BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
**
Nacque il 15 marzo 1488 da Carlo e da Caterina Visconti. Venne avviato giovanissimo al mestiere delle armi, a fianco del maggior cqndottiero milanese del tempo Gian [...] 5301 ... passò da questa a mìglior vita, quasi disperato" (ibid.).Sulla morte del B. corse anche qualche sospetto di veleno, tanto parve improvvisa e opportuna. Lasciò eredi i figli del fratello Pierfrancesco, legando mille scudi d'oro ad una figlia ...
Leggi Tutto
LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] il potere dei Medici sul governo della Chiesa.
L'idea di affrettare, mediante un incidente di caccia oppure con il veleno, l'avvicendamento al soglio di Pietro nacque in seno al partito dei cardinali "giovani", il gruppo che era stato promotore ...
Leggi Tutto
ALESSANDRO VI, papa
Giovanni Battista Picotti
Rodrigo de Boria y Borja, o, come si disse comunemente, Rodrigo Borgia, era nato fra il 1430 e il 1432, probabilmente il 1° genn. 1431, a Xàtiva presso [...] il cardinale Orsini con altri della famiglia, o aderenti a questa: il cardinale morì in carcere con sospetto di veleno; tutte le terre degli Orsini furono prese da Cesare, eccetto Bracciano, salvata dalla protezione del re.
Cesare occupò ancora ...
Leggi Tutto
BENEDETTO XI, papa
Ingeborg Walter
Nacque nel 1240 a Treviso, da Boccassio e da Bernarda che gli imposero il nome di Niccolò. Il padre, che esercitava il notariato, era di umilissime origini e, a quanto [...] non mancò di apprezzare l'efficacia della sua profezia.
L'improvvisa morte dette corso alle solite dicerie che l'attribuirono al veleno dei cardinali o addirittura del Nogaret. B. XI invece morì, a quel che pare, di dissenteria. Fu sepolto a Perugia ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] ’ortodossia, opposti agli arminiani di stampo irenico-erasmiano.
Tutto ciò sarebbe divenuto presto palese sotto la penna intinta di veleno del cardinale Pietro Sforza Pallavicino (Lettera a chi legge, in Istoria del concilio di Trento, 1664, pp. non ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] di animali; perciò, secondo Galeno (K XIV 2 3 segg.), fu costretto a suicidarsi con la spada dato che nessun veleno era efficace su di lui. La vivisezione fu presto attaccata da altri medici, che ne sottolineavano la crudeltà e l'inutilità, rilevando ...
Leggi Tutto
«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] , che ammonisce: «Dico a voi che siete i capi della Chiesa e occupate i primi posti» di non essere pieni di veleno, ma in pace, altrimenti «come volete ammaestrare gli eletti del Signore, se voi non siete ammaestrati? Dunque, ammaestratevi l’un l ...
Leggi Tutto
F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] circondarono inevitabilmente anche la morte opportuna del principe di Taranto, ma non esistono prove che F. abbia fatto ricorso al veleno o all'assassinio in questa o in altre occasioni.
F. stesso giustificò comunque l'astuzia come un'arma legittima ...
Leggi Tutto
Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] apre, accompagnata da torture. Rimesso a giudizio da denunce strappate ai suoi correligionari, Foca preferisce ingerire nottetempo un veleno mortale. Giustiniano non gli evita la sorte infamante di essere sepolto come un asino. Le fonti evidenziano ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] G. non saluta con favore la Riforma e, in sede storica, condanna il luteranesimo come "pestifera dottrina", come "pestifero veleno"), ma pur di "vedere ridurre questa caterva di scelerati" - quella concentrata nella Roma curiale - nei "termini debiti ...
Leggi Tutto
veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...