probabilmente [...] il Celano.
Neanche dopo la morte di Aldobrandino nello stesso 1215 - provocata, secondo voci che circolavano, addirittura dal veleno propinatogli dal C. -, quest'ultimo riprese la lotta per il possesso della Marca d'Ancona; si preoccupò invece di ...
Leggi Tutto
CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] all'incauto giovinetto colla promessa - peraltro non mantenuta ché Visconte suppone fantasioso il Bosio, fu poi fatto morire di veleno - di liberare il padre. Meno colorito, ma forse più veritiero il medico rodigino Giovanni Tommaso Minadoi, che avrà ...
Leggi Tutto
DELLA ROCCA, Tinuccio
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio di Guglielmo detto Lemmo di Gherardo, apparteneva a una famiglia originaria della Maremma pisana: visdomini di Rocca a Palmento presso Campiglia [...] soprannome Bergo dato al giovane conte Ranieri Novello.
Improvvisamente, Ranieri Novello morì il 5 giugno 1347, si disse di veleno propinatogli addirittura per volere dei Della Rocca (nel Medioevo le morti improvvise venivano facilmente attribuite al ...
Leggi Tutto
ARAGONA, Federico d'
**
Figlio naturale di Martino il Giovane re di Sicilia e della dama siciliana Tarsia Rizzari, nacque, come sembra, in Sicilia verso il 1403.
Carissimo al padre, anche perché rimasto [...] di tutti i beni e farlo imprigionare. E appunto in carcere il conte di Luna finì i suoi giomi, con fondato sospetto di veleno nel 1438.
Fonti e Bibl.: G. Zurita, Anales de la Corona de Aragón, Zaragoza 1610, XIII, capp. 57-58, 60; III, pp. 190 ...
Leggi Tutto
veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...